un grande affresco storico della chiesa di aquileia, a partire dalle origini fino al xv secolo, nato nel clima della nuova fioritura di studi sulla organizzazione ecclesiastica e sulla vita religiosa, e i suoi intrecci con la storia civile venziana.
Lette e apprezzate sin dall'antichita, le Conferenze diedero un significativo contributo alla conoscenza, da parte degli ambienti monastici latini, degli orientamenti della mistica orientale.
I Tractatus in Psalmos furono scoperti e pubblicati da G. Morin tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Sulla base di vari riscontri l’editore attribuì i nuovi testi a Girolamo, di cui fino a quel momento era pressoché sconosciuta la produzione omiletica, datandoli al primo decennio del V secolo, quando lo Stridonense si trovava a Betlemme. L’attribuzione fu accettata unanimemente, fino a quando nel 1980 V. Peri non propose di intendere i Tractatus come la traduzione geronimiana delle omelie di Origene. Tale tesi ebbe largo successo in Italia, ma incontrò l’opposizione di alcuni studiosi della scuola francese, che continuarono a sostenere la paternità geronimiana. Qui si pubblicano il testo latino di Morin, rivisto dal curatore, e la traduzione italiana, corredata da un ampio commento che consente di inquadrare i Tractatus all’interno di una corretta prospettiva esegetica, ampia e articolata, che tenga conto della paternità geronimiana e dell’innegabile influenza origeniana.
I gradi dell'umiltà e della superbia/Apologia all'Abate Guglielmo/Sul dovere di amare Dio/La grazia e il libero arbitrio/Per i cavalieri del tempio/Il precetto e la dispensa/Vita di S.Malachia
Testi dei Padri latini, greci, orientali scelti e ordinati per temi
Collazioni sull'Exameron
Riconduzione delle arti alla Teologia, La conoscenza di Cristo, Il mistero della Trinità, Itinerario della mente in Dio.
Una raccolta di testi rivelatori della mentalità dell'epoca tardo antica nel Patriarcato di Aquileia.
Un sussidio per la predicazione e l’attività pastorale dagli scritti di uno straordinario protagonista dell’arte oratoria.
Vissuto in un’epoca sconvolta dalle guerre di religione, Francesco di Sales dedica molta parte dell’attività pastorale alla predicazione. Vasta erudizione, tatto squisito, vigore comunicativo, abitudine a parlare con precisione e chiarezza: sono le qualità che già i contemporanei gli riconoscono. Per Francesco di Sales l’assemblea che assiste al suo discorso non costituisce un’astrazione; la sua anima entra in comunicazione con ogni singola anima. La sua principale preoccupazione è rendere la predicazione comprensibile a tutti, in particolare ai semplici e agli umili. Le Esortazioni costituiscono uno straordinario documento della sua arte oratoria.