«Come colpire l'ingiustizia del mondo? Con la parola». Dagli ultimi al papa, dal papa al mondo. Uno dialogo inaspettato e rivelatore che arriva a delineare una Chiesa diversa. Persone del mondo intero, non necessariamente cristiane, hanno potuto rivolgere al papa le domande che stavano loro più a cuore, grazie all'iniziativa dell'Association Lazare e di numerose ONG. Domande sulla vita e il pontificato di papa Francesco, sulla fede e sulla Chiesa, sulla pace e sulla guerra. Per molti sono la povertà e l'ingiustizia i temi più urgenti e preoccupanti. Com'è possibile vivere poveri nella società dei consumi? Che uso fa il Vaticano delle proprie ricchezze? Che cosa fa la Chiesa concretamente per combattere l'ingiustizia e la violenza nel mondo? A tutte queste domande dirette e urgenti, papa Francesco risponde con grande schiettezza, con la semplicità e il calore che sono così caratteristici del suo pontificato, fedele alle istanze di giustizia sociale di cui da sempre si fa portavoce. Uno scambio di idee fra uguali, unico e ricco di ispirazione.
Nel Diciottesimo secolo nessuno ignorava che la Terra non fosse perfettamente sferica. E che fosse schiacciata ai Poli o all'Equatore. Già, ma dove? Riuscire a saperlo non era una faccenda teorica, bensì di importanza vitale per poter tracciare mappe accurate che salvassero vite umane in mare e per individuare rotte commerciali che favorissero gli scambi. Tuttavia, misurare la Terra era un'impresa così difficile da sembrare impossibile. Fino a quando un insieme molto eterogeneo di individui, a tutti gli effetti il primo team internazionale di scienziati, venne mandato in un continente in larga parte ignoto, fatto di foreste pluviali impenetrabili e vulcani ricoperti dai ghiacci, per tentare di misurare sul terreno la lunghezza di un grado di latitudine all'Equatore. Dominati da ego smisurati, in balia di malattie ignote, soverchiati da tempeste e terremoti, vittime di ammutinamenti e omicidi, questi uomini combatterono dieci anni per ottenere quell'unica misura che cercavano appassionatamente. "Latitudine" è una storia epica di sopravvivenza e di scienza ambientata in mezzo a montagne remote. Ed è il racconto di una esplorazione in cui un improbabile gruppo di originalissimi personaggi, provenienti da mezza Europa, ha compiuto studi eccezionali negli ambiti più disparati, dalla gomma ai giacimenti di platino, dalla gravità agli arcobaleni, dal chinino all'archeologia Inca. "Latitudine" è la storia entusiasmante della prima spedizione esplorativa moderna.