"Per risolvere i dilemmi del presente il senso comune dice di interrogare il passato, nella convinzione che il passato indichi l'ipotesi più rassicurante. Ma la questione è, ci ricorda Yerushalmi, che dentro a quel passato la regola consolidata non è stata automaticamente la porta verso il futuro. Non sempre quei re di cui si è stati servitori entusiasti, comunque convinti, hanno salvato. E comunque non sempre la scelta a chi affidarsi è stata delle migliori. Ma, anche, la scelta opposta di per sé non implica la soluzione del problema, perché rimane inalterata, e soprattutto irrisolta, la questione tra il senso della propria azione e la capacità di produrre una condizione di reciprocità tra contraenti, uno degli aspetti essenziali di pensare politicamente." (dall'Introduzione di David Bidussa)
Descrizione
In questo libro fondamentale Yosef H. Yerushalmi risponde a una domanda decisiva: che cosa gli ebrei hanno scelto di ricordare del loro passato e in che modo lo hanno, di volta in volta, preservato, trasmesso e rivissuto. In quattro capitoli che vanno dalle origini bibliche fino ai giorni nostri, Yerushalmi fornisce un quadro che è insieme brillante ricostruzione di fatti e riflessione generale su cosa significa fare e scrivere storia.
L'Autore
Yosef Hayim Yerushalmi (New York, 1932-2009) insegnò per molti anni Storia e cultura ebraica alla Columbia University. Fu autore di importanti libri, anche tradotti in italiano, fra cui per la Giuntina il fondamentale Zakhor. Storia ebraica e memoria ebraica, e Assimilazione e antisemitismo razziale: il modello iberico e tedesco.