La preghiera è esperienza fondamentale nella formazione del credente e delle comunità cristiane. Fra gli autori del N.T., è Luca a dare particolare rilevanza alla preghiera fino a farne il motivo che segna tutte le tappe della storia di salvezza narrata nei suoi due volumi (Luca-Atti). Questo studio ripercorre il tema della preghiera lungo il filo della storia di salvezza, guardando alla preghiera d'Israele, a Gesù modello e maestro di preghiera e all'esperienza di preghiera della prima comunità, configurata su quella di Gesù e sul suo insegnamento. lettori potranno cogliere, alla fine, non solo la struttura dialogica della preghiera ma anche la sua finalità edificante e identitaria all'interno del progetto storiografico lucano e saranno sollecitati a modellare la propria esperienza di preghiera su quella di Gesù e della Chiesa primitiva, facendone il luogo della loro fedeltà al disegno divino che si dipana ancora oggi nella storia.
Il Padre nostro è a tutti gli effetti una scuola di preghiera. Le meditazioni contenute nel volume uniscono il momento dello studio esegetico del testo di Matteo; quello teologico del suo significato per noi oggi ; quello spirituale della provocazione a interrogarci sul nostro pregare, alla scuola del Padre nostro.
(Dalla Presentazione di Giovanni Ferretti)
Capita, leggendo l’AT, di trovarsi di fronte ad affermazioni che fatichiamo a comprendere. Alcune di esse riguardano anche la preghiera. Perché parole buone non ottengono i risultati sperati? La nostra indagine studia brevemente la preghiera nell’AT in genere, per poi presentare alcuni casi in cui, sotto la superficie delle espressioni, è possibile cogliere aspetti problematici, false sicurezze che rendono inautentica la relazione con Dio.
Intendiamo a rispondere all'appello di Papa Francesco che invita tutti i battezzati a vivere un rapporto autentico e personale con Gesù Cristo che, al di là delle formule di preghiera, coinvolga tutta la persona in un dialogo che parte dalla vita e si traduce nella vita (cf. EG 262). La sfida consiste nel mettersi dinanzi alla Parola di Dio, farsi interpellare da essa e attingere la verità sulla missionarie della preghiera perché, trasfigurati dalla Parola e vivificati da essa, possiamo comunicare la sua novità. Offriamo queste pagine alla riflessione di quanti sanno per esperienza che la preghiera è necessaria per mantenere vivo l'ardore missionario, poiché soltanto la gioia dell'incontro con Dio riempie il cuore e fa sì che si viva in uno stato permanente di missione su questa terra.
Il volume, in modo rigoroso e accattivante, approfondisce il senso dell'esperienza religiosa dei popoli, anzitutto a partire da quel patrimonio insuperabile che è dato dalle preghiere: "pietre preziose" e diamanti sulla via della considerazione religiosa dei popoli. Poi il libro si attesta sull'esperienza religiosa dei grandi autori (Schleiermacher, James, Otto), criticando invece i suoi facili detrattori d'indirizzo positivistico. E, come esemplificazione del senso religioso dei popoli, l'autore porta il discorso sui "nomi di Dio" e in particolare sulla relazione "Dio/cielo" per creare una prima fenomenologia. La fenomenologia storico-descrittiva si arricchisce sempre più, fino a creare un'architettura del senso religioso a partire dalle divinità di riferimento. Alla riflessione filosofica basata su Husserl e su Heidegger, che crea un implemento essenziale al valore dell'esperienza religiosa attraverso un fondamento fenomenologico insuperabile, segue la "messa in elenco" delle obiezioni cognitivistiche e neuro-scientifiche che oggi hanno fin troppa audience.
"Che la preghiera sia tradizionalmente al centro della spiritualità cristiana è un dato assodato. L'esistenza cristiana 'vive' di preghiera, si esprime anzitutto nella preghiera, si esercita nella preghiera. Senza preghiera inaridisce e muore". Ma la preghiera deve accordarsi alla fede concreta della comunità cristiana e del singolo credente, che vivono nel tempo. Sulla base di queste convinzioni, "le quattro meditazioni che qui vengono proposte sono come quattro itinerari alla riscoperta del senso e della pratica della preghiera cristiana. Non intendono certo esaurire tutto il vasto paesaggio della preghiera cristiana, ma offrire alcuni sentieri concreti per inoltrarsi in esso e per imparare a pregare o a migliorare la propria preghiera".
Compito del presente saggio e mostrare che il Padre Nostro" deriva dal patrimonio ebraico riguardante la preghiera, non solo dal punto di vista letterario ma soprattutto dal punto di vista teologico e spirituale. "