Il volume dimostra che il pensiero di san Josemaria Escrivà, visti gli scritti di carattere spirituale e pastorale, è fondamentalmente cristocentrico. Il mistero del Dio-Uomo è stato infatti il tema dominante di tutta la sua riflessione. "Vedo scorrere in voi il sangue di Cristo!" è un'espressione usata di sovente da san Escrivà che rivela una profonda contemplazione della vocazione battesimale cristiana. Questo plastico riferimento allo scorrere del sangue di Cristo nelle arterie vitali dell'anima del cristiano e l'idea che ha ispirato il presente volume, in cui vengono messi a fuoco alcuni aspetti centrali del cristocentrismo spirituale del fondatore dell'Opus Dei.
L'opera raccoglie una serie di studi sul sacramento del sacerdozio, illuminando i tratti più caratteristici dell'episcopato, del presbiterato e del diaconato. Il ministero ordinato è analizzato tenendo conto del suo ruolo nella chiesa e dell'imprescindibile legame con Cristo e lo Spirito Santo. L'autore dedica particolare attenzione al contesto teologico creato sull'argomento del Concilio Vaticano II.
Analisi del volontariato e della missione di carità della Chiesa, che aiuta a comprendere le implicazioni canoniche del volontariato, le sue basi storiche e teologiche, le esigenze di coordinamento con gli ordinamenti civili, le realizzazioni pratiche e gli strumenti normativi necessari. Emerge in maniera evidente la missione di carità e di evangelizzazione della Chiesa, ma anche il forte senso di coinvolgimento dei suoi fedeli in tale missione.
Il libro si sofferma a considerare alcune parole-chiave che esprimono in un senso più chiaro ed esplicito la realta della gioia neotestamentaria. Le parole con cui l'angelo comunica ai pastori la nascita del figlio di Dio che si è fatto uomo, che è venuto sulla terra a salvare il genere umano dal peccato, alla morte e dal potere del male sono appunto queste: "Vi annuncio una grande gioia" ((Lc 2,10). Da qui parte la convinzione che tutti i libri del nuovo testamento sono permeati da questa caratteristica cristiana. Nell'intera rivelazione neotestamentaria Gesù Cristo è il punto luminoso da cui proviene la gioia come fiducia nel progetto divino, come sicurezza di avere accesso alla salvezza che dio ha manifestato all'umanità. La persona e la missione redentrice del figlio sono segno di consolazione e di pace, di lieta serenita, pur nella consapevolezza che la via che porta alla gloria e alla felicita passa attraverso la croce.