Saggio su parole, tematiche, concetti per fare chiarezza e riflettere sul significato di inclusione. Parole rozze, povere, grossolane, riducono la possibilità di ragionare, di superare una analisi superficiale degli eventi della vita, di considerarli parte di un contesto più ampio e complesso. Per questo abbiamo bisogno di parole che ci aiutino a rimettere al centro l'essere umano in relazione con gli altri esseri umani e con altri esseri viventi per delineare nuove forme di equità. Abbiamo bisogno di parole dal profondo sapore sociale. E quella su cui si incentra questo volume è la parola inclusione.
Davide si sente bradipo dal corpo lento e mente veloce. Le relazioni non sono il suo forte, almeno fino all’età di sedici anni. Non parla, poi conosce una tecnica che gli permette di comunicare attraverso la tastiera di un computer e incontraLisa. Gli si apre un mondo nuovo e comincia a scrivere di sé: compone periodi brevissimi e concisi con una costruzione del periodo che rimanda il verbo alla fine. Usa parole ferme, taglienti e autentiche capaci di rivelare la sua identità di down autistico. Scrive Luciana Littizzetto nella Prefazione: "Questo è un libro vero, di vita pulsante nascosta dentro un mistero. Forse per questo Dio gli è stato tanto di aiuto. Perché lui di misteri se ne intende. Un ragazzo diventato adulto che piano piano ha saputo trasformare la sua rabbia in dolcezza, il suo silenzio in parola, il suo nero in luce. Niente male. Proprio niente male…".
Il libro si prefigge lo scopo di raccogliere in modo fondato e ordinato i contenuti sulla vecchiaia all'interno della Bibbia e propone un confronto e un dialogo tra l'essere anziani oggi e il modo di esserlo nella Bibbia. Tra convergenze e differenze, emerge in particolare la caratteristica dell'uomo biblico: la profonda esperienza di fede da cui proviene una confortante spiritualità dell'età senile, la stagione della saggezza.
Una narrazione in prima persona in cui Marilena Rubaltelli - padovana, disabile dalla nascita, laureata in psicologia - racconta delle persone che ha incontrato, descrive gli oggetti che la contengono, che la fanno muovere e le facilitano l’approccio con l’altro. Ritrae persone che per lei sono speciali e straordinarie e lo fa cercando l’essenziale: i suoi ritratti potrebbero somigliare a dei piccoli cammei.
Destinatari
* Tutti. * Chi desidera ascoltare voce, pensieri, emozioni di una donna, disabile dalla nascita che sa e vuole vivere la sua vita appieno.
Autore
MARILENA RUBALTELLI vive a Padova dove è nata il 4 maggio del 1954 e dove si è laureata in psicologia nel 1982. È disabile dalla nascita, non può utilizzare gli arti, svolge varie attività e mantiene relazioni con molte persone. Le piace ridere e piangere, vive con intensità le emozioni e ama guardare le cose da diversi punti di vista. Con le Edizioni Messaggero Padova ha già pubblicato «Non posso stare ferma» (2005).
Contenuto
Storia di una madre vissuta accanto al figlio Leonardo, autistico. La vita di un bambino diverso, che non parla, si agita, a volte urla e distrugge ciò che trova accanto a sé. Le vicissitudini per trovare un medico, uno specialista, uno psichiatra che aiuti in questa impresa immane. Una storia difficile che si conclude con un bilancio: «Ho fatto per Leonardo tutto quello che dovevo fare?».
Destinatari
Tutti, in particolar modo coloro che vivono esperienze di autismo.
Autore
Sandra Lupi Macrì è nata a Rovigo nel 1936, ma è vissuta sempre a Padova. Laureata in lettere classiche, ha insegnato per molti anni al liceo classico «Tito Livio». Nel 1998, con alcuni genitori dei CEOD (Centri educativi occupazionali diurni per disabili) e della Fondazione IRPEA (Istituti riuniti padovani di educazione e assistenza) ha sentito la necessità di costituire tra le famiglie un’Associazione familiari disabili di cui è presidente.