Este libro te cambiará.
Esta historia arranca así: «Estoy en Europa pero yo no quería venir a Europa». Ibrahima Balde nació en Guinea, pero se vio forzado a abandonar su casa para ir a buscar a su hermano pequeño. No salió para perseguir un sueño. Abandonó su hogar para encontrar a la persona que más quería.
Una mirada ingenua, castigada, arrebatadoramente poética y, en definitiva, única. La de quien ha sufrido todo y, sin embargo, tiene el poder de convertirlo en algo útil. En algo bello.
Il primo Quaderno Blackie per bambine e bambini. Da soli o in compagnia. Un modo fantastico per passare il tempo con mamma, papà, nonni, fratellini e sorellone. Attività ed esercizi di tutti i tipi, per divertirsi imparando e imparare divertendosi! Puoi usare questo quaderno: a casa, al parco, in spiaggia o in cima a un monte, in piscina in viaggio, durante un picnic, dovunque tu sia. Cosa farai in queste pagine: Imparerai tante cose nuove, Risolverai misteri, Scoprirai curiosità incredibili sugli animali e la natura, Fuggirai da labirinti, Metterai alla prova le tue conoscenze su supereroi e principesse, Apprenderai mille nuove parole con i nostri cruciverba, Riderai a crepapelle con le nostre storie. Istruzioni per l'uso: 1. Mettiti comodo. 2. Scegli la tua matita preferita. 3. Accendi il cervello. 4. Divertiti a più non posso! Età di lettura: da 6 anni.
Per primi arrivano la tempesta e il fulmine che uccide Domènec, il poeta contadino. Quindi entra in scena Dolceta, che racconta la storia di quattro donne impiccate come streghe. Poi c'è Sio, costretta ad allevare i figli da sola tra i monti di Matavaques. E ancora le "trombe dei morti", i funghi che con il loro cappello nero e succulento celebrano l'immutabilità del ciclo della vita. * Irene Solà ha scritto un romanzo in cui prendono voce donne e uomini - ma anche fantasmi e diavoli, nuvole e piante, cani e uova - che si trovano a convivere nei Pirenei. Una terra di confine sui cui aleggia il ricordo di secoli di lotte per la sopravvivenza, persecuzioni guidate dal fanatismo, guerre fratricide, e tuttavia incarna una bellezza che non ha bisogno di aggettivi. Terreno fertile per liberare il desiderio di raccontare storie. Un posto per immaginare che la morte, come la vita, non è mai qualcosa di definitivo.