L’esistenza dei fenomeni paranormali richiede un attento discernimento degli spiriti per indagare sulla loro origine e su chi li manifesta o li produce: carismatici, sciamani, sensitivi, medium. Solo attraverso il discernimento potremo tentare di rispondere a domande come le seguenti: il paranormale che non viene da un santo, o da un carismatico, è da ritenere solo apparente o è da attribuire a un’influenza diabolica? Perché sì a certe rivelazioni private e no ad altre, per esempio a quelle ricevute tramite la scrittura automatica? Perché sì alla profezia del carismatico e no alla preveggenza del cartomante? Perché sì all’apparizione delle anime del purgatorio e no alla loro evocazione? Perché sì all’imposizione delle mani del carismatico e no a quella del pranoterapeuta? Perché sì al santo taumaturgo e semmai no al contadino che “segna”?
Le risposte ci porteranno inevitabilmente a dare un volto alla psicologia e alla spiritualità della superstizione, delimitando i confini di una certa mentalità magica e offrendo un giudizio differenziato sulla gravità delle varie pratiche di superstizione. Da qui emergeranno, per contrasto, con maggiore chiarezza, la specificità e l’originalità dei fenomeni paranormali carismatici che si riscontrano in ambito cristiano.