La Chiesa non può dimenticare che essa ha ricevuto la rivelazione dell’Antico Testamento attraverso questo popolo… Vale a dire che i legami tra la Chiesa e il popolo ebraico sono fondati sul disegno del Dio dell’alleanza, e – come tali – necessariamente hanno lasciato dei segni in certi aspetti delle istituzioni della Chiesa, specialmente nella sua liturgia.
Giovanni Paolo II, Discorso dell’8 marzo 19982
Cristo, il Figlio di Dio, si è fatto carne in un popolo, in una tradizione di fede e in una cultura la cui conoscenza non può che arricchire la comprensione della fede cristiana. I cristiani devono essere sempre consapevoli e riconoscenti delle loro radici. Infatti, per poter attecchire, l’innesto sul vecchio albero ha bisogno della linfa che proviene dalle radici.
Benedetto XVI, Ecclesia in Medio Oriente, 21
La Chiesa, che condivide con l’Ebraismo una parte importante delle Sacre Scritture, considera il popolo dell’Alleanza e la sua fede come una radice sacra della propria identità cristiana … Crediamo insieme con loro nell’unico Dio che agisce nella storia, e accogliamo con loro la comune Parola rivelata.
Papa Francesco, Evangelii Gaudium, 247
Germano LORI, presbitero della Diocesi di Medellín (Colombia), ha conseguito il dottorato in Teologia Biblica presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Vive in Terra Santa, dove è prefetto degli studi del Seminario Redemptoris Mater di Galilea e vice-prefetto dello Studium Theologicum Galilaeae, sul Monte delle Beatitudini. È autore di varie pubblicazioni scientifiche in campo biblico ed è esperto del metodo di Analisi Retorica Biblica Semitica.
La Chiesa non può dimenticare che essa ha ricevuto la rivelazione dell’Antico Testamento attraverso questo popolo… Vale a dire che i legami tra la Chiesa e il popolo ebraico sono fondati sul disegno del Dio dell’alleanza, e – come tali – necessariamente hanno lasciato dei segni in certi aspetti delle istituzioni della Chiesa, specialmente nella sua liturgia.
Giovanni Paolo II, Discorso dell’8 marzo 19982
Cristo, il Figlio di Dio, si è fatto carne in un popolo, in una tradizione di fede e in una cultura la cui conoscenza non può che arricchire la comprensione della fede cristiana. I cristiani devono essere sempre consapevoli e riconoscenti delle loro radici. Infatti, per poter attecchire, l’innesto sul vecchio albero ha bisogno della linfa che proviene dalle radici.
Benedetto XVI, Ecclesia in Medio Oriente, 21
La Chiesa, che condivide con l’Ebraismo una parte importante delle Sacre Scritture, considera il popolo dell’Alleanza e la sua fede come una radice sacra della propria identità cristiana … Crediamo insieme con loro nell’unico Dio che agisce nella storia, e accogliamo con loro la comune Parola rivelata.
Papa Francesco, Evangelii Gaudium, 247
Germano LORI, presbitero della Diocesi di Medellín (Colombia), ha conseguito il dottorato in Teologia Biblica presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Vive in Terra Santa, dove è prefetto degli studi del Seminario Redemptoris Mater di Galilea e vice-prefetto dello Studium Theologicum Galilaeae, sul Monte delle Beatitudini. È autore di varie pubblicazioni scientifiche in campo biblico ed è esperto del metodo di Analisi Retorica Biblica Semitica.
Il presente lavoro è parte integrante dei primi due pubblicati sotto il titolo “Culto cristiano, arte e architettura sacra in Occidente” della stessa casa editrice. Questo III volume tratta la liturgia sotto l’aspetto teologico. Tale aspetto, del tutto fondamentale nella Chiesa primitiva, quando vigeva la lex orandi, in epoche posteriori non è stato più considerato in modo sufficiente dai teologi di professione; restava, invece, ancora vivo nella coscienza implicita della cristianità, che, pur ignorando una lingua liturgica, divenuta ormai arcaica, tuttavia continuava a sentire l’essenzialità della celebrazione quale punto focale del proprio approccio umano con Dio.
Infatti, si è conservata per secoli la stessa liturgia eucaristica, più intuita che sentita o capita; ciò nonostante, il popolo di Dio non errava nel considerarla sempre come elemento essenziale della propria vita cristiana, anche quando la stessa comunione eucaristica era tanto diradata da diventare eccezionale. Ma il movimento del cervo assetato verso la sorgente d’acqua viva non si è mai arrestato: alle timide manifestazioni della pietà medievale, successivamente sconvolte dalla Riforma protestante e con urgenza represse dal Concilio di Trento, ha fatto seguito il Movimento liturgico ad opera di alcuni pionieri, tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX, ufficializzato prima dall’enciclica Mediator Dei (1947) e infine realizzato nel Concilio Vaticano II (1962-65). Tuttavia, dobbiamo riconoscere che questa realizzazione non è ancora arrivata alla sua perfezione, allo stesso modo della Chiesa che di essa si nutre nel suo perpetuo pellegrinare verso la patria celeste, dove finalmente Gesù Cristo, sommo sacerdote dell’Onnipotente, porta tutto alla perfezione.
Molto saggiamente l’Autore, nel considerare il divenire liturgico dei tempi presenti, lascia aperta la porta del futuro della liturgia, includendolo in un “già” e “non ancora”.
(M. Arranz, Presentazione)
Il presente studio si rivolge a tutti coloro, e in particolare agli studenti, che intendono partecipare in modo sempre più consapevole e fruttuoso alla liturgia vissuta della chiesa, che è il "culmine verso cui tende l'azione della chiesa e, insieme, la fonte da cui promana tutta la sua virtù" (SC 10). L'originalità del lavoro sta innanzitutto nello sforzo di raggruppare un vasto materiale, estendendo il suo campo di osservazione sulla storia della liturgia latina nel suo insieme. Fino al Concilio Vaticano II lo studio delle fonti liturgiche all'interno della ratio studiorum dei seminari non aveva molto valore e lo studio della materia si muoveva secondo una impostazione storico-genetica, muovendosi secondo il metodo corrispondente. Oggi, per un più autentico studio ed approfondimento della liturgia, occorre dare spazio anche alla dimensione teologica, spirituale e pastorale della realtà liturgica. Il testo si presenta come una introduzione generale alla storia del culto cristiano, offrendo una panoramica generale sulla storia della liturgia in Occidente. Il testo è adatto a tutti coloro che affrontano tale argomento, come gli studenti delle facoltà ecclesiastiche e quelli delle facoltà di architettura, soprattutto con indirizzo di restauro.
Questo volume è lo schema e il frutto di vari corsi di introduzione generale alla liturgia tenuti presso la Pont.Università Gregoriana, il Pont. Ateneo Antonianum e in vari seminari. Dopo il Concilio Vaticano II e la conseguente riforma liturgica, si sono moltiplicati gli studi e le monografie sull'approfondimento della liturgia. Frutto di queste ricerche sono alcune grandi opere, spesso in più volumi e non di rado, dalla fisionomia di vere e proprie summe liturgiche" pubblicate nei vari paesi, per lo più europei. Non poche di esse sono tuttora il fondamento per ogni ulteriore ricerca in campo liturgico e di frequente ricorrono nelle citazioni di questo lavoro. "
Novo Lezionario Festivo per la Santa Messa. Anno liturgico C. Dopo la definitiva approvazione della nuova traduzione italiana della Sacra Scrittura, la Chiesa italiana si è dotata di una nuova versione del Lezionario ad uso dei fedeli nella partecipazione della Santa Messa.
Novo Lezionario Festivo per la Santa Messa. Anno liturgico A-B-C. Dopo la definitiva approvazione della nuova traduzione italiana della Sacra Scrittura, la Chiesa italiana si è dotata di una nuova versione del Lezionario ad uso dei fedeli nella partecipazione della Santa Messa. Opera divisa in tre pratici volumi raccolti in cofanetto.
Con questo libro l'Autore cerca di motivare i sacerdoti, responsabili di presiedere la celebrazione eucaristica, affinchè celebrino adeguatamente, compiano i gesti sacri e pronuncino le parole sante con devozione e rispetto.
Il volume che presentiamo, dal significativo titolo, non vuole essere un libro teorico, nè si tratta di una esposizione completa sull'Eucaristia. L'Autore cerca coraggiosamente di stimolare e motivare i sacerdoti, responsabili di presiedere la celebrazione eucaristica. Parla dell'Eucaristia "che il Signore ci ha comandato di celebrare". Essa è il suo testamento, la sua eredità, la sua memoria.
Il volume e nato grazie alla viva sollecitazione delle comunita neocatecumenali di Bologna, desiderose di vegliare piu a lungo nella notte di Pasqua. I fatti riportati nel presente volume, con chiarezza di stile, grazia e sobrieta, si riferiscono alla Veglia Pasquale Diocesana prolungata, istituita a Bologna da un decreto del Cardinale Biffi, Arcivescovo della citta, e affidata all'animazione delle comunita neocatecumenali. Il volume contiene la presentazione di Mons. Ernesto Vecchi, Vescovo Ausiliare di Bologna.
Sussidio liturgico per le comunita cristiane, nel loro cammino di fede. Partendo dall'esperienza e dalla fede dei Santi Padri della Chiesa, viene offerta alle Singole Comunita una Liturgia Catechetica, che permetta attraverso i Segni" di approfondire a livello personale e comunitario i Misteri della nostra Redenzione. Tali Segni, poi, non potranno mai essere compresi, e tanto meno vissuti, fuori dall'esperienza personale e comunitaria in cui sono dati. Le Celebrazioni del Giovedi e Venerdi Santo, non si presentano assolutamente come un'alternativa alle celebrazioni della S. Chiesa, ne tanto meno ne hanno la pretesa. Pertanto, non sono Celebrazioni Liturgiche vere e proprie, quanto, invece, "Para-Liturgie" comunitarie, perche celebrate da una Comunita cristiana che, oltre i momenti liturgici ecclesiali, intende approfondire alcuni aspetti della stessa Liturgia calata nel vissuto della propria vita e di quella comunitaria. "
Il presente studio, alimentato alle fonti bibliche e patristiche, approfondisce la relazione tra penitenza prebattesimale e penitenza postbattesimale e da risposte esplicative alla cosiddetta crisi della coscienza del peccato. Attualmente sono scarse le ricerche che si fanno sulla prassi sacramentale nei primi secoli dell'esistenza della Chiesa. Le fonti patristiche permettono di comprendere il vero significato delle liturgie sacramentali, ed e per questo che il presente lavoro aiuta a recuperare il vero ruolo dei sacramenti, in particolar modo quello della penitenza, frequentemente trascurato da fedeli e pastori. Il presente lavoro, frutto di vari anni di studio, ha avuto come obiettivo quello di realizzare un viaggio retrospettivo alla ricerca del fondamento del sacramento battesimale, come porta d'ingresso al cristianesimo, e la Penitenza come secondo Battesimo. Presentazione di Mons. Paul Josef Cordes.