Quaranta brevi riflessioni sulle "malattie del cuore" (orgoglio, ira, superbia, gola...) che impediscono la nostra conversione. Come amava ripetere Frère Roger di Taizé, "Gesù non propone al discepolo: "Sii te stesso", ma "Seguimi!". Proprio da questa frase di Gesù nasce la necessità della conversione, del cambiamento, che è cercare di superare i confini inviolabili del nostro io, non per perdersi ma per trovarsi. Matteo Zuppi propone in queste pagine un itinerario per andare incontro alla Quaresima - momento di cambiamento, conversione e rinascita - con la consapevolezza che si tratta di una lotta indispensabile ma che ogni cristiano può vincere. Quaranta brevi riflessioni sulle "malattie del cuore".
La confessione è il sacramento che dona la beatitudine dello Spirito, ridona l'innocenza al peccatore e riconcilia con se stessi. Grazie ad essa viviamo l'esperienza di presentarci nudi davanti a Dio ed essere rivestiti dalla sua misericordia. Eppure in molti credenti, la confessione suscita paura, ansie, un senso negativo e oscuro che la rende qualcosa di lontano e faticoso; per altri invece è un esercizio inutile perché il cuore va lasciato libero di vagabondare e nelle nostre vite non esiste nessuna reale colpa. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, guida i lettori in una riflessione sul valore della confessione per fugarne i possibili timori e far loro riscoprire la bellezza dell'"abbraccio di Dio". Riflettere sul valore delle confessione per riscoprirne la bellezza.
Quaranta brevi riflessioni sulle “malattie del cuore” (orgoglio, ira, superbia..) che impediscono una vera sequela di Cristo. Un volume di grande aiuto per affrontare al meglio il cammino spirituale quaresimale che deve rappresentare un momento di cambiamento e rinascita, per superare i confini inviolabili del nostro io, non per perdersi ma per trovarsi. Una lotta indispensabile per uscire dal naturale egocentrismo, vera malattia che paralizza il cuore.
È necessario conoscere queste “malattie del cuore e occorre porvi rimedio,perché-come amava ripetere Frère Roger di Taizé-«Gesù non propone al discepolo “sii te stesso”, ma “seguimi!”».
In alcune persone la confessione suscita paura, un senso oscuro, negativo, che la rende lontana e faticosa. Secondo altre, è un esercizio inutile, perché la regola è lasciare che il cuore vada dove vuole, criterio che mette al riparo da ogni colpa.
In realtà, nella confessione viviamo l’esperienza del presentarci nudi davanti a Dio, scoprendo la nostra vergogna, perché non scappiamo più ascoltando i suoi passi, ma veniamo rivestiti dalla misericordia del Padre e liberati dai legami di colui che divide, che vuole soli, individualisti, diffidenti.
Il sacramento della confessione aiuta ad affrontare l’abisso del cuore e dona la beatitudine dello Spirito che fa nascere di nuovo ciò che è vecchio, ridona l’innocenza al peccatore, ci riconcilia con noi stessi e ci rende nuovamente fratelli.
destinatari
Sacerdoti, fedeli e catechisti.
l’autore
Matteo Zuppi, nato a Roma, 1955, parroco della Basilica di Santa Maria in Trastevere e assistente della comunità di Sant’Egidio.