"Questo è un libro per chiunque abbia qualcosa da vendere. Il marketing del passaparola non è solo per le multinazionali con budget stellari a disposizione. Le idee e le informazioni pratiche che troverete qui funzioneranno altrettanto bene per il proprietario di un ristorante, per un dentista, per una rappresentante di classe esattamente come farebbero per una grande azienda. Non avete bisogno di essere un genio del marketing o il titolare di un'agenzia pubblicitaria. Perché? Perché il marketing del passaparola non riguarda i marketer o il marketing. Riguarda le persone comuni e il perché quelle persone comuni dovrebbero voler parlare delle vostre proposte. Uso la parola proposte al posto di prodotti e servizi. Il marketing del passaparola funziona per ogni tipo di prodotti o servizi. Funziona anche per cause, idee, beneficenza e organizzazioni: per qualsiasi cosa di cui vogliate far parlare. Mi sono occupato di marketing molto a lungo, senza avere un budget per farlo. Nonostante ciò, ho venduto un sacco di cose. Qualsiasi successo abbia ottenuto è dipeso per metà dalla creatività e per l'altra metà dal parlare con molta gente. Non lo sapevo all'epoca, ma ciò che stavo facendo era quello che ora chiamo il marketing del passaparola: prendere parte alla conversazione che le persone hanno, quotidianamente, con altre persone." Prefazione di Seth Godin. Postfazione di Guy Kawasaki
Dalla guerra fredda fra Stati Uniti e Unione Sovietica alle mille guerre fredde che capita di dover affrontare tutti i giorni nella vita professionale e personale: questo libro, scritto da due esperti di negoziazione dell'Harvard Negotiation Project, passa dalle modalità di rapporto in ambito internazionale a quelle in ambito privato. E ne mette in luce i problemi comuni, vale a dire quelli psicologici e di atteggiamento mentale. In decenni di negoziati fra USA e URSS, infatti, tutte le difficoltà tecniche si dimostrarono superabili con relativa facilità, dai test sulle armi nucleari alla corsa al riarmo, mentre i problemi più insidiosi si manifestarono su un altro piano, quello della comunicazione carente, dei pregiudizi, dei fraintendimenti: esattamente quanto succede a tutti noi nel momento in cui dobbiamo trovare un accordo con qualcun altro. Roger Fisher e Scott Brown descrivono principi e comportamenti che contribuiscono a instaurare una relazione positiva che sfoci nella soluzione di contrasti, siano essi politici, lavorativi o strettamente personali.