"L'atlante della Terra-di-mezzo di Tolkien" è il compendio per non perdersi nelle terre misteriose descritte da J.R.R Tolkien in tutte le sue opere e in particolare ne Il Simarillion, Lo Hobbit e Il Signore degli anelli. Dalla Contea a Isengard, da Moria ai luoghi delle battaglie del Beleriand, questo libro conduce il lettore in un'esperienza di immersione nell'immaginario tolkieniano. Solo una appassionata ammiratrice del genio di Tolkien quale Karen Wynn Fonstad poteva pensare di applicare la rigorosa competenza di cartografa per fissare su carta - in centinaia di diagrammi e cartine a due colori - i viaggi di Bilbo Baggins e della Compagnia dell'anello ma più in generale ogni angolo della Terra di Mezzo senza trascurare nessuna battaglia, nessuna foresta, nessuna regione estrema, ma descrivendo anzi climi e popoli come fossero realmente esistenti nel nostro pianeta. Un omaggio all'inventiva dell'autore ma anche una bussola preziosa per i lettori che potranno passare dalle mappe ai romanzi e ancora dai romanzi a questo Atlante continuando a sognare e scoprire più di quanto non conoscano già.
“E perché?” chiedevamo da piccoli con tutta la curiosità di chi deve ancora conoscere il mondo. “Ma perché?” ci chiediamo oggi con tutta l’incredulità di chi ha imparato a conoscere un po’ il mondo. Questo libro è dedicato a quelle domande bisbigliate con lo sguardo basso, scandite con le braccia larghe o sussurrate al vicino d’ombrellone e che non hanno mai avuto un palcoscenico all’altezza, nemmeno quello di Focus, Voyager, Discovery Channel o Yahoo Answers. Ma soprattutto è un libro con tanti “Perché?” e con poche risposte, ma con il merito di aggiungere quesiti non essenziali ma essenzialmente veri. Ed è forse, alla fine, un copione per apparire un po’ più saggi in situazioni del tutto banali.
Le città sono mortali quanto le civiltà e possono sparire dalle carte geografiche. L'atlante delle città perdute racconta i destini imprevisti eppure assolutamente reali di oltre quaranta città oggi scomparse.
Da bambina aveva giurato "Andrò alle Olimpiadi" ma anche "Diventerò una cantante". Indovinate com'è finita. Si allena da quando aveva cinque anni. Da piccola la chiamavano "Duracell" perché non si fermava mai. A dodici anni ha lasciato la sua città, Catania, e la sua famiglia, per allenarsi per le Olimpiadi di Londra. Carlotta Ferlito, campionessa di ginnastica artistica, in questo diario racconta le emozioni e le gioie (ma anche la fatica e i sacrifici) di un'atleta che grazie a impegno e disciplina ha raggiunto grandi traguardi. Ma soprattutto svela i suoi pensieri e mette a nudo la sua vera vita dietro le quinte: l'infanzia a Catania con i genitori (la "Strega" e il "Simpatico"), i due fratelli e il cane Pepe, gli esordi, il batticuore prima delle gare internazionali importanti (Singapore, Berlino, Tokyo e le Olimpiadi di Londra) e gli amori (pochi, ma buoni).