I temi trattati nei saggi qui raccolti, pubblicati tra i 2020 e il 2023, si riferiscono ad alcuni dei più rilevanti eventi accaduti in questo periodo tormentato, eppure ricco di spunti di riflessione anche in chiave prospettica. Unico è il filo conduttore che tiene uniti gli scritti: mostrare che la radice profonda delle gravi difficoltà con cui stanno facendo i conti le nostre società è costituita dall'assunto antropologico, ormai inadeguato, che ancora guida gran parte del pensiero economico. C'è, però, una via per uscire dall'attuale crisi: ripartire dai principi dell'Economia Civile.
Stefano Zamagni è stato professore di Economia Politica sia all'Università di Bologna, dove ha svolto anche il ruolo di preside della Facoltà di Economia, sia alla Johns Hopkins University. Ha ricoperto la carica di presidente della Pontificia Academia delle Scienze Sociali. È presidente della Fondazione Luma Human Academy e del Comitato scientifico della Scuola di Economia Civile (Sec).
Sono trascorsi cinque anni da quando Papa Francesco ha promulgato l'enciclica Laudato si'. E undici anni da quando Papa Benedetto XVI ha emanato l'enciclica Caritas in veritate. Documenti che hanno influenzato in profondità la riflessione in corso nel mondo dell'economia e della finanza: sostenibilità ambientale, sostenibilità sociale e sviluppo economico durevole sono divenuti parametri centrali delle politiche pubbliche (il New Green Deal dell'Unione Europea va in questa direzione) e riferimento per qualsiasi attività imprenditoriale. Tanto più a seguito della pandemia da Coronavirus.
Contemporaneo di Adam Smith, secondo cui vi è una "mano invisibile" capace di equilibrare automaticamente il mercato trasformando i "vizi privati" in "pubbliche virtù" e giovando così all'interesse dell'intera società, Genovesi attinse agli insegnamenti dell'Umanesimo del Quattrocento e alla dottrina Francescana teorizzando che per il benessere sociale erano necessari ulteriori elementi come la reciprocità, la fraternità, la gratuità.
L’attuale modello di capitalismo, caratterizzato dalla crescita delle diseguaglianze sociali, non è più sostenibile. Occorre ridisegnare le regole del gioco, studiando un modello economico diverso, in cui non ci sono solo le istituzioni e il mercato, ma anche cittadini/consumatori consapevoli e imprese che creano valore aggiunto e lo ripartiscono in modo equo tra i portatori di interesse. Il volume racchiude dieci scritti, pubblicati nel 2015 sul mensile Credito Cooperativo, di tre economisti fra i principali studiosi di economia civile. In ognuno si parla di una nuova visione alternativa al capitalismo, centrata sulla reciprocità, sul bene comune e sulla persona.