Questo libro raccoglie la sfida che la modernità pone a chiunque voglia porre a fondamento delle relazioni umane la condivisione e la capacità di perdono. L'Autore ci invita a ripensare il regime della comunicazione oblativa e della fraternità, con un movimento che conduce accandato all'ideale cristiano della carità. Il percorso teoretico trova il suo radicamento in quella filosofia dialogica del nostro secolo che da Buber a Lévinas, da Benjamin a Hannah Arendt ripropone al pensiero la domanda sull'identità-differenza del Greco e dell'Ebreo, cioè sulla consegna della nostra civiltà all'inesauribilità del fato o alla libertà di una destinazione.