Due occhietti vivaci, piantati in un viso pieno di righe. Mani grandi, sproporzione rispetto alla corporatura minuta, quasi un emblema del suo desiderio di donarsi agli altri: Madre Teresa di Calcutta, beatificata da Giovanni Paolo II il 19 ottobre 2003, è uno dei giganti del nostro tempo, eppure lei si sentiva soltanto "la piccola matita di Dio".
Ha fatto parlare di se per le sue opere di carità, ma non era una filantropa. Era un'innamorata di Cristo, che si è fatta povera tra i poveri, negli slum di Calcutta come tra le miserie morali del ricco Occidente.
Due occhietti vivaci, piantati in un viso pieno di righe. Mani grandi, sproporzione rispetto alla corporatura minuta, quasi un emblema del suo desiderio di donarsi agli altri: Madre Teresa di Calcutta, beatificata da Giovanni Paolo II il 19 ottobre 2003, è uno dei giganti del nostro tempo, eppure lei si sentiva soltanto "la piccola matita di Dio".
Ha fatto parlare di se per le sue opere di carità, ma non era una filantropa. Era un'innamorata di Cristo, che si è fatta povera tra i poveri, negli slum di Calcutta come tra le miserie morali del ricco Occidente.