Ron Huntley e padre James Mallon spiegano perché Alpha è uno strumento potente per l'evangelizzazione e come si affrontano le sfide per il cambiamento della cultura parrocchiale. In che modo del buon cibo, un video e una conversazione possono cambiare il volto di una parrocchia? Attraverso Alpha, le persone hanno la possibilità di incontrare l'amore di Dio in modo radicale. Alpha offre ai partecipanti l'opportunità di esplorare il significato della vita e di ricevere un'introduzione di base su Gesù, sul suo messaggio di salvezza e sul cristianesimo in generale. Gli autori condividono le loro esperienze pratiche per trasformare la parrocchia in una comunità vibrante e missionaria. Manuale frutto dell'esperienza con una miriade di consigli pratici per gruppi e attività in parrocchia. Questo libro è la continuazione di Divino Rinnovamento (EMP 2017).
Questo libro di occupa di preti e di social network.
Tipo da social. Così l'autore ha voluto definire i confratelli attivi on line. Sia per sottolineare la loro propensione a frequentarli, sia per indicare la specificità dello stile con cui lo fanno.
Ne sono uscite dieci figure di prete social, ciascuna con le sue caratteristiche, pregi e difetti, risorse e rischi.
Le tipologie, a partire dai titoli che le designano, sono volutamente un po' estremizzate e sono solo il tentativo di rappresentare l'intero caleidoscopio degli atteggiamenti con cui i sacerdoti vivono questo mondo.
Un obiettivo semplice e ambizioso: prende sul serio un universo troppo spesso frequentato con superficialità e approssimazione, e saperlo relativizzare con ironia.
MICHELE GARINI (1980) è un presbitero della diocesi di Mantova. Ha conseguito il baccalaureato in teologia, è laureato in storia e specializzato in scienze storiche presso l'Università di Padova. E' parroco di Villa Garibaldi e Cadè (MN), dove vive quotidianamente le dinamiche pastorali e comunitarie. Si occupa di pastorale dello sport a livello diocesano. Per le Edizioni Messaggero Padova ha già publicato "Galateo per i preti e le loro comunità" (2013); "Ma funziona veramente? Indagine sulla mesa e la sua efficacia" (2015).
Perché ciò che nella pastorale funzionava fino a ieri, oggi non funziona più? I cattolici devono prenderne atto, riflettere a fondo e intraprendere nuove strade che l'autore individua a partire dalle parole della Evangelii gaudium.
Quando si sceglie di diventare preti è sempre forte e anche prioritario il desiderio di vivere quale pastore tra le pecore, inebriandosi del loro «odore», direbbe papa Francesco. Ma poi quando l'«ordinazione» ti ci getta in mezzo ben presto si scoprono come ostacoli e opposizione le incombenze amministrative e burocratiche delle parrocchie. I più avveduti e «aggiornati» si attorniano di (bravi e validi) collaboratori laici, ma ugualmente codici e regolamenti ti sbattono contro responsabilità ancora indelegabili. Si deve corre più per quelle faccende che per la gente. Fino a quando poi qualcuno va a perdere del tutto non solo «l'odore delle pecore», ma anche la passione per il proprio ministero. «CredereOggi» stavolta si fa carico di questo tema, che interessa i parroci, i preti (e diaconi) certamente, ma non solo. Infatti se molti laici capissero questa difficoltà diverrebbe per loro molto evidente che la parrocchia non può funzionare con queste remore o, peggio, se la si bazzica come un ufficio pubblico (per documenti) o come spazio «indisturbato» per sbrigare alcune faccende «spirituali» tramandate dai propri avi. Facile dire: siate preti e non funzionari!; siate pastori e non amministratori! Facile criticare: il parroco non molla l'osso... se poi è impossibile anche solo delegare responsabilità (non solo amministrative). La rivista cerca di evidenziare e analizzare il problema giuridico e teologico sotteso a queste questioni «amministrative», indicando possibili diverse impostazioni possano prepararne il superamento.
Un percorso per le comunità che accettano la sfida lanciata da papa Francesco della nuova chiesa in uscita: passare da una Chiesa dei sacramenti a una comunità dai sacramenti. Questi tre vocaboli: integrazione, accompagnamento e discernimento costituiscono la spina dorsale su cui costruire una parrocchia/comunità da terzo millennio. Ecco un testo per quelle comunità parrocchiali che intendono camminare insieme come laici e come sacerdoti.
Il rinnovamento delle comunità parrocchiali è oggi un punto nevralgico, di fronte alla drastica diminuzione del numero dei sacerdoti e al calo del numero dei fedeli che partecipano all'eucaristia domenicale. L'autore, forte della sua esperienza di parroco, indica la direzione da prendere: la chiesa è per sua natura missionaria, così deve essere ogni parrocchia, una casa di preghiera e come tale ha bisogno di riscoprire la sua identità:, risvegliando la fede in modo autentico, stimolando l'incontro personale con Cristo, rendendo i sacramenti dei segni vitali, proponendo la santa messa della domenica un evento che entusiasma e attrae. L'autore riesce a unire insieme sia la pastorale tradizionale (importanza dei sacramenti) sia il primato dell'evangelizzazione, della Parola di Dio ascoltata, compresa e messa in pratica.
Un parroco e i suoi collaboratori in un paese di campagna, le relazioni con la gente, le esistenze dei parrocchiani: parole, fatti, fatiche, amori, paure, incomprensioni, insomma... la vita. L'autore che si cela nella voce narrante del protagonista scrive una lunga storia, e nel farlo non riesce a evitare qualche riferimento personale. Probabilmente non desidera nemmeno farlo. Un romanzo dal sapore antico, scritto con garbo e realismo.