L'umanesimo del tempo moderno, radicato nel relativismo etico da cui mette in guardia papa Benedetto XVI, si connatura di un carattere anticristiano che, in definitiva, risulta inumano, in quanto non corrispondente al desiderio di compimento e di senso che abita il cuore dell'uomo.
La proposta cristiana rappresenta oggi più che mai una visione alternativa, aliena da ogni prospettiva ideologica, capace di riconoscere gli errori antropologici, le false idee di progresso, la cultura di morte insiti nelle più affermate teorie della modernità , alle quali contrappone la centralità della persona la cui dignità è prioritaria rispetto a qualunque concezione di popolo, società , StatoLa Chiesa si fa portatrice di questa proposta che le è propria attraverso il suo Magistero sociale che, come questo libro efficacemente dimostra, non è dottrina astratta, slegata dalla realtà .
«La dottrina sociale», infatti, come scrive l'autore, che in queste pagine ne ripropone anche una lettura storica, mentre evidenzia e affronta le sfide che le competono nella contemporaneità , «porta la fede a misurarsi con l'uomo concreto, con i suoi problemi vitali. Essa illumina tali problemi a partire dalla fede, individuandone le soluzioni dentro quell'orizzonte nuovo di coscienza e di azione che la fede stessa fa accadere nel mondo». Il Magistero della Chiesa, allora, nasce dall'incontro della fede con l'uomo, con le sue problematiche reali, personali e sociali e tutto questo aiuta più compiutamente a comprendere come la fede stessa, nella prospettiva cattolica, non sia da intendere come un'appendice preziosa e inutile della vita, ma come criterio di lettura dell'intera esistenza (pp. 296).
Luigi Negri è vescovo di San Marino e Montefeltro; già docente di Introduzione alla Teologia e di Storia della filosofia nell'Università Cattolica; partecipa fin dagli anni del liceo al Movimento di Comunione e liberazione, di cui è stato fino all'ordinazione episcopale uno dei massimi responsabili. Fra le sue opere ricordiamo: Il Magistero sociale della Chiesa; False accuse alla Chiesa; Controstoria; Ripensare la Modernità . Con le Edizioni Ares ha già pubblicato: Pio IX. Attualità & Profezia (due edizioni) e Vivere il matrimonio.
Qual è il filo conduttore della storia europea? L'Europa risponde ancora al progetto dei padri fondatori? Perché, nonostante le bocciature della Costituzione, nessuno affronta con decisione i problemi cardine dell'identità del popolo europeo e delle sue aspirazioni? Quali sono gli spazi disponibili al protagonismo della società civile? Il Vecchio Continente, oggi, sembra non avere risposte, rincorrendo idoli e forgiando regole, alla prova dei fatti, incapaci di creare coesione.
L'Europa sarà cristiana o non sarà , diceva Robert Schuman, primo presidente del Parlamento europeo. E Mario Mauro, attuale vicepresidente, spiega la crisi del processo di integrazione e la mancanza di progetto politico, riconducendole al misconoscimento delle radici cristiane; Mauro cita Giovanni Paolo II e Benedetto XVI e i non pochi intellettuali laici che temono l'apostasia dell'Europa, l'allontanamento, cioè, dalla propria storia e natura, dall'esperienza di dialogo e di convivenza tra gli uomini che ha dato cinquanta anni di pace, di sviluppo e di diritti.
L'Autore fa fronte a questo stallo assumendo una posizione politica che parte dalla realtà e in stretto confronto con la storia dimostra come la vita e l'identità dell'Europa siano plasmate dal cristianesimo e dal rapporto uomo-Dio. E, in coerenza con questo assunto, elabora proposte concrete da cui far ripartire l'Europa, e anche l'Italia, per un'unità duratura, fondata non sulla burocrazia e sul moltiplicarsi delle normative, ma sulle poche cose vere che ci tengono insieme (pp. 152).
Mario Mauro - laurea in Filosofia, docente in Storia delle Istituzioni europee - è vicepresidente del Parlamento europeo.
L'itinerario dell'unità europea, a cinquant'anni dal realistico sogno dei padri fondatori, si apre a nuove prospettive con l'allargamento dei confini verso Est. Difficoltà e speranze dell'accidentato percorso vengono analizzate in queste pagine da ventuno esperti internazionali, presentati da Cesare Cavalleri: gli aspetti politico-istituzionali sono delineati da Rocco Buttiglione, Alfredo Canavero, Gianfranco Garancini, Giorgio Vittadini, Angela Pellicciari, Joseph H. H. Weiler; i problemi socio-economici e militari sono affrontati da Savino Pezzotta, Fernando Mezzetti, Giancarlo Galli, Giu-seppe Baiocchi, Paolo Sorbi, Luigi Caligaris; infine, una riflessione sui valori e l'identità anche cri-stiana dell'Europa è svolta dal card. Péter Erdò, da mons. Aldo Giordano, da Luigi Negri, Livio Fanzaga, Carlo Casini, Massimo De Angelis, Paolo Branca, Vladimir Zelinskij. Con un sorriso di Guido Clericetti (pp. 304).
Fede e ragione vanno considerate insieme. Lo ha mostrato Giovanni Paolo II nell'enciclica Fides et ratio, un documento che pare essere nel nostro tempo la più autentica, decisa e autorevole difesa della ragione e della filosofia. La complessità di un rapporto che tiene assieme autonomia e dipendenza, simbolo della stessa condizione umana, è l'oggetto di questo libro. I curatori indagano nel solco di quei pensatori che la Fides et ratio indica come esempi recenti di un'autentica filosofia cristiana: Rosmini, Newman, Maritain, Gilson, Stein, Solov'ëv, Florenskij, Ĉaadàev e Vl. Lossky. Per non essersi adeguati a certa moda razionalistica e scettica, essi sono davvero esempi di un percorso intellettuale e sapienziale orientato alla ricerca della verità , per un autentico servizio all'uomo d'oggi.I saggi che compongono questo volume, curato da Roberto Di Ceglie, sono firmati da: Angela Ales Bello - Gerardo Cioffari - Adriano Dell'Asta - Roberto Di Ceglie - Pasquale Giustiniani - Antonio Livi - Fortunato Morrone - Pier Paolo Ottonello - Tomas Špidlí k - Michelina Tenace - Natalino Valentini - Piero Viotto (pp.320).
Il mondo degli affari e il mondo della religione sono davvero distanti come qualcuno vuol far credere? Un originale e appassionato commento alla Vocazione di Matteo, dipinta dal Caravaggio per la chiesa romana di San Luigi dei Francesi (1599-1600), consente di approfondire una tematica anticonformista, nella convinzione che la chiamata vocazionale alla santità è davvero universale.Eduardo Camino è docente di Morale economica nella Pontificia Università della Santa Croce, a Roma. Avvocato, prima del dottorato in Teologia ha lavorato in Borsa per conto di una Merchant Bank internazionale (pp. 168).