Quasi metà della popolazione del mondo vive in condizioni di povertà. In un viaggio che tocca Brasile e India, Egitto e Messico, Angola e Pakistan, Bangladesh e Darfur, Irene Khan mostra, attraverso storie di vite difficili e con argomenti solidissimi, che la povertà è causa e conseguenza delle violazioni dei diritti umani. Per questo la crescita economica non basta a sconfiggere le privazioni, ma è necessario porre i diritti umani al centro di ogni strategia. Solo così sarà possibile vincere l'insicurezza, l'esclusione e la mancanza di voce a cui sono condannati i prigionieri della povertà.
L'Africa subsahariana vive anni cruciali. Continua a essere la regione che presenta tassi di crescita più bassi e maggiori livelli di povertà, quella con il maggior numero di conflitti irrisolti, con il loro tragico corollario di profughi e rifugiati e del ricorso agli aiuti umanitari. Tuttavia, si possono intravedere i primi significativi passi verso la pacificazione di alcune aree chiave del continente e, in alcuni paesi, si assiste a fenomeni di crescita economica e al lento affermarsi di pratiche democratiche e di una società civile che sembra in grado di stimolare il progresso sociale. Questi progressi sono comunque una testimonianza del fatto che le società africane non sono statiche, né predestinate al fallimento.