La storia delle idee ci mostra come non sia affatto scontato che la realtà, quella naturale e in particolare quella umana, sia stata sempre concepita come riconducibile ad uno statuto legale. A partire dalla rivoluzione scientifica avvenuta in epoca moderna, il concetto di legge è divenuto centrale nello sviluppo della conoscenza della realtà fisica e si è poi esteso, per analogia, anche alla conoscenza dell'uomo. Rimane aperto tuttavia il problema se quelle leggi siano prodotto della mente umana, che attraverso di esse riesce a trovare legami di uniformità nel disordine caotico della realtà, o se invece quelle stesse leggi esistano in sé come strutture necessarie della realtà che noi attraverso la ricerca possiamo cogliere. Proprio la presenza problematica di una visione costruttivistica della natura della legge in una concezione, come quella baconiana, che sembrerebbe tutta incentrata su una interpretazione oggettivistica della stessa, può permettere di ritrovare ancora nell'opera di Francis Bacon, stimoli positivi nell'odierno dibattito sulla sua filosofia e sul suo contributo all'evoluzione dell'idea di scienza.
Da un quarto di secolo questo libricino senza tante pretese, che viene ora ristampato nella collana "Laboratorio di ricerca sul campo", ha aiutato molti studenti che si avvicinano alle scienze etnologiche o antropologiche a conoscere e amare il complesso mondo amazzonico, con tutti i suoi problemi e le sue complessità. Con parole semplici il volume sottolinea l'influenza che l'ambiente amazzonico ha esercitato sulla cultura degli uomini che lo abitano, per presentare le diverse proposte che sono state fatte per spiegare il popolamento dell'area. Uno spazio particolare è quindi dato al problema dei marginali tra gli indios dell'Amazzonia.