Achille Affresco, presidente del neonato Mò Vi Mento - Lira di Achille, paladino politico dell'uscita dell'Italia dall'euro, sta per sposare Elena Guarracino, erede di una multinazionale che produce preservativi. Non è esattamente un matrimonio d'amore, forse assomiglia di più a un'operazione di marketing messa a dura prova da autentici sentimenti che rischiano di mandare all'aria tutti i piani. Massimo Della Bozza, scrittore fallito, è lo strumento ingenuo e inconsapevole di un disegno politico che, tra intrighi e complotti, deve compiersi... Dalla sceneggiatura del film omonimo, l'autore e regista Gagliardi trae un romanzo divertente e leggero che ricrea lo spirito comico e paradossale del prodotto cinematografico. La vicenda è una intelligente parodia di temi politici e sociali dell'Italia più tradizionale, popolata da personaggi tipici della società del Bel Paese, subdolamente insidiata da una insospettabile lobby. Ma è anche una storia d'amore quella che sollecita le corde emotive del lettore e lo induce inevitabilmente a parteggiare per l'uomo giusto.
Il nostro tempo è caratterizzato dall'apatia, dalla disgregazione sociale, da una sorta di individualismo autistico, che determina enormi difficoltà, se non un vero e proprio senso di disagio. Ci muoviamo nel nostro piccolo e insignificante giardino, che a noi sembra invece necessario e sufficiente, almeno per contenere il nostro ego. Basta avere gli occhi fissi al nostro smartphone e il gioco è fatto: l'automa che è in noi ha il suo bel campo d'azione e non ha bisogno di altro. Cos'è la vita? Quali origini ha? In essa prevale il bene o il male? Possiamo essere felici o la nostra essenza è ineluttabilmente segnata dall'inquietudine e dal vuoto esistenziale? Le riflessioni si intersecano con la storia di tre donne, tre amiche che dall'infanzia alla maturità si confrontano costantemente alla ricerca, instancabile, del proprio equilibrio. Dai dialoghi dei protagonisti emerge tutta l'essenza della loro esistenza, trascorsa nel tentativo di sconfiggere il degrado psicologico che vive l'essere umano nell'epoca postmoderna.
Può l'incontro con Gesù sconvolgere la vita di un uomo di spettacolo, cresciuto alla corte dei grandi nomi dello star system italiano, figlio di uno degli autori simbolo degli anni d'oro della Rai e autore, egli stesso, di alcuni dei maggiori successi televisivi dell'ultimo trentennio? Stefano Jurgens rilegge un'intera esistenza alla luce della fede, mettendo a nudo exploit e delusioni, gioie e amarezze sia personali che professionali, senza risparmiare a sé e ai tanti, prestigiosi compagni di viaggio - da Corrado a Bonolis, da Morandi a Celentano - il giudizio della verità alla quale, da una mattina d'agosto del 1992, ha consacrato i suoi giorni.