Il libro
Per leggere la Bibbia, per comprendere i libri che la compongono, non basta determinarne la data o l'ambiente di origine, di sapere chi ne sia l'autore, dove siano stati composti, a quale genere letterario appartengono, ecc.
Bisogna interessarsi anche al materiale che li costituisce: il linguaggio.
Ciò che colpisce subito è il fatto che per parlare di Dio, del suo disegno che dà un senso alla storia umana dirigendo quella di un popolo scelto, facendo nascere in esso Gesù Cristo, la cui morte e risurrezione dominano tutto il resto e facendo nascere la sua Chiesa, i due Testamenti hanno fatto ricorso al registro simbolico.
Come se il linguaggio simbolico fosse necessario; un linguaggio che suggerisce la realtà soprannaturale piuttosto che definirla.
Proponendo un modo di classificare i simboli, l'autore mostra come funziona il linguaggio della Bibbia per far intravedere tutto ciò che, nel disegno di Dio, non può essere raffigurato diversamente.
Si tratta, certo, di un linguaggio teologico, ma non di quello al quale ci hanno abituato i teologi nel contesto della cultura greco-romana, medievale o moderna.
Tuttavia è questo linguaggio quello più significativo e quello che può confrontarsi con le culture che la fede cristiana raggiunge oggi, in Asia o in Africa; o perfino in Occidente, con una cultura razionalista che cerca di occultare il senso religioso.
Un testo sulla liberta e la liberazione nella Bibbia. Piano generale dell'opera: - Liberati dal peccato e fatti servi di Dio (S.A.Panimolle). - Liberta e liberazione nell'Antico Testamento (P.Bovati). - La liberta nei testi apocrifi e negli scritti di Qumran (F.Bianchi). - Liberta e liberazione nel Nuovo Testamento (S.A.Panimolle).
Raccolta di saggi sul tema della guerra e della pace cosi come viene trattato nella Bibbia. In questo volume sono raccolti questi saggi: Da pacem, Domine!" di S.A. Panimolle, "Il fattore Guerra Pace nell'Antico Testamento" di E.Peretto, "Guerra e pace nella tradizione giudaica", di F.Manns, "Guerra e pace nel Nuovo Testamento", di F.Manns, "Guerra e pace nell'Apocalisse" di U. Vanni. "
chi e`dio nell antico testamento? E un dio che cerca di comunicare con l uomo e quindi proporziona il proprio linguaggio alle capacita di dialogo della creatura. Un dio che sceglie di piantare la sua tenda in mezzo agli uomini.
Lavoro e progresso nell'Antico e nel Nuovo Testamento. Piano generale dell'opera: - Chi non vuol lavorare neppure mangi! (S.A. Panimolle), - Il lavoro manuale ed intellettuale nei testi giudaici apocrifi e nei manoscritti di Qumran (F. Bianchi); - Lavoro e progresso nell'Antico Testamento (M. Cimosa); - Il lavoro nel Nuovo Testamento (R. Fabris).