«La figura di Mons. Luigi Sartori si staglia nel panorama teologico italiano del Novecento in maniera peculiare, tanto che meriterebbe rilievi più profondi e su più vasta scala. La tesi dottorale di Tallarico, di cui questo libro è il frutto, sorge dall'esigenza di delineare all'interno dell'enorme quantitativo di scritti di Sartori quegli elementi sistematici tali da fungere da criterio di coerenza all'interno di una produzione che troppo spesso ingenerosamente è stata definita "a-sistematica" o semplicemente (e a volte in maniera sminuente) "pastorale".
Gli elementi di sistematicità individuati da Tallarico sono fondati su quattro principi: ecumenico, dialogico, pluralista e di unità armonica. Tali principi direttamente o indirettamente vengono sempre usati da Sartori in un contesto in cui la storia e, a fortiori, la storia salvifica e la Tradizione restano elemento dominante e caratterizzante di una sintesi che dell'incarnazione dell'amore ha fatto il vero e proprio tema dominante e ricorrente.
Dovremmo essere grati a Luciano Tallarico per il contributo importante che ha fornito, il quale soprattutto consente di ridimensionare il luogo comune (dovuto a ignoranza e superficialità di lettura) che vedrebbe l'opera di Sartori solo in termini di divulgazione pastorale di altre teologie: c'è invece una vera e propria teologia sartoriana, che ha coordinate teoretiche e sistematiche assai precise e definite che ricorrono perfino negli scritti più occasionali, dipanandosi fino al suo ultimo progetto incompiuto: il ritorno alla costruzione di una metafisica, quella dell'amore!» (ANGELO PELLEGRINI).
L'autore
GERHARD GÄDE, nato nel 1950 a Brema, sacerdote, è Professore di Teologia Dogmatica e di Teologia delle Religioni presso il Pontificio Ateneo S. Anselmo di Roma e presso la Facoltà Teologica di Sicilia (Palermo). Ha pubblicato parecchi contributi su temi teologici e pastorali in Germania e in Italia. La teologia delle religioni costituisce l'interesse principale dei suoi studi e del suo insegnamento.
Il libro
Il presente studio fa parte di un progetto di ricerca della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia. Queste pagine vorrebbero contribuire a comprendere la fede islamica nello Spirito in cui Gesù ha compreso la propria religione ebraica e ha imparato a valorizzare anche la fede di gente di altra religione. Questo appartiene alla novità del suo messaggio. In questa scia, il Concilio Vaticano II ci ha indicato la direzione di un percorso per il nostro tempo. Questo libro si colloca nel quadro dell'insegnamento conciliare e vorrebbe tracciare alcune linee per un'ermeneutica cristiana delle religioni non-cristiane e in particolare dell'islam. In sostanza, si tratta di imparare a percepire la Parola di Dio anche dalle Scritture sacre di altre religioni, ad esempio dal Corano, e di scoprire la realtà del Cristo al di là dei confini della cristianità. In base a una tale comprensione forse ci sarà possibile dialogare con l'islam valorizzando il suo Corano come una testimonianza che Dio non ha abbandonato l'umanità alla propria sorte.