Rosario Livatino, giovanissimo magistrato siciliano, morì il 21 settembre del 1990, ucciso dalla criminalità organizzata mentre percorreva con la propria automobile, privo di scorta, la principale via di comunicazione tra Agrigento e Caltanissetta. Solo da questo momento, caduto in terra, l’evangelica immagine del chicco di grano, raccontata nel Vangelo di Giovanni, inizia a portare frutto: «In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto» (12,24). L’esperienza di fede cristiana e la vita di Rosario Livatino – come lui stesso riportava nelle sue agendine, con una abbreviazione (S.T.D.) – furono vissute con l’evidente consapevolezza di ritrovarsi – a casa come nell’aula di un tribunale – Sub Tutela Dei, sotto lo sguardo di Dio!
Autore
Michelangelo NASCA ha studiato presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia «San Giovanni Evangelista». Insegnante di religione, docente di teologia dogmatica presso la Scuola teologica di base «San Luca Evangelista» di Palermo. Giornalista vaticanista collabora con «Vatican Insider» (La Stampa) e «Korazym.org». È direttore della rivista «Theofilos» e presidente provinciale dell’Unione cattolica stampa italiana. Per le Edizioni Messaggero Padova ha già pubblicato Pino Puglisi (2015).
Biografia e testi scelti di Rabidranath Tagore (1861-1941). Antologia di scritti del grande poeta indiano a cura della raffinata traduttrice e amante della cultura sanscrita Brunilde Neroni.
Carlo Acutis (Londra 1991 - Monza 2006) sin da bambino fa da "maestro di fede" ai suoi genitori. Da ragazzo è discepolo di sant'Antonio di Padova e di san Francesco d'Assisi. Da adolescente mantiene la promessa di essere sempre unito a Dio, inneggiando alle sue creature. Carlo partecipa alla messa tutti i giorni, sosta a lungo in adorazione eucaristica «per imparare a vivere con gli altri». Genio informatico. Amava intensamente i poveri, gli exra-comunitari, i fedeli di altre religioni come fossero i depositari della fede cristiana. Il libro contiene due testi inediti ritrovati tra gli appunti di Carlo. Alle sue esequie la chiesa parrocchiale era gremita all'inverosimile, da persone di ogni colore, razza e fede. Tutti suoi amici. Sembrava una festa di popoli. Quel giorno un clochard teneva alto un cartello: «Muore giovane colui che al cielo è caro». Il libro contiene due testi inediti di Carlo.
Raccolta antologica di poesie, prose, preghiere e pensieri spirituali per accostarsi all’interiorità e alla mistica di Giovanni della Croce. San Giovanni della Croce (1542-1591), poeta, religioso e mistico di Castiglia, dotato di raffinata sensibilità, espresse appieno l’umanesimo del siglo de or di Spagna. Poesia e prosa intimamente connesse assieme alla profondità del contenuto spirituale fanno della sua opera una delle massime espressioni della letteratura mistica di tutti i tempi. I temi fondamentali del pensiero di Giovanni della Croce — l’unione con Dio, le virtù teologali, Dio centro dell’anima dell’uomo — sono raccolti nell’esperienza della bellezza, che è ciò che Dio desidera per ogni uomo.
Il problema di Dio e Sartre: sembrano due termini in contraddizione, perché il filosofo francese è noto come il continuatore nel Novecento della posizione di Nietzsche che afferma decisamente la 'morte di Dio'. Il saggio esplicita le carratteristiche, i contenuti e il senso dell'ateismo di Sartre. In particolare illustrando i riferimenti a Kierkegaard, padre dell'esistenzialismo, viene sottolieneato l'aspetto non irreligioso dell'ateismo sartriano. Altri elementi significativi emergono dall'analisi della posizione di Sartre sulla responsabilità morale, esigenza irrinunciabile che va fondata anche se Dio non esiste, e dal riferimento al valore di 'umanesimo' che l'esistenzialismo sartriano rivendica con decisione. Tutto questo anche ricordando le affinità e le diversità rispetto al marxismo.
Destinatari
Questo volume, come gli altri della collana, si rivolge a un pubblico di buona preparazione culturale, non necessariamente di credenti, particolarmente interessato a cogliere la presenza (o almeno qualche traccia) del Sacro in autori che hanno lasciato un segno nella cultura del nostro tempo. Particolarmente utile risulterà per studenti e studiosi dell'eistenzialismo e di Sartre, che potranno cogliere aspetti di solito non apprifonditi del loro pensiero.
Autore
Giovanni Invitto è docente di Storia della Filosofia e di Filosofia Teoretica presso l'Università di Lecce. Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo Le idee di Felice Balbo (Il Mulino, 1979), Merleau-Ponty e la filosofia come vigilanza, (Milella, 1981), Sartre. Dal 'gioco dell'essere' al lavoro ermeneutico (Angeli, 1988); Esistenzialismo e dintorni (ivi, 1992); Alain. Un filosofo dei segni (Manni, 1999). Dal 1987 dirige il quadrimestrale di filosofia 'Segni e comprensione'. Suoi saggi sono stati pubblicati o tradotti in Francia, Belgio, Brasile, Stati Uniti.
Giovanni Paolo II affermò, durante la cerimonia di beatificazione, che Elisabetta della Trinità porta "un messaggio che si diffonde oggi con una forza profetica". È il messaggio della comunione che Dio offre all'uomo, capace di vincere ogni solitudine e separazione. Elisabetta Catez (1880-1906) ci ha lasciato numerosi scritti dai quali si sprigiona una forza mistica di incredibile potenza. Carmelitana scalza nel monastero di Digione, nei suoi soli ventisei anni di vita, sperimenta con estremo realismo la grazia dei sacramenti, cioè la presenza di Dio nel cuore del credente. La Santissima Trinità, da lei familiarmente chiamata "i miei tre", è l'orizzonte nel quale costantemente si sente immersa con la certezza contemplativa che la comunione con Dio le consente di essere in contatto profondo, seppur chiusa in un monastero di clausura, col cuore di ogni creatura. Il libro raccoglie le sue parole più belle e suggestive.
Breve biografia e antologia di testi di Maria Maddalena de' Pazzi (1566-1607). I brani sono presentati secondo un preciso itinerario cronologico passando dall'esperienza mistica al semplice quotidiano fatto di salute e malattie, tentazioni e dialoghi, esitazioni e scelte (Prefazione del card. Giuseppe Betori).