Bruno Maggioni commenta in questo volume le letture festive dell'anno B, caratterizzato dalla lettura del Vangelo di Marco, il più antico e il più breve, che ruota attorno a una domanda fondamentale: chi è Gesù? Il motivo dell'identità del Messia (e, di conseguenza, delle caratteristiche dei suoi discepoli) è sempre all'orizzonte nel racconto della vita e della predicazione di Cristo, dei miracoli, della sua passione e risurrezione. Quello di Marco è un Vangelo essenziale, sobrio, perfino spoglio, ma anche un racconto coinvolgente, attuale e drammatico, che accanto alla rivelazione del mistero cristiano conduce il lettore a scoprire le proprie paure e resistenze. Maggioni riesce, nei suoi commenti, a far emergere il dialogo tra Antico e Nuovo Testamento che si compie nelle letture della liturgia e conduce il lettore a porsi la domanda fondamentale: chi è Gesù per me?
Meditazioni profonde e rigeneranti sulle letture dell'anno A, nate dalla sapienza umana e dalla profonda conoscenza della Scrittura di uno dei più noti biblisti italiani che, come lo scriba evangelico, trae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche, con lo sguardo sempre attento alla vita concreta e alle inquietudini del credente di oggi. Bruno Maggioni guida così il lettore, domenica dopo domenica, alla scoperta del volto di Cristo presentato dall'evangelista Matteo come il compimento delle attese dell'antico Israele e come l'Emmanuele: Dio sempre vicino che cammina nella storia a fianco dell'uomo. Commenti capaci di scrutare le Scritture, renderle familiari e sorgenti di contemplazione e preghiera.
Contenuto
Vangelo strabico, una formula efficace e inusuale che suggerisce di mantenere piedi per terra e occhi al cielo. In sintonia con un lontano proverbio africano che afferma: per tracciare profondi e diritti i solchi della vita è necessario legare il timone dell’aratro a una stella. Queste riflessioni sul Vangelo domenicale e festivo stimolano a legare il passo a una stella polare, ad amare con la stessa intensità il cielo e la terra… Strabico è l’occhio che sa cogliere spunti, che spesso non sono notati o che sfuggono a uno sguardo superficiale o frettoloso. Strabico è il cuore che sa cogliere lacrime che non si vedono in superficie ma che fanno un male terribile. Strabico è un’ espressione del testo evangelico che, inizialmente, non hai notato, che ti è sfuggito.
Destinatari
Le riflessioni si propongono come aiuto e stimolo sia per la preparazione dell'omelia sia per la meditazione comunitaria e personale.
Autore
BENITO GIORGETTA (16 febbraio 1955 Montemitro, Campobasso), sacerdote della diocesi di Termoli-Larino, parroco di San Timoteo in Termoli (Campobasso), licenziato in sacra teologia con specializzazione in mariologia. Dottore in bioetica, direttore dell’Ufficio stampa e comunicazioni sociali della sua diocesi, è giornalista pubblicista e direttore responsabile del periodico «Predicatelo sui tetti» edito da TRSP (Tele Radio San Pietro).
Commento teologico, spirituale e pastorale delle preghiere liturgiche del Tempo Ordinario.
Commento teologico, spirituale e pastorale di tutte le collette feriali del tempo di Quaresima e Pasqua del Messale Romano. Nelle sue riflessioni l'autore si è avvalso del supporto della predicazione e degli scritti di Padri, Dottori della Chiesa e Benedetto XVI.
Commento a tutti i brani di Vangelo che si leggono nelle domeniche e nelle solennità (anno A, B, C). Riflessioni legate al vivere quotidiano di una famiglia che portano una ventata di freschezza.
Commento a tutti i brani di Vangelo che si leggono nei giorni feriali (tempi forti, tempo ordinario: anno pari e dispari). Riflessioni legate al vivere quotidiano di una famiglia che portano una ventata di freschezza.
Vangelo strabico, una formula efficace e inusuale che suggerisce di mantenere piedi per terra e occhi al cielo. In sintonia con un lontano proverbio africano che afferma: per tracciare profondi e diritti i solchi della vita è necessario legare il timone dell'aratro a una stella. Queste riflessioni sul Vangelo domenicale e festivo stimolano a legare il passo a una stella polare, ad amare con la stessa intensità il cielo e la terra. Strabico è l'occhio che sa cogliere spunti, che spesso non sono notati o che sfuggono a uno sguardo superficiale o frettoloso. Strabico è il cuore che sa cogliere lacrime che non si vedono in superficie ma che fanno un male terribile. Strabico è un'espressione del testo evangelico che, inizialmente, non hai notato, che ti è sfuggito.
Riflessioni sul Vangelo domenicale e festivo: spunti per meditare su quegli aspetti che solo un occhio strabico sa cogliere e che spesso sfuggono a uno sguardo superficiale o frettoloso.
La ricchezza del commento rende il volume uno strumento indispensabile per valorizzare al meglio il messaggio biblico della liturgia domenicale.
Il volume intende colmare una lacuna: applicare anche all’omelia, i risultati degli studi sulla comunicazione, condotti negli ultimi 50 anni. Ne scaturisce una preziosa miniera di suggerimenti su come comunicare con efficacia e su come farsi ascoltare. Il materiale qui raccolto è stato elaborato in situazioni diverse dal contesto liturgico, ma risulta tuttavia utilissimo: aiuta a capire i problemi di comunicazione che il predicatore deve affrontare, a scegliere i modi per far fronte a tali problemi, quali le modalità del discorso risultano più adatte per raggiungere gli obiettivi e attraverso quali procedure si giunge a ideare, preparare e tenere una buona predica.
Destinatari
Sacerdoti, predicatori, studenti di teologia, comunicatori, educatori.
Autore
CHINO BISCONTIN è insegnante di Teologia nel seminario di Pordenone, negli Istituti di Scienze religiose di Portogruaro e Padova e nella Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. È autore di numerose pubblicazioni.
Sono qui riportate alcune proposte di preghiera dei fedeli per i giorni festivi dell’Anno B. Si tratta pur sempre di modelli, di richiami. Queste preghiere possono eventualmente essere aggiunte o integrate a quelle che sorgono spontanee nell’assemblea festiva. Alla stesura di questi testi ha contribuito una comunità parrocchiale che ha vissuto ogni domenica questo “impegno”.
Destinatari
Comunità parrocchiali e religiose.
Autore
GIANNI CAVAGNOLI è sacerdote della diocesi di Cremona, docente di teologia liturgica presso l'Istituto di liturgia pastorale di Padova e presso il seminario diocesano di Cremona e collabora a «Rivista Liturgica» per la quale firma spesso articoli di carattere liturgico-pastorale.