Una guida per i lettori disposti a ripercorrere il pellegrinaggio spirituale compiuto dal grande mistico tedesco Angelus Silesius (16241677), che fu medico, poeta e non da ultimo sacerdote, dopo essersi convertito dal luteranesimo al cattolicesimo. Suo capolavoro, "Il pellegrino cherubico", è l'opera di poesia religiosa più vivace del Seicento. Un testo composto di componimenti lirici, epigrammi e aforismi, dai quali emerge una sintesi di tutta quanta la mistica cristiana tedesca: da Meister Eckhart a Jacob Böhme. Negli scritti silesiani vengono sottolineate l'essenzialità di praticare l'amore, l'urgenza del distacco da ogni brama egoica e l'opportunità d'una accettazione piena/serena degli eventi. Completa il saggio un'antologia di 200 aforismi silesiani, in un'inedita e puntuale traduzione.
Il 22 settembre 2018 la Sala Stampa vaticana ha comunicato la firma di un accordo provvisorio tra la Repubblica popolare cinese e la Santa Sede sulle modalità di nomina dei vescovi cattolici. Come sottolinea p. Antonio Spadaro, direttore della rivista La Civiltà Cattolica e curatore di questo volume, «non si tratta della conclusione di un processo, ma del suo reale avvio», voluto con determinazione da papa Francesco, «il quale ha più volte espresso sia la sua ammirazione per la Cina sia il desiderio del superamento degli ostacoli verso un dialogo solido ed efficace». Grandi sono le opportunità di questa situazione nuova e i contributi di studio e di approfondimento raccolti in questo volume - scrive il card. Pietro Parolin nella Prefazione - «aiutano e superare la logica delle facili contrapposizioni, a cogliere la reale complessità della sfida culturale, sociale e religiosa della Cina di oggi, e a sciogliere progressivamente i nodi che ancora impediscono la gioia di un incontro fecondo».
La rivista vuole essere un punto di confronto e di incontro per chi, a vario titolo, ha a che fare con la formazione della persona, aprendo un dialogo tra scienze psico-pedagogiche e discipline teologico-spirituali. Gli autori, psicologi e psicoterapeuti che lavorano nel campo della formazione umana e cristiana, si sono formati alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e hanno alle spalle anni di condivisione culturale e aggiornamento nel campo della formazione e della direzione spirituale.
Don Maggioni commenta la Passione di Gesù attraverso i racconti dei quattro evangelisti. Esplorando il significato teologico della crocifissione di Cristo e i diversi modi in cui essa è presentata nel Nuovo Testamento, l'autore mostra che Gesù realizza il compimento dell'attesa messianica e della storia umana; rivela così il volto nascosto e impensabile di Dio, che muore in croce per attuare fino in fondo la logica dell'amore.
Sono un’autrice, ma prima ancora un’interprete teatrale: il mio è un quotidiano corpo a corpo con le parole. Le ultime sette parole di Cristo sulla croce sono le ultime parole dette da Colui che è la Parola. Sotto la croce è Maria, la madre, la sola che ha seguito il cammino divino e umano di Gesù, dalla nascita alla morte. Chi avrà raccontato queste parole agli evangelisti? Forse è proprio una parola femminile che consegna le ultime parole della passione, come è una parola femminile che riporta quelle della resurrezione. Io donna, artista e madre, sulla croce sento una straordinaria energia femminile e, se mi tocca la morte scandalosa di un uomo, ne vivo come categoria fondante, divina, quella della nascita.
Il libretto inizia presentando le figure femminili che hanno avuto un ruolo importante nella vita di Papa Francesco, per poi raccontare che spazio il Papa vorrebbe dare alle donne nella Chiesa e nella società. Il testo è impreziosito da immagini d’arte a colori. Una opportunità per chi vuole fare un regalo originale in occasione della festa della donna.
L'adozione non finisce, e chi la sceglie l'ha scelta per sempre. Essere genitori adottivi può rivelarsi meraviglioso, faticoso, a volte drammatico, o più spesso sorprendentemente impegnativo. Giorno per giorno i figli crescono, affrontano la vita, esprimono la loro personalità e cercano il proprio posto nel mondo. E i genitori adottivi, dopo l'attesa, l'incontro e i primi anni insieme, partecipano alla loro crescita attraversando giorni sereni e periodi di crisi, distanze e avvicinamenti, cercando di fare sempre le scelte migliori per vederli diventare uomini e donne realizzati e felici. Le autrici del libro hanno raccolto contributi, interviste, storie vere e offrono spunti di approfondimento originali, capaci di far spostare lo sguardo sull'adozione dal qui e ora, per cogliere le trasformazioni e le connessioni di un intero percorso di vita.
Riflettere sui vizi capitali è come fare un viaggio dentro il mistero dell'uomo, un'esplorazione nell'«abisso del cuore» di cui parla il Salmo, dove bene e male si confrontano. E quale guida migliore dell'arte? Questo libro riccamente illustrato racconta come artisti di varie epoche abbiano interpretato i sette vizi capitali. Attraverso gli occhi dell'arte e soprattutto dell'arte di ispirazione cristiana - che ha prospettato per immagini i grandi temi della vita dell'uomo con il costante riferimento alle Sacre Scritture - ogni vizio capitale viene indagato grazie alle opere di grandi maestri come Giotto, Dürer, Correggio e di autori poco noti al grande pubblico, ma non per questo meno interessanti e stimolanti.
La Via Crucis, antica devozione che si ispira ai Vangeli e alla tradizione, oltre che racconto della Passione di Gesù, è racconto della passione dell’uomo. È per questo che le stazioni della Via Crucis di Cristo e dell’uomo sono state spesso riprese e commentate, oltre che dai pittori, dai poeti e dagli scrittori.
Giovanni Battista Gandolfo, rai nato cultore di poesia, ha commentato i brani biblici della Passione con risonanze di poeti e scrittori, e ha steso per ogni stazione un testo di meditazione.
Via Crucis secondo i poeti: un modo nuovo di accostarsi al mistero della Passione di Gesù.
RISONANZE POETICHE DI:
Divo Barsotti
Georges Bernanos
Elena Bono
Paul Claudel
Countee Cullen
Shusaku Endo
Gertrud von le Fort
Mario Luzi
Oscar Vladislas de Milosz
Charles Peguy
Nino Salvaneschi
Ruth Schaumann
David Maria Turoldo
Miguel de Unamuno
Giuseppe Ungaretti
"Gli amici del bosco" è una storia da vivere che nasce da alcuni interrogativi con cui gli adulti devono confrontarsi quando, insieme a un bambino, vivono l'esperienza della malattia inguaribile e della morte di una persona cara. Che cosa provano i bambini di fronte alla morte? Che cosa pensano quando una persona a cui vogliono molto bene si ammala e non guarisce più? Quali parole usare e quanto si può raccontare? "Gli amici del bosco" è un libro per bambini dai 6 agli 11 anni ed è anche uno strumento pensato per gli adulti: una storia che aiuta a parlare e che suggerisce le parole da dire per coinvolgere i bambini nella giusta misura e spiegare quello che grandi e piccoli stanno vivendo. Lasciare i bambini soli, fosse anche con la buona intenzione di proteggerli, può generare maggiori fatiche e trasformare un dolore in trauma.