Carlo Cremona ha rivelato l'uomo Agostino nella sua realtà quotidiana. La teologia, la filosofia, l'amore per la parola divina: questo ha vissuto Agostino, prima soffrendo per trovare; poi, soffrendo per comunicare agli altri quel che aveva trovato. Sullo sfondo il quadro storico e sociale, il sacco di Roma del 410, l'inizio di una nuova era.
Nel Monologio, composto nel 1076, Anselmo d'Aosta affronta per la prima volta in modo sistematico il problema del ruolo e dei limiti che la ragione umana credente ha nel contesto culturale cristiano.
Questo scritto di Agostino percorre, e a sua volta ripropone, la difficile strada della riflessione filosofica, volta a indagare, mediante la ragione e secondo il criterio dell'evidenza, le verità che interessano l'uomo e alle quali egli si riferisce per vivere.
Il problema del male è stato il problema dei problemi. Esso ha assillato uomini di tutti i tempi.
Il retore africano conduce la sua indagine a partire da una domanda: è mai lecito dire una bugia? Accostando esempi tratti dalle Scritture ad esempi di vita quotidiana, la pratica della bugia viene definita, classificata, analizzata in termini che superano la retorica antica e tracciano le linee portanti di un'etica senza tempo.
Il "De natura boni" è un breve trattato introduttivo intorno al problema del male: qual è la sua natura e perchè esiste? Domande a cui Agostino risponde a partire dal concetto di Bene. E allora il male diventa privazione del Bene stesso, ossia mancanza di misura, di forma e di ordine. Il volume, introdotto da Giovanni Reale, è completato da un saggio in appendice di Beirwaltes e da un apparato di note al testo, parole chiave e indicazioni bibliografiche. Testo latino a fronte.
Questo volume contiene la traduzione completa delle quarantaquattro orazioni di Gregorio di Nazianzo, il quale, insieme a Basilio e a Gregorio di Nissa, costituisce la triade dei grandi Padri Cappadoci. Grande teologo e cristiano dedito al servizio della Chiesa, Gregorio di Nazianzo può essere considerato come il più grande scrittore cristiano di lingua greca, perché unì ad una formazione teologica derivata da Origene e da Basilio una cultura classica estremamente raffinata. Questo volume è stato curato da Claudio Moreschini, uno dei massimi esperti di Gregorio di Nazianzo. Testo greco a fronte.
Il volume contiene due scritti di Agostino: i dieci discorsi del "Commento alla Prima Lettera di Giovanni" e il secondo discorso del "Commento al Vangelo di Giovanni". I temi comuni sono quelli della natura di Dio come amore e come bene supremo, della conoscenza dell'uomo in rapporto a quella divina, e della conoscenza di Dio da parte dell'uomo. Quest'edizione, curata integralmente da Giovanni Reale, si distingue oltre che per la terminologia moderna adottata, anche per la nuova e originale scansione delle parti dei Commenti. Le note al testo, brevi ed essenziali, chiariscono i passi più difficili. Le parolechiave sono un valido aiuto per entrare nel nucleo filosofico degli scritti. La ricca appendice bibliografica conclude l'opera. Testo latino a fronte.