Che cosa ha a che vedere l'abito con la sessualità? E in che modo i codici d'abbigliamento contribuiscono a organizzare e disorganizzare la società? Donne e uomini si nasce o si diventa? E che legame esiste tra sesso e genere? Perché cinema, teatro e rappresentazione, da Shakespeare a La moglie del soldato, da Andy Warhol a Robert Mapplethorpe, da Boy George al Teatro dell'Opera di Pechino, sembrano vivere della logica del travestitismo? A queste e a varie altre domande il libro prova a dare risposta, in un tour de force di humor, gusto del paradosso e spregiudicatezza intellettuale.
In questo volume l'autrice spiega il fenomeno dell'isteria nella donna come manifestazione di obbedienza e contemporaneamente di rifiuto nei confronti degli stereotipi riguardanti la femminilità e descrive, attraverso gli schemi dell'identità di genere presenti anche nell'opera freudiana, i fantasmi sessuali, identificandone il raggio d'azione e le regole che li determinano.
Un medico, un filosofo e uno psichiatra si confrontano sugli interrogativi di fondo che sottendono l'esercizio della medicina. E' lecito affermare che vi sono "entità" come le malattie? Esiste qualcosa come una "malattia" mentale? Che tipo di connessione c'è tra mente e corpo? Gli autori mostrano come gli strumenti concettuali delle varie tradizioni filosofiche permettano di affrontare le sfide che emergono dal progresso stesso dell'arte medica. Che l'ammalato sia qualcosa di più di un "orologio guasto" da riparare non è solo una nobile presa di posizione etica, ma deve diventare la regola del rapporto medico-paziente.
Perché è così difficile uscire dalla sindrome delle parole e realizzare davvero le organizzazioni centrate sul cliente interno ed esterno, piatte, flessibili, innovative, creative, capaci di apprendere? Perché tanti progetti di qualità non raggiungono in pieno gli obiettivi sperati? Il tema dell'empowerment rappresenta una proposta originale, un certo senso di frontiera, per coagulare i concetti e i temi sottesi a queste domande e rilanciare la centralità dell'uomo e le condizioni in cui le sue competenze e le sue potenzialità siano utilizzate al meglio, trasformandosi in reali "potenze" e "facoltà".
Gli autori rispondono ad alcune domande cruciali per la psicologia del ciclo di vita: che cos'è lo sviluppo? Come ha luogo? Quali sono le sue dinamiche generali? La definizione di sviluppo tiene in debita considerazione i concetti di stabilità, variabilità, cambiamento, fino a proporre un concreto modello del funzionamento e della struttura degli esseri umani.
Cosa succede nel cervello di un musicista o di un grande pittore quando lavorano alla loro creazione? Quali meccanismi consentono l'attività cerebrale che ci permette di valutare un quadro o una sinfonia? Qual è l'origine del piacere estetico, questa emozione così strana e così travolgente? L'autore vuole esplorare l'universo del piacere estetico e della creazione dell'opera d'arte, rovesciando secolari luoghi comuni e non avendo paura di cercare di spiegare ciò che filosofi e poeti, epistemologi e artisti hanno considerato troppo spesso inesplicabile.
Questo libro raccoglie un corpo di scritti rivolti a psicoanalisti e psicoterapeuti: un testo di riferimento sul pensiero di una delle figure più rappresentative della psicoanalisi postfreudiana.
Il volume presnta un resoconto semplice, lucido ed essenziale della schizofrenia e dei tentativi attuali di comprensione sia in termini di disfunzione cerebrale sia di disturbo psicologico di tipo cognitivo. Partendo dall'osservazione dei processi cognitivi normali, l'autore utilizza gli strumenti della neuropsicologia cognitiva per valutare i segni e i sintomi dei pazienti diagnosticati schizofrenici. Individua nella metarappresentazione, definita come la rappresentazione degli stati mentali, la principale disfunzione del pensiero schizofrenico, che si riflette in un comportamento incongruente e incoerente.
L'estremo digiuno religioso e l'astinenza delle sante, gli scioperi della fame, l'esibizione degli scheletri viventi, il destino dei melanconici, delle isteriche, dei posseduti e delle streghe: il libro di Vandereycken e van Deth si interroga sul rapporto esistente tra l'anoressia, malattia del nostro tempo, e altre manifestazioni che appartengono a contesti storici diversi, mostrando il significato attribuito in epoche differenti all'alimentazione, al suo rifiuto, al rapporto con la corporeità, con il trascendente, con la morte.