Questo libro è una storia che narra della liturgia nella nostra cultura europea, dalle origini fino al presente. È una sequenza di fatti che mostra come molte volte nella storia cristiana il culto divino ha corso il rischio di voler fare della fede uno sguardo verso l'alto, che contempla le cose eterne dimenticando le provvisorie, per cui più intensa è la fede più distratto si fa il cuore di fronte alle circostanze di questo mondo. Un culto plasmato su tali paradigmi non può che incoraggiare un ideale ascetico di fuga dal mondo. Nello spirito della riforma liturgica, inaugurata dal concilio Vaticano II, l'azione contemplativa si immerge invece nel divenire della storia e trova il suo vero luogo nella mutevolezza; il che implica una serie di riforme nella nostra tradizione.
"Come mai oggi un credente non si inginocchia più di fronte a Gesù Eucarestia, presente in Corpo, Sangue, Anima e Divinità? Perché non piega le ginocchia dinanzi al suo Signore e al suo Dio?". Da questa domanda prende l`avvio un resoconto serrato ed avvincente, che vede scendere in campo inedite profezie e visioni di mistici cattolici, comparate ad autorevoli analisi di liturgisti contemporanei. Tutto ciò porta l`autore a formulare delle ipotesi tanto pertinenti quanto inoppugnabili, che individuano in quel "fumo di satana penetrato nel Tempio di Dio", vero e proprio offuscamento della Sacra Liturgia, la causa remota dell`attuale disorientamento dottrinale e della crisi di Fede. Questo testo porterà così il Lettore a riflettere sulla medesima conclusione a cui è giunto papa Benedetto XVI: "È nel rapporto con la Liturgia che si decide il destino della Fede e della Chiesa!". Oltre alle riflessioni dell`autore, più della metà del volume è costituita da una splendida antologia di preghiere eucaristiche. Il libro è anche impreziosito dalla prefazione di Nicola Bux e da una Nota Pastorale sulla Comunione scritta da s.ecc. mons. Mario Oliveri, Vescovo di Albenga e Imperia.
Alla luce della riforma del Concilio Vaticano II, Giuseppe Liberto, Maestro Direttore della Cappella Musicale Pontificia "Sistina", esplora in queste pagine il rapporto tra canto, musica e liturgia, elementi che nella vita della Chiesa devono fondersi nella speciale esperienza della "preghiera liturgica".