Un volumetto scritto in tono piano, con l'intento di evidenziare alcuni spunti di attualità dell'indimenticata figura di papa Giovanni Paolo I. La ricerca di queste tracce di attualità, oltre che da uno studio ormai decennale, nasce per l'autore dalla convinzione che le storie dei santi e - va da sé - dei candidati alla santità non sono un'opera di archeologia, ma la scoperta di una sorgiva a cui la Chiesa di oggi può dissetarsi e rinfrancarsi, finanche al cammino sinodale cui ogni comunità ecclesiale del mondo è convocata tra il 2021 e il 2023: a questo è dedicato l'ultimo capitolo del volume.
I pensieri qui raccolti sono perle di saggezza evangelica e umana, attraverso le quali papa Luciani accompagna il lettore ogni giorno dell'anno. Vi è racchiuso il grande cuore di padre, di pastore e di «postino di Dio» del pontefice bellunese che tanto amò Dio e gli uomini. Queste pagine potrebbero anche essere chiamate, con una immagine a lui cara, «briciole di catechesi». Il linguaggio, decisamente semplice, recapita la buona novella della speranza, dell'amore, della fraternità e della pace dello spirito.
Ricostruzione della vicenda dei martiri di Pariacoto, Perù 1991: l'uccisione di Miguel Tomaszek e Zbigniew Strzalkowski, frati conventuali polacchi di 33 e 31 anni, missionari a Pariacoto, sulle Ande peruviane. A distanza di vent'anni dall'eccidio ne parla l'unico superstite, che con loro ha condiviso gli anni della formazione e della missione. Introduz. Di Ugo Sartorio.
Non possiamo non parlare dei primi compagni di san Francesco, e per un semplice motivo: il fatto che il Poverello di Assisi ha vissuto in una nuova fraternità evangelica! E lui stesso ha descritto come “dono di Dio” l’arrivo dei suoi primi fratelli. Di alcuni di loro ci sono stati tramandati solo i nomi e poco più, ma ne vogliamo comunque fare memoria. Di altri – Bernardo, Leone, Rufino, Ginepro, Masseo ed Egidio – anche le antiche "Vite" in latino, che vengono qui tradotte in italiano per la prima volta. Sono testimonianza di un francescanesimo variopinto, genuino, irriverente, allegro e radicale, di cui si avrà per sempre nostalgia.
Autore
Andrea VAONA, frate minore conventuale, è licenziato in storia ecclesiastica presso la Pontificia Università Gregoriana (Roma). Curioso di cose francescane e collaboratore del progetto EMP "Bibbia francescana".
Giovanni Paolo I non può essere ricordato solo per la brevità del pontificato. Prima dell'elezione a papa ci sono 65 anni: la vita di un uomo di Dio che fin da bambino orientò la sua esistenza al servizio nella chiesa con eroico impegno. L'umiltà fu il suo programma di vita, il valore che sentiva specifico del cristianesimo, in cui si è discepoli di quel Maestro che dice: «Imparate da me, che sono mite e umile». Fu vescovo del concilio e leale collaboratore di papa Paolo VI nell'applicazione dei documenti.
Fantasioso epistolario che raccoglie le lettere che l'allora patriarca di Venezia aveva scritto - e la rivista «Messaggero di sant'Antonio» puntualmente ha pubblicato mese dopo mese dal 1971 al 1974 - indirizzandole a personaggi storici e mitici di tutti i tempi e luoghi. La gradevolezza dello stile, la sottile ironia che pervade ogni pagina, l'abilità di trasferire vicende e persone, problemi e soluzioni da ieri a oggi e viceversa, danno corpo a un'analisi tutt'altro che superficiale di quegli anni difficili e tortuosi. Né fa difetto la curiosità per i personaggi incontrati, così diversi tra loro: da Penelope a Mark Twain, da Maria Teresa d'Austria a Figaro, da Pinocchio a un... orso, da Péguy a Trilussa, da Scott a Ippocrate, da Quintiliano a Marconi, da Hofer a Goldoni, da santa Teresa a Goethe, da san Bernardino a Marlowe e Chesterton, per finire al più importante di tutti, Gesù, al quale l'autore scrive trepidando. Postfazione di Giovanni Vian.
La chiesa coreana è l'unico esempio di evangelizzazione partita non da missionari religiosi ma da semplici uomini di cultura autoctoni, e il ruolo svolto dai laici coreani non ha eguali. Dalla fine del diciottesimo secolo, poi, il cattolicesimo trovò terreno fertile soprattutto tra le classi meno abbienti e le categorie più indifese (donne e contadini) alle quali il cristianesimo riservava un trattamento egualitario. Tutto ciò finiva per rompere i rigidi schemi di casta della società del tempo, per cui il cristianesimo entrò immediatamente in conflitto con le autorità: da qui una lunga serie di persecuzioni che portarono alla tortura e all'uccisione di migliaia di martiri. Oggi il cattolicesimo in Corea sta vivendo un periodo di grande fertilità, e la visita di papa Francesco è motivo di grande gioia e nuovo fervore.
Un approfondimento intenso e completo sulle opere di misericordia spirituale, che ogni credente è tenuto a compiere intervenendo di fronte ai diversi bisogni del prossimo. In un’epoca di individualismo esasperato e di narcisismo dilagante, esse inducono a prestare attenzione alla qualità dei rapporti che instauriamo con le persone che ci circondano, o perfino con quelle che incontriamo per caso. Meditare sulle opere di misericordia spirituale significa quindi meditare sul nostro rapporto con gli altri, sulla disponibilità ad andare in profondità per lavorare a una sorta di manutenzione amorosa delle relazioni umane.
Destinatari
Tutti.
Autore
LUCETTA SCARAFFIA (Torino 1948) insegna storia contemporanea all’Università di Roma «La Sapienza». Si è occupata soprattutto di storia delle donne e di storia del cristianesimo. Tra le sue opere più recenti ricordiamo Cose della vita. Riflessioni sulla quotidianità (EMP 2011), Per una storia dell'eugenetica: il pericolo delle buone intenzioni (Morcelliana 2012), e la cura di I vizi capitali (EMP 2013). È membro del Comitato nazionale di bioetica e consultore del Pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione. Collabora a «L’Osservatore Romano», al «Messaggero», al «Sole 24 ore», al «Messaggero di sant’Antonio».
L'incredibile e luminosa storia di fede e resistenza di un monastero di clarisse guidato da Caritas Pirckheimer, negli anni della riforma luterana e in un mondo in bilico tra sincero ardore religioso e ottuso fanatismo.
Ricostruzione della vicenda dei martiri di Pariacoto, Perù 1991: l'uccisione di Miguel Tomaszek e Zbigniew Strzalkowski, frati conventuali polacchi di 33 e 31 anni, missionari a Pariacoto, sulle Ande peruviane. A distanza di vent'anni dall'eccidio nel parla l'unico superstite.
Contenuto
Giovanni Paolo I, solo trentatré giorni da Papa. «Papa del sorriso», con quel suo presentarsi semplice, dimesso, colloquiale, più da parroco di campagna che da Sommo Pontefice. E la gente aveva cominciato a conoscerlo e ad amarlo. Era anche l’uomo delle sorprese, le sorprese di Dio. Figlio della montagna e di operai migranti, culturalmente molto preparato, di spiccata capacità comunicativa e pastorale, di fede robusta e di grande attenzione ai problemi della gente, non ha mai fatto molto per imporsi all’attenzione. Perciò, fu una sorpresa la sua nomina a vescovo di Vittorio Veneto, una sorpresa la nomina a patriarca di Venezia; sorpresissima la sua elezione a Sommo Pontefice. Una sorpresa la fece anche lui, presentandosi in bicicletta a una visita pastorale: era una delle domeniche di austerity, senza auto per tutti, e lui non voleva privilegi. E poi, la sua morte improvvisa, evento naturale e misterioso insieme, l’ultima sorpresa di Dio.
Destinatari
Tutti.
Autore
PIERO LAZZARIN, giornalista, per anni caporedattore del «Messaggero di sant’Antonio» è autore di varie opere biografiche, di storia e di arte, presso diverse case editrici. Per le Edizioni Messaggero Padova ha pubblicato una decina di titoli, tra cui il fortunato Libro dei santi che ha già venduto quasi diecimila copie.