«Il domenicano padre Innocenzo Colosio, a proposito di santa Angela, ha scritto una parola ardita che io però condivido in pieno: "Angela da Foligno sta alla mistica come Dante Alighieri alla poesia". L'accostamento non ha solo valore formale, come rapporto tra due grandezze, ma anche reale e di contenuto. L'esperienza di Angela da Foligno è una "divina commedia" vissuta (non solo immaginata!). L'insistenza di Angela sull'impossibilità di esprimere in concetti e parole umane le cose da lei viste, richiama l'analoga conclusione del viaggio di Dante. Anche per lui, all'apparire improvviso del fulgore della Trinità, "all'alta fantasia mancò la possa" e gli restò solo il desiderio e la volontà di possedere quel bene» (Dalla Presentazione di Raniero Cantalamessa).
Nuova edizione di un volumetto attuale e unico nel suo genere.
Il tema della salvaguardia del creato è sempre più oggetto di attenzione da parte della Chiesa cattolica, vedi gli interventi del Papa e i convegni in Italia e all’estero sulla responsabilità ambientale da parte dei cristiani.
Pochi però gli strumenti che aiutano a comprendere il problema dal punto di vista teologico e spirituale.
In una prospettiva ecumenica, offre un contributo il presente libro che illustra chiaramente quanto l’Oriente cristiano ha elaborato, con la sua teologia, la sua liturgia, la sua spiritualità.
Per Agostino, ciò che spinge Dio a far misericordia è in primo luogo quanto c'è di bello e di buono nell'uomo, cioè l'immagine di Dio in lui, e non il suo peccato. Questi testi agostiniani sulla misericordia suggeriscono degli spunti per scoprire, nell'opera di Agostino, quelle che abbiamo l'ardire di chiamare le "Confessioni di Dio all'uomo". Infatti come Agostino, nelle Confessioni, rivolgendosi a Dio dice: "Tu ci hai fatti per te, Signore, e il nostro cuore è senza riposo finché non riposa in te", Dio, a sua volta, ci potrebbe dire: "Vi ho fatti per me e il mio cuore è senza riposo finché non riposate in me". Questa "inquietudine" di Dio si manifesta nella sua misericordia.
È lodevole che un egiziano, carmelitano scalzo, figlio di Teresa d’Avila, definita dal Nunzio apostolico, Filippo Sega: «Donna inquieta e vagabonda, disubbidiente e contumace…», si sia fatto portavoce della condizione della donna in Egitto dove la Chiesa cattolica copta convive con una maggioranza musulmana. Sembra che l’autore di questo libro abbia fatta sua la preghiera di Teresa, donna e madre: «Signore, quando peregrinavi quaggiù, non aborrivi le donne, anzi, le favorivi con benevolenza e in loro trovavi tanto amore e maggior fede che negli uomini». E la santa concludeva: «O mio Re, dovrà pur venire il giorno in cui tutti vengano riconosciuti solo per quello che valgono! ». Questo tempo è arrivato, e questo libro è un contributo per riconoscere la donna per quello che vale.
Un contributo per la comprensione della condizione della donna nel Vicino Oriente. La donna nel mondo arabo, il suo ruolo e i suoi problemi.
Il tema della misericordia è al centro della rivelazione biblica ed è costantemente evocato nel magistero degli ultimi pontefici. Il Dio rivelato da Gesù è allo stesso tempo luce e amore (cf 1Gv 1,5; 4,16), luce d'amore. Nella misericordia la speranza è offerta a tutti, come dono e come responsabilità (Schönborn); l'urgenza della nuova evangelizzazione è di annunciare e testimoniare il Vangelo della misericordia (Virgili); abbiamo bisogno di misericordia perché siamo impastati di misericordia (Crociata). "Di generazione in generazione la sua misericordia" (Lc 1,50), come testimoniano anche Sant'Agostino, Santa Caterina da Siena, i monaci di Tibhirine, Santa Faustina Kowalska e Madre Speranza, prossimamente beata. Nella luce della misericordia s'annuncia anche la testimonianza affascinante e profetica di papa Francesco, in linea col suo motto 'miserando atque eligendo'".
Una preghiera “a colori”
Diciannove dipinti a tema, su cui meditare ispirati da un passo biblico e da un commento di persone note, in area bresciana e non, nei più vari campi (dall’esegeta al campione di nuoto): questa la proposta originale di don Piero Bonetta, prete-pittore.
Il gioco dei colori e con i colori, la danza e le movenze dolci e forti dei tratti, il messaggio racchiuso nelle imperfette forme rendono ragione all’obiettivo che don Piero si è prefissato: scrivere con i colori messaggi suggestivi e positivi legati a precise esperienze, orientare alla luce trasfigurante e trasfigurata e ancora esaltare la speranza umana e divina in vista della salvezza definitiva.
Pierangelo Sequeri è sicuramente uno dei più importanti teologi italiani contemporanei, che ha saputo conciliare le scienze religiose con la psicologia, l’estetica e la musica. Alla base del suo pensiero vi sono indagini serie e approfondite su problematiche comuni alla teologia e alla filosofia: la verità, la ragione, la credenza, la sensibilità. Inoltre l’attenzione che egli dedica al tema del manifestarsi estetico della verità, la “gloria”, che egli mutua esplicitamente da von Balthasar. Daniela Ricotta analizza con chiarezza e puntualità questi aspetti del pensiero di Sequeri: una presentazione del suo pensiero teologico capace di metterne in risalto la ricchezza di contenuti comuni alla filosofia e alla teologia.
Postfazione di Pierangelo Sequeri
La figura di Congar fu quella di un cristiano e un uomo di Chiesa sempre attento anche alla “vita concreta” della comunità dei credenti, con una grande apertura alla contemporaneità e ai cambiamenti tumultuosi che hanno caratterizzato il “secolo breve”. «Nel presente libro cercheremo di ripercorrere le linee principali della teologia di Congar raccogliendo la trattazione attorno all’ecclesiologia, e in via successiva attorno alle quattro note o proprietà quali ricorrono nelle più antiche professioni di fede: Credo la chiesa una, santa, cattolica e apostolica. A fronte di una produzione così vasta, che si distende lungo l’arco di oltre 50 anni toccando quasi tutti i punti salienti della riflessione teologica, l’esaustività non era in ogni caso una via percorribile. La scelta adottata sembra viceversa offrire lo spazio per una ricostruzione rispettosa delle principali acquisizioni congariane e insieme capace di riannodare queste ultime attorno ad alcuni cespiti specifici».
Il volume si propone come una prima introduzione al pensiero di Congar, con grande attenzione al legame fra produzione teologica e vicenda biografica. In questo senso è un’opera originale nel quadro dei libri disponibili sul mercato italiano, che pure ha visto diverse nuove pubblicazioni negli anni scorsi per il centenario della nascita (2004) e il decennale della morte (2005).
Un libro con cui Bruno Maggioni, autore di un gran numero di libri dedicati all’esegesi biblica (attualmente disponibili sul mercato sono circa 40 titoli), scrive di un tema a lui caro e a cui ha sempre dedicato grande attenzione: la missionarietà.
Collaborando con Luigina Barella giornalista di Mondo e Missione, questo piccolo libro è un po’ la “summa” della riflessione di Maggioni sul tema della missione.
L’opera si articola principalmente in due parti: una serie di riflessioni bibliche sul senso e l’urgenza oggi della “missio ad gentes”e alcune interviste prese sul campo di Luigina Barella a figure emblematiche di missionari.
Luigi Sartori fu testimone diretto del Concilio Vaticano II come giovane addetto alla sala stampa per la lingua italiana. In sostanza egli doveva redigere ogni giorno un bollettino (in italiano) di quanto si diceva nell’aula conciliare (in latino): una sorta di “concilio minore”.
Da questa privilegiata angolatura l’autore ricorda l’aria che si respirava nelle aule conciliari ripercorrendo l’ambiente teologico dell’epoca fatto di nuovi fermenti di pensiero e di inevitabili difficoltà. Il libro affronta poi le risonanze in ambito teologico del Concilio fino ai nostri giorni e il tema del dialogo ecumenico.
In ultimo si parla del passaggio da Giovanni Paolo II a papa Ratzinger e, a largo respiro, di vocazione sacerdotale, dialogo tra religioni, chiesa del futuro.
Si tratta di un libro nato dall’esperienza trentennale dell’autore come accompagnatore di gruppi di pellegrini in Terra Santa. Quest’opera è divisa in capitoli dedicati ai vari luoghi citati nei Vangeli, seguendo il filo del racconto biblico.
Un libro che ne racchiude tre:
una guida per chi si prepara ad andare in Terra Santa (contiene tutte le indicazioni storiche e archeologiche legate ai luoghi solitamente visitatati);
una ricostruzione della vita di Gesù contestualizzata nei luoghi e nel quadro storico di allora;
una meditazione sui Vangeli arricchita dalla conoscenza del contesto storico-geografico e dalle impressioni "di prima mano" dell’autore.
A 100 anni dalla nascita e a 20 dalla morte, questo saggio analizza la figura di Karl Rahner, pensatore e teologo tedesco di fama mondiale, con una precisa chiave di lettura, rintracciata nell’attenta analisi del pensiero e delle opere di Rahner e in grado di rappresentare il più possibile a tutto tondo il pensatore e il credente: quella della preghiera. “Il segreto dell’audacia speculativa del teologo Rahner – afferma Milena Mariani – va con tutta probabilità riconosciuto nella profondità della sua esperienza di preghiera”.