L'autore
HENRY MOTTU, pastore e professore alla Facoltà di teologia protestante dell'Università di Ginevra, è uno dei più qualificati specialisti francofoni di Bonhoeffer, di cui ha tradotto La Parole de la Prédication (Labor et Fides, 1992). Ha pubblicato inoltre le Lettres de fiançailles. Cellule 92. 1943-1945 (Labor et fides, 1998). È’ autore de Le Geste prophétique. Pour une pratique protestante des sacraments (Labor et Fides, 1998).
Il libro
Dietrich Bonhoeffer (1906-1945) è uno dei principali teologi protestanti del XX secolo. La sua opera teologica, al pari della sua lotta contro il nazismo all'interno della Chiesa confessante tedesca, hanno lasciato un segno nelle menti. Coinvolto in una cospirazione che tendeva a neutralizzare Hitler alla fine della seconda guerra mondiale, Bonhoeffer sarà impiccato accanto all'ammiraglio Canaris e ad altri congiurati il 9 aprile 1945, nel campo di concentramento di Flossenbürg.
In quest'opera si troverà la sua biografia intellettuale nonché gli assi portanti della sua opera: la sua dottrina della Chiesa, la sua antropologia teologica, la sua cristologia e la sua visione di una «interpretazione non religiosa dei concetti biblici». Il destino eccezionale di Bonhoeffer darà alla sua concezione di un cristianesimo in un «mondo divenuto adulto» un'immensa risonanza all'interno del movimento ecumenico e oltre. L'autore evoca anche il suo percorso personale attraverso l'opera del teologo luterano. Alla fine del volume si propongono alcuni testi che riflettono la diversità teologica e letteraria del pensiero di Bonhoeffer.
L'autore
MAURIZIO DI GIACOMO, nato a Roma dove vive e lavora.
Pubblicista, collaboratore dell'agenzia 'Ansa' per l'informazione religiosa dal 15 ottobre I 987. Si occupa di don Milani dal 1974.
E' autore del saggio introduttivo al libro di Klaus Steigleder, L'Opus Dei vista dall'interno, Torino, 1986 e di Opus Dei, napoli, 1987, il primo libro che, in Italia, ha reso pubblico il "Codex luris particularis" dell'Opus Dei elevata al rango di "Prelatura Personale".
Suoi articoli anche ne La Critica sociologica, (Roma), Testimonianze e Religioni & Società (Firenze).
Il libro
Per il lettore Questo libro, senza la coraggiosa tenacia della giornalista Neera Fallaci e senza la fedeltà di Mario Cartoni, ex cronista giudiziario de La Nazione (l'«ultimo amico» di don Milani), non si sarebbe mai potuto scrivere.
Per chi ha il dono della fede vi troverà la vicenda di un sacerdote e di un educatore che pur formatosi nei tempi del cattolicesimo dell'onnipotenza, simboleggiato da Pio XII, in alcune sue intuizioni e nella sua testimonianza concreta ha anticipato talune scelte del Concilio Ecumenico Vaticano II.
A questo tipo di lettori/trici il libro lascia un interrogativo: don Lorenzo Milani è stato vicino oppure distante, nella sostanza, rispetto a un auspicio formulato, diversi anni orsono, dal teologo cattolico don Giovanbattista Metz, secondo il quale ogni Messa dovrebbe riflettere la «memoria sovversiva» legata a Gesù Cristo?
Chi, invece, sì muove in un'ottica totalmente alea e profana (i «credenti nell'uomo», per usare un'espressione cara allo scomparso vescovo rosminiano mons. Clemente Riva) potrà intuirvi alcune dinamiche che hanno contribuito a trasformare un'esistenza esposta, in alcuni passaggi cruciali, anche al rischio di esiti autodistruttivi, in un'esperienza pedagogica con caratteristiche unìche ed irripetibili.
m.d.g.
Roma, 15 aprile 2001