All'interno di un reparto di pediatria oncologica si genera una realtà complessa, carica di esperienze forti legate allo sviluppo della malattia e, ancor più, all'età del paziente. Con rigore metodologico, in questi quattro anni ci siamo chiesti: come si può lavorare con la musicoterapia in un processo di cura caratterizzato da tante criticità? E quale metodo è opportuno seguire in questo contesto? Presto ci siamo resi conto che l'incertezza del decorso clinico arrivava a mettere a dura prova la stabilità emotiva anche di noi musicoterapisti e degli altri operatori e condizionava perfino la possibilità di un percorso/progetto terapeutico. Tutto ci portava inevitabilmente a riflettere non solo sulla validità della metodologia ma anche sulle risposte esistenziali da dare quando ci si interroga sul significato della vita in situazioni così delicate ed estreme.
Le fiabe sono un abbecedario antichissimo: insegnano a superare le paure esistenziali, a scoprire le soluzioni, ad affrontare i dilemmi che si pongono lungo il percorso della vita quotidiana; aiutano a scoprire le risorse personali che da sole indicano come procedere nel corso della vita, senza remare contro, senza forzare, facendo piuttosto maturare gli eventi. Anche fuori dall'ambito oncologico, questo lavoro può suggerire a quanti vivono una situazione di particolare complessità uno strumento per ritrovare la via della "saggezza" umana, capace di restituire sapore all'esistenza quotidiana.