Storia della congregazione domenicana di Ragusa, una delle istituzioni nate nell'ambito dell'ingente sforzo operato per il ripristino della disciplina regolare nell'ordine dei Predicatori.
In assenza di documentazione ufficiale circa la presenza dei domenicani in Inghilterra, ci si avvale dei registri dei vescovi per compilare un esaustivo indice biografico e un altrettanto completa lista dei conventi, che si rivelano il sommario più chiaro e completo circa la presenza dei domenicani nelle province di Canterbury e York dalla seconda metà del XIII secolo a tutto il tardo medioevo.
In questo volume sono state raccolte le edizioni delle fonti diplomatiche della storia del santo e delle fondazioni anteriori alla sua morte. I documenti disposti in ordine cronologico dal 1199 al 1221 sono stati così classificati dagli editori: I. "Cartulaire de l'Ordre des Frères Prêcheurs"; 2. "Cartulaire de Prouille"; 3. "Chartes concernant S. Dominique à titre personel"; 4. "Chartes sans relation expresse avec S. Dominique et son oeuvre"; 5. "Chartes ecclésiastique"; 6. "Chartes seigneuriales"; 7. "Actes privés passés par devant notaire". Un indice finale chiude il volume.
Il catalogo costituito da 94 codici e 4 frammenti è preceduto da una storia della biblioteca conventuale dei domenicani, la cui presenza a Ragusa risalirebbe, stando alla cronachistica dei sec. XVII e XVIII, agli anni 1225-1228. In appendice edizione degli atti frammentari di capitoli della provincia di San Domenico (Pesaro 1462-1471), tramandati dal cod. 21 e di una lista di exemplaria di testi giuridici con l'indicazione della relativa taxa, depositati presso uno stationarius per essere messi in circolazione in ambito universitario, tratti dal cod. 1.
Si puntualizza il contributo dato dall'ordine dei Predicatori alla riforma cattolica napoletana del Cinque-Seicento, un movimento che ebbe come centro Napoli e la Campania, ma che ben presto non tardò a far sentire il suo influsso su diversi altri conventi domenicani meridionali. La riforma del 1583 non ebbe all'inizio una facile applicazione, anche se poté contare sull'appoggio del maestro generale e dei papi, ma riuscì a essere un tentativo riuscito che risollevò il prestigio dei domenicani nel Mezzogiorno.
Edizione critica del testo stabilito attraverso la collazione di cinque manoscritti contenenti l'opera alcuni in toto altri in parte. Il testo elaborato a partire dalla fine del XIII secolo, verosimilmente mentre l'autore era priore ad Albi (1294-1297), doveva essere di fatto concluso nel 1311, come dimostrerebbe in un esemplare della tradizione manoscritta la dedica al provinciale della Provincia di Provenza fr. Guglielmo de Laudun. Un indice finale chiude il volume.
Il potere e il ruolo svolto dal cardinale protettore dell'Ordine, figura non prevista dalle Costituzioni, essendo la sua funzione legata essenzialmente a particolari contingenze storiche, attraverso cinque fasi ben definite: I. dalla bolla di Gregorio XI (1373) al 1473; II. dalla bolla di Sisto IV (1473) al 1598; III. dal 1598 al 1606 corrispondente al periodo di vacanza dell'ufficio; IV. dal 1606 alla bolla di Innocenzo XII del 1694; V. dalla bolla di Innocenzo XII (1694) al 1887, data di morte dell'ultimo cardinale protettore.
Studio sulle origini, lo sviluppo e l'influenza della provincia domenicana inglese nel XIII secolo in relazione alla vita e alla storia dell'ordine stesso: dal primo nucleo di domenicani, attestati ad Oxford nel 1221 sotto la guida del priore provinciale Gilbert of Fresney, sino al loro pieno inserimento nella vita pubblica durante il regno di Edoardo I (1272-1307).
Edizione critica degli Atti capitolari della Provincia Romana dal primo della serie celebrato a Roma nel 1243 all'ultimo celebrato ad Orvieto nel 1344, la cui consultazione è peraltro facilitata da un iniziale indice cronologico-geografico. Nella nota introduttiva si descrivono, fra l'altro, i tre manoscritti conservati presso l'Archivio generale dell'Ordine a Roma, la Biblioteca nazionale di Firenze e l'Archivio di Stato di Napoli. Chiude il volume un indice dei frati e degli altri personaggi citati e/o presenti nel testo.
Edizione critica del Regestum actorum regiminis Rmi. P. Fr. Thomae de Vio Caietano primum così come ci è stato tramandato dal codice manoscritto IV.18 conservato a Roma nell'Archivio generale dell'Ordine. Un articolato indice finale consente un'agevole consultazione dell'opera.
Attraverso l'esame di inedita documentazione si delinea la storia della riforma della provincia domenicana di Spagna, che si sviluppò anche nelle province di Aragona e Portogallo.
Il ruolo svolto dal domenicano Giovanni di Montenero nei concili di Basilea (1431) e Firenze (1439), sviluppando il tema dei rapporti fra i privilegi dei Mendicanti e l'elaborazione della dottrina sul potere pontificio.