Il 28 ottobre non vi fu affatto la marcia su Roma. Quel giorno il presidente del consiglio dei Ministri, Luigi Facta, si dimise; il 30 Vittorio Emanuele III affidò a Mussolini l'incarico di formare il governo che comprese fascisti, nazionalisti, liberali, popolari (cattolici), demosociali, democratici, nazionalisti: una coalizione nazionale. Il governo si insediò il 1° novembre, quando le "squadre fasciste", entrate a Roma la mattina del 31 ottobre, ne erano partite su treni speciali dopo una sfilata rumorosa ma pacifica da piazza Venezia alla stazione Termini. Poi Mussolini si presentò al Parlamento. Con quale programma? Liberista, pragmatico, concludente. Il Parlamento lo approvò a pieni voti. Nessuno previde il seguito...
Cento grandi aziende, cento grandi bottiglie che il mondo ci invidia: oltre le mode, oltre le classifiche, oltre i preconcetti e le ideologie del vino. Semplicemente, l'Italia dei grandi vini.
Chi non conosce il "Cottolengo"? Quell'opera pia che è un'enciclopedia della beneficenza, nota in tutto il mondo? Non tutti forse ne conoscono l'origine nella vita di Giuseppe Benedetto Cottolengo (Era, 1786 - Torino, 1842), normale e straordinaria insieme, vissuta a pieno ritmo da quando all'età di quarant'anni la sua tranquilla vita di sacerdote divenne un turbinio di iniziative per soccorrere i più poveri tra i poveri ed ebbe inizio un'avventura di carità inesauribile. Leggendo la vita di Giuseppe Cottolengo non si potrà non rimanere affascinati da quanto un sol uomo sia riuscito a creare dal nulla.