«Queste pagine? Quarant'anni di pensieri di un uomo comune, con i difetti di molti, che negli anni ha tentato di dialogare con Dio. Forse nel desiderio di dimostrare – anzitutto a se stesso – che chiunque, dal santo al delinquente, può farlo, e così prendere coscienza del significato della propria presenza sulla scena del mondo. Spero dunque che queste pagine siano un piccolo invito a pensare l'Infinito e l'Eterno, come diceva Kierkegard: le due uniche certezze. Si tratta soltanto di vecchi appunti, annotazioni, pensieri spesso rimescolati anche dal punto di vista cronologico, in alcuni casi già rifusi in altri libri. Sono pagine che dialogano e dialogheranno con altri e con un futuro lontano che non mi appartiene. Ma parlano di un Dio minore comune a tutti gli uomini e a tutte le religioni», così l’autore – noto sociologo e a lungo “grande firma” della carta stampata – introduce il libro.
Don Umberto scrive al suo amico Marco chiedendogli la conferma di una notizia di astronomia letta sui giornali; Marco gli risponde, esprimendo il suo desiderio di parlare, da ateo, di fede. La proposta è troppo accattivante per cadere nel vuoto… Così inizia lo scambio di e-mail tra l’ateo Marco Cagnotti e il credente Umberto De Vanna, realmente avvenuto nel corso di alcuni mesi. Marco è un giovane professore di materie scientifiche in una scuola, don Umberto è un prete salesiano. Il libro è il resoconto fedele dello scambio epistolare fatto via mail tra i due protagonisti . Uomini che partono da posizioni differenti su argomenti fondamentali della vita e che si incontrano sul terreno del confronto leale e personale. Anche graficamente il libro riprodurrà, in una sorta di diario telematico, la grafica della posta elettronica.
Un libro che raccoglie interventi di autorevoli firme del giornalismo, professori universitari e studiosi di Sacre Scritture, attorno al tema del silenzio: quello di Dio e quello dell’uomo. Un tema centrale in un epoca di “passaggio” come l’attuale dove, da un lato, si cerca un rinnovato rapporto con i riferimenti più importanti della vita; dall’altro, si fa fatica a “sentirli”, a stabilire con essi un autentico rapporto. Ogni contributo degli autori affronta con taglio personale questa “luogo” interiore presente in ognuno, di cui tutti sentiamo l’esigenza ma nel quale, spesso, non riusciamo a sostare. Eppure, ci ricordano gli autori, il silenzio è un luogo “abitato”, per credenti e no, la dimensione privilegiata nella quale la vita dell’uomo cerca o ritrova il suo Fondamento.
Prefazione di Silvano Fausti e Carlo Casalone
«Leggendo questo libro, scritto in tedesco da un gesuita ungherese, professore di teologia in Argentina, si comprende come abbia potuto avere una così grande fortuna in Germania. Si rivela al lettore come un'opera originale e unitaria che offre una valida sintesi tra le varie tradizioni culturali. «L'intento del libro, facile e fruibile, è quello di proporre una serie di "esercizi" spirituali da fare per percorrere un cammino a dieci tappe, e diventare un "contemplativo nella vita quotidiana"» (Silvano Fausti).
Un’inchiesta su Dio attraverso diciotto interviste d’eccezione sul rapporto con il Mistero. A rispondere alla domanda ci sono Indro Montanelli, Massimo Fini, Giovanni Trapattoni, Susanna Tamaro, Alberto Sordi, Enzo Biagi e altri. Uomini e donne che nelle pagine di questo libro dialogano sul tema in modo diverso, ma tutti accomunati da un’unica grande domanda sulla vita. Michele Brambilla, un grande giornalista, oggi direttore de “La Provincia di Como”, riesce a far emergere tutta l’umanità dei suoi interlocutori fuori dai riflettori della ribalta, mostrandone gli aspetti meno conosciuti e a volte sorprendenti.