Russia, primi anni Venti del secolo scorso. Kira Argounova, studentessa alla facoltà di Ingegneria di Mosca, si innamora di Leo Kovalensky, figlio di un eroe di guerra zarista. Entrambi desiderano ardentemente poter realizzare i loro sogni, ma vivono intrappolati nel nuovo regime sovietico che sacrifica la libertà individuale nel nome del diritto della collettività. Kira viene allontanata dall'università per le sue idee e Leo non riesce a trovare un lavoro a causa del suo passato: la vita per i due giovani diventa così una lotta alla mera sopravvivenza e quando Leo si ammala di tubercolosi, nessun ospedale è disposto ad accoglierlo. Kira, disperata, si rivolge ad Andrei Taganov, un giovane comunista che grazie ai sentimenti che nutre per Kira scoprirà l'importanza e il valore dei singoli individui. Tuttavia, la lotta è impari e i due giovani uomini ne verranno annientati, Andrei a causa del suo distacco dal comunismo e Leo per le sue condizioni fisiche. A Kira non resta che tentare di fuggire, ma riuscirà a sottrarsi al controllo dello Stato?
Percy Harrison Fawcett è la versione british di Indiana Jones: altrettanto spericolato, ma baffuto e con l'elmetto. All'inizio del Novecento, questa ex spia per conto del governo di Sua Maestà si trasforma in un eccezionale esploratore e compie una serie di incredibili spedizioni nel cuore dell'Amazzonia, ossessionato dalla ricerca dei resti di una civiltà sconosciuta, per secoli identificata con il mitico El Dorado. Si imbatte in tribù armate di frecce avvelenate, combatte contro coccodrilli, giaguari, pirana, anaconda e insetti mortali. Nel 1925, durante l'ultima missione, scompare. Letteralmente. Nessuno saprà mai cosa ne è stato di lui. Molte spedizioni si sono susseguite, invano, alla ricerca dei suoi resti. Nessuna però è stata raccontata come questa di David Grann, giornalista pantofolaio, che decide di partire per l'Amazzonia per ripercorrere le tracce dell'ultimo, grande, esploratore vittoriano.
Da più di vent'anni, Ruth Jefferson è infermiera ostetrica al Mercy-West Haven Hospital. Durante il proprio turno, mentre sta effettuando il check-up di un neonato, viene improvvisamente allontanata: i genitori di Davis sono bianchi suprematisti e non vogliono che Ruth, afroamericana, tocchi il bambino. L'ospedale soddisfa la loro richiesta di impedire a Ruth di avvicinarsi a Davis, ma il giorno successivo il piccolo ha delle complicanze cardiache proprio mentre Ruth è l'unica ostetrica in servizio. Intervenire oppure no? Obbedire all'esplicito divieto di toccare il bambino oppure al dovere etico di soccorrerlo? Ruth esita prima di effettuare il massaggio cardiaco, il bimbo muore e lei finisce per essere accusata di omicidio colposo. Kennedy McQuarrie, avvocatessa bianca, sceglie di impostare una linea difensiva che escluda a priori l'ipotesi di razzismo nei confronti dell'infermiera. Sarà la scelta giusta? Ruth e l'avvocatessa faticano a trovare un modo di intendersi, ma la vicenda giudiziaria si rivelerà infine utile a entrambe per capire molto di più di se stesse e soprattutto per guardare il mondo da una nuova prospettiva.
La splendida e tormentata attrice Kay Gonda è accusata di omicidio ed è costretta a nascondersi. Cerca rifugio da sei suoi ammiratori che in passato le avevano scritto lettere piene di amore e di passione: un rispettabile padre di famiglia, un attivista di sinistra, un artista cinico, un pastore evangelico, un playboy e un derelitto. Ciascuno reagisce alla richiesta di aiuto a modo suo, mostrando i valori in cui crede e i tratti più autentici e segreti della propria personalità. E, alla fine, Kate riuscirà ad avere, almeno da uno di loro, la risposta che stava cercando. Successivamente al romanzo, rimasto inedito fino a ora, Ayn Rand ha scritto anche una sceneggiatura teatrale, più volte rappresentata, che viene pubblicata in appendice al libro. Introduzione di Leonard Peikoff.
L’Everest o Dea del Cielo è sempre stato oggetto di fascinazione, ossessione e desiderio sia per gli alpinisti sia per i sognatori. Ormai, se si ha il denaro necessario, è alla portata di tutti. Basta prenotarsi in una delle poche agenzie turistiche specializzate in emozioni estreme e firmare l’assegno. Quando nel maggio del 1996 Krakauer fu inviato dalla prestigiosa rivista Outside a partecipare a una spedizione sull’Everest per scrivere un articolo sulla proliferazione delle scalate a pagamento condotte da guide professioniste, sembrò il logico coronamento di una carriera che era riuscita a combinare le sue due passioni: l’alpinismo e la scrittura. Il 10 maggio, però, una tempesta colse di sorpresa le quattro spedizioni che si trovavano sulla cima. Alla fine della giornata nove alpinisti erano morti, incluse due delle migliori guide. Krakauer è tra i fortunati che sono riusciti a ridiscendere «la Montagna». Aria sottile è molto più che la cronaca di quella tragedia; oltre ad offrire un punto di vista privilegiato – quello della prima persona – su una vicenda che a distanza di quasi vent’anni fa ancora discutere, offre soprattutto un esame provocatorio delle motivazioni che stanno dietro alle ascensioni ad alta quota e una drammatica testimonianza del perché quella tragedia si poteva evitare. Krakauer descrive in modo indimenticabile la fatica di esistere e ancor più di muoversi a 8000 metri. È un acuto esaminatore dell’ascetismo masochistico che spinge gli alpinisti; sa che per voler salire sull’Everest bisogna avere una buona dose di follia. La sua storia contiene quella che deve essere l’essenza dell’inferno: l’infinita capacità delle cose di divenire peggiori di quello che temi. Grazie alla sua straordinaria capacità narrativa che rende vivido il racconto di ogni passo sulla montagna e alla feroce critica delle decisioni prese lassù quel 10 maggio, Krakauer ha scritto un bestseller che è diventato ormai il classico indiscusso della letteratura di montagna.
Il romanzo narra epicamente il tragico destino di una minoranza etnica odiata e perseguitata per la sua antichissima civiltà cristiana, in eterno contrasto con i turchi e con il grande impero ottomano. Verso la fine del luglio 1915 circa cinquemila armeni perseguitati dai turchi si rifugiarono sul massiccio del Mussa Dagh, a nord della baia di Antiochia. Fino ai primi di settembre riuscirono a tenere testa agli aggressori ma poi, cominciando a scarseggiare gli approvvigionamenti e le munizioni, sarebbero sicuramente stati sconfitti se non fossero riusciti a segnalare le loro terribili condizioni a un incrociatore francese. Su quel massiccio dove per quaranta giorni vive la popolazione di sette villaggi, in un'improvvisata comunità, si ripete in miniatura la storia dell'umanità, con i suoi eroismi e le sue miserie, con le sue vittorie e le sue sconfitte, ma soprattutto con quell'afflato religioso che permea la vita dell'universo e dà a ogni fenomeno terreno un significato divino che giustifica il male con una lungimirante, suprema ragione di bene. Dentro il poema corale si ritrovano tutti i drammi individuali: ogni personaggio ha la sua storia, ogni racconto genera un racconto. Fra scene di deportazioni, battaglie, incendi e morti, dotate di straordinaria potenza rappresentativa, si compone quest'opera fondamentale dell'epica moderna.
Colin Fischer ha quattordici anni e pesa cinquantacinque chili. Nella sua vita ci sono alcuni punti fermi: i genitori, il fratello minore, un blocco su cui appunta le sue riflessioni, una pedana elastica su cui salta per sfogarsi quando gli sembra che niente vada per il verso giusto. Cioè quasi sempre. Perché Colin è diverso dagli altri, la sua percezione della realtà è più intensa. La sua sensibilità maggiore. Infatti i rumori forti gli provocano crisi di panico e non ama essere toccato. Ma è intelligente, curioso ed è un fine osservatore. Sherlock Holmes lo avrebbe voluto al suo fianco perché nessuno è attento ai dettagli quanto lui. E così, quando viene ritrovata una pistola nella mensa della scuola, Colin è l'unico deciso a capire cosa è successo veramente. Starà a lui dimostrare che la pistola non è di Wayne Connelly, il bullo della scuola e tormento quotidiano di Colin. Wayne non si capacita del perché Colin abbia deciso di aiutarlo, ma tant'è: al mondo non siamo tutti uguali e capire cosa pensano gli altri resta il mistero più incredibile per tutti... "Questione di dettagli" è una storia di ragazzi e di amicizia, con un protagonista irresistibilmente simpatico che comunica con un linguaggio tutto suo e che fatica a adeguarsi al resto del mondo. La storia di un ragazzo adolescente in cui tutti, in un modo o nell'altro, ritroveremo tracce di noi stessi.
La crisi ha centrifugato Clay Jannon fuori dalla sua vita di rampante web designer di San Francisco, e la sua innata curiosità, la sua abilità ad arrampicarsi come una scimmia su per le scale, nonché una fortuita coincidenza l'hanno fatto atterrare sulla soglia di una strana libreria, dove viene immediatamente assunto per il turno... di notte. Ma dopo pochi giorni di lavoro, Clay si rende conto che la libreria è assai più bizzarra di quanto non gli fosse sembrato all'inizio. I clienti sono pochi, ma tornano in continuazione e soprattutto non comprano mai nulla: si limitano a consultare e prendere in prestito antichi volumi collocati su scaffali quasi irraggiungibili. È evidente che il negozio è solo una copertura per qualche attività misteriosa... Clay si butta a capofitto nell'analisi degli strani comportamenti degli avventori e coinvolge in questa ricerca tutti i suoi amici più o meno nerd, più o meno di successo, fra cui una bellissima ragazza, geniaccio di Google... E quando alla fine si decide a confidarsi con il proprietario della libreria, il signor Penumbra, scoprirà che il mistero va ben oltre i confini angusti del negozio in cui lavora... Fra codici misteriosi, società segrete, pergamene antiche e motori di ricerca, Robin Sloan ha cesellato un romanzo d'amore e d'avventura sui libri che lancia una sfida alla nostra curiosità, al nostro desiderio di un'esperienza nuova ed elettrizzante. Un viaggio in quell'universo magico che è una libreria.
Tutti a Blue Crab Island, nel Maine, chiamavano Camilla la dea dell'amore perché, con il suo talento di veggente era riuscita a salvare matrimoni in crisi. Ma Camilla non era solo un'indovina, era soprattutto una bravissima cuoca, amante della cucina italiana e delle sue specialità. Agli studenti della sua scuola di cucina suggeriva di aggiungere sempre nella pentola un ingrediente segreto: un ricordo triste, un pensiero felice, un fervido desiderio. Questo rendeva uniche le ricette e faceva sì che si realizzassero le speranze di chi le eseguiva. Holly, sua nipote, aspetta da anni l'uomo giusto: al suo vero grande amore, le ha predetto la nonna, piacerà un piatto particolare dal sapore molto intenso... La ricerca diventa sempre più complicata e Holly sembra destinata alla solitudine. Quando però eredita la scuola di cucina di Camilla e il suo ricettario, Holly impara come trovare la propria strada. Scoprirà che gli ingredienti essenziali della vita sono in realtà costituiti da un intreccio di trame: ricordi, sogni e speranze si legano a formare il romanzo della vita di ognuno dandoci la possibilità di scoprire la vera ricetta della felicità che si nasconde in noi.
L'albero è addobbato, i biscotti sono nel forno e i pacchetti perfettamente confezionati. Ma questo Natale l'evento clou è il matrimonio di Gaby Summerhill. Da quando il suo primo marito è morto, tre anni fa, i suoi quattro figli sono alla deriva. Non hanno più passato il Natale insieme dalla morte del padre. Ma ora che Gaby ha annunciato il suo matrimonio, giurando di mantenere segreta l'identità dello sposo fino al giorno del fatidico sì, forse ha una chance di rivederli tutti insieme per le feste. Le nozze non sono l'unica sorpresa, però: Gaby ha in serbo anche qualcos'altro, qualcosa che potrà cambiare per sempre le loro vite...
È arrivata l'estate su Chapel Isle, l'isola remota e selvaggia che la lessicografa Abigail Harker ha deciso di eleggere come casa, dopo che una tragedia famigliare le ha brutalmente rivoluzionato la vita. Abita nel cottage del guardiano del faro, un luogo incredibilmente suggestivo, dove a poco a poco ritrova un po' di serenità. Ma adesso, con l'inverno ormai alle spalle, Chapel Isle viene invasa da torme di turisti, non sempre gradevoli, almeno per gli abitanti. Fra costoro un gruppo di sommozzatori alla ricerca di un tesoro affondato insieme a una nave lungo le coste frastagliate dell'isola. Sommozzatori e gente del posto incominciano a discutere di certi indizi che porterebbero al ritrovamento del tesoro e che potrebbero essere nascosti proprio nel cottage di Abigail, che si trova involontariamente al centro dell'attenzione di tutti, compreso un avvenente turista... Ma non è facile, nella marea di persone che si riversano sull'isola per le vacanze, distinguere i visitatori innocui da quanti nascondono intenzioni poco chiare. E Abigail si troverà nella condizione di dover scegliere se restare, rischiando magari di spezzarsi il cuore un'altra volta e mettendo a repentaglio la sua stessa sicurezza, oppure andare via, lasciandosi sopraffare dai pericoli del presente e dai fantasmi del passato...
Londra 1758: l'Europa è precipitata in una sanguinosa guerra destinata a durare sette anni e il governo della Corona sta manovrando per stringere inedite alleanze. L'enigmatico Lord John Grey, ufficiale dell'esercito di Sua Maestà è però distratto dallo scacchiere internazionale da un amore clandestino e da un terribile segreto di famiglia. Suo padre, il duca di Pardloe, si era suicidato tempo addietro, appena prima di venire accusato di essere un traditore giacobita. A distanza di diciassette anni l'onore della famiglia sembrava essersi ristabilito, quando l'incipiente matrimonio della madre sembra resuscitare lo scandalo. E Lord John sa bene che chiacchiere e pettegolezzi di questo genere fanno in fretta a portare alle patrie galere se non al patibolo. Dagli accampamenti militari ai campi di battaglia, John Grey affronterà pericoli mortali per cercare la verità e per conservare il segreto del suo amore.