La grande avventura della Costituzione nel racconto dell'ex magistrato, protagonista della stagione di Mani pulite, che da anni si dedica alla formazione nelle scuole e con i ragazzi. Siamo convinti che le regole siano state inventate per limitare la nostra libertà, ma anche per giocare servono le regole. Parte da qui il libro di Gherardo Colombo, la prima uscita di una nuova collana che fin dal nome (Ri-creazioni) vuole essere uno sguardo indirizzato al futuro. A cominciare dalla sua lunga esperienza come magistrato e dopo anni dedicati a incontrare migliaia di studenti in tutta Italia , in queste pagine Colombo racconta la grande avventura della Costituzione: il contesto storico in cui è nata; le resistenze e le abitudini alla sopraffazione e alla diseguaglianza che ha dovuto abbattere; il principio che la anima (la dignità di ogni persona), segnando una svolta storica epocale; come funziona e perché è stata scritta; chi sono gli uomini e le donne che sono riusciti nell'impresa dopo un lungo lavoro di mediazione, affinché gli scempi della storia non si ripetessero più. Un libro che parla di noi, chiaro, semplice, animato da un'idea di cultura che è esperienza diretta e viva, nelle istituzioni e anche fra i ragazzi. Con una sezione finale (Per saperne di più) che presenta approfondimenti su personaggi ed eventi storici, istituzioni, documenti e trattati, organismi internazionali, come sono nati e come funzionano. Un libro da usare , con attività che ogni lettore può trovare in un sito dedicato (www.ricreazioni.eu).
Si può insegnare la democrazia? Sandra Bonsanti, che con l'associazione Libertà e Giustizia ha combattuto e combatte tante battaglie in difesa dei valori democratici, ci consegna la favola lieve di un vecchio professore e delle sue lezioni in una piccola libreria di quartiere, la bottega di Piero. Correvano anni difficili, da un lato la guerra e la dura realtà della dittatura, dall'altro l'irresistibile scoperta dei classici, i lirici greci tradotti da Quasimodo, Saffo la decima Musa, la morte di Socrate, le belle parole che un tempo erano anche forti e vigorose perché piene di sostanza: libertà, amore, bellezza, giustizia. Ma quando è accaduto che sono diventate fantasmi? Ci restano solo le ombre di antiche battaglie, di eroi e sfide memorabili. Allora è fondamentale ritrovare i maestri del passato, riscoprire il momento in cui per la prima volta fu pronunciata la parola libertà: fu come un canto tanta era la bellezza che l'espressione voleva comunicare, Il canto della libertà. Una favola senza tempo da leggere e da custodire per tener vivo l'esempio, il ricordo, l'emozione della libertà e della democrazia.