Prendendo spunto da un'esperienza autobiografica, l'autrice mette nero su bianco le parole di un genitore che non vuole che l'unico effetto dell'incontro con la realtà della mafia da parte dei ragazzi, sia un sentimento d'impotenza. Inizia così un serrato dialogo con i giovani: che cos'è la mafia? Da dove trae il suo potere? Perché è così difficile da sconfiggere? L'autrice cerca di smontare in primo luogo il dogma dell'invincibilità della mafia e ne ricostruisce lo sviluppo storico: il medioevo feudale e l'alleanza tra mafia e DC, l'affaire Milazzo, l'omicidio De Mauro, la misteriosa morte di Mattei, i legami con la massoneria, il generale Dalla Chiesa, le rivelazioni di Buscetta e un accenno a Falcone e Borsellino.
La rinuncia alla sovranità nazionale, alla libertà e alla democrazia è alla base del Progetto-Europa. Di questi problemi in Italia non si è mai discusso a causa dell'assoluta censura instaurata intorno all'Unione Europea. Di fatto si dà per scontato che gli italiani, seguendo il destino della loro storia, debbano diventare succubi di un potere straniero. Questo libro, in forma di sintetico e aggressivo pamphlet, è il personalissimo tentativo di un antropologo per convincere gli italiani a riflettere su quello che il Trattato di Maastricht comporta: la possibile perdita di qualsiasi libertà e il rischio della frammentazione dello Stato... Nuova edizione aggiornata.