Una ricerca che porta alla luce la Resistenza in Brianza nel suo complesso. L'autore ricostruisce con precisione storica eventi che possono essere citati come esempi di Resistenza "maggiore": le azioni del gappista Alberto Gabellini, gli attacchi al campo volo di Arcore, lo scontro sulla provinciale Como-Bergamo, fra Bulciago e Rovagnate, dove rimasero uccisi 35 partigiani della Brigata Puecher, aspetti e fatti ricoperti dalla polvere del tempo. Si legge nella presentazione di Raffaele Mantegazza, docente alla Università di Milano Bicocca: "È un libro di storie e di storia, che si costruisce mediando l'inevitabile dimensione affettiva con il rigore della ricostruzione storiografica, estraendo il discorso sulla Resistenza dalle secche della retorica e dell'emozione pura per immergerlo nel bagno del rigore scientifico senza però fargli perdere nulla della sua capacità di indignare il lettore".
Il lavoro che ci propone Pietro Arienti è frutto di una lunga e puntigliosa ricerca atta a mettere in luce i riflessi sulla Brianza dell'occupazione nazifascista e in particolare la deportazione verso i campi di sterminio e di lavoro di partigiani, oppositori politici ed ebrei; attenzione è data anche al caso dei lavoratori coatti. Si tratta di un lavoro imponente, dal valore indiscutibile, fondato su un'attenta ricerca delle fonti.
Sulla scia di una storiografia recente, per la quale "la pietà è un sentimento indispensabile per chi scrive di storia", perché "aiuta a vedere le cose dal basso e non dall'alto" (per usare le parole di Giampaolo Pansa, I vinti non dimenticano, Ed. Rizzoli, 2010, che non a caso compongono la quarta di copertina del volume), Bergna prende in considerazione i fatti accaduti nei mesi immediatamente successivi alla fine della seconda guerra mondiale, trattando in particolare le morti violente di cui furono vittime i fascisti, o presunti tali, in quei giorni tribolati. L'area considerata è quella della Brianza centro-meridionale, il metodo è quello della ricerca storica ottimamente documentata e puntuale: paese per paese vengono presentati numerosi casi, supportati da documenti dell'epoca, molti dei quali inediti, e articoli giornalistici.
Un volume dedicato ai mestieri scomparsi, in via di sparizione o soggetti a profondi cambiamenti per via dei mutamenti delle tecniche, dell'economia e della mentalità: il falegname, l'intarsiatore, la lavandaia, la filandiera, il costruttore di flauti di Pan, lo scalpellino, il campanaro, il cacciatore e l'uccellatore.