Qualcuno potrebbe pensare che la Lectio Divina sia un metodo da seguire, come se si potesse inquadrare il rapporto dell'uomo con Dio in regole e tempi. La Lectio Divina non è un metodo. E' il cammino della Parola di dio nel cuor di una persona e, contemporaneamente, il suo cammino entro la Parola.
La Lectio Divina è quindi, prima di tutto, dono, esprime la gratuità di Dio. Dio parla all'uomo e gli rivela il Mistero, la Storia della Salvezza. la risposta dell'uomo è ascolto e docilità.
Questo libro presenta e propone l'esperienza e il metodo della Lectio Divina Coniugale, esposti dalla coppia che per prima li ha elaborati e sperimentati. L'intuizione di fondo è che la spiritualità coniugale consiste nel lasciarsi prendere per mano e guidare da Gesù sulla via della salvezza. Una via che, per due sposi, passa attraverso il dono reciproco per diventare un'intima comunione di persone, così da essere "una carne sola" (Gn 2,24). La Lectio Divina Coniugale è fatta insieme e porta, come coppia, a una lettura sapienziale del testo, che permette di leggere i fatti della vita di tutti i giorni alla luce del Vangelo. Una lettura che interroga la nostra vita di sposi, di genitori, per illuminare le scelte concrete di ogni giorno. Il metodo è semplice, efficace e ormai sperimentato da molte coppie; prevede un ritmo mensile, con momenti di condivisione con altre coppie in gruppo. Un dono per quegli sposi che sono alla ricerca di qualcosa di più" nella loro relazione di coppia.
Radunarsi davanti al Libro della Parola, ascoltare Dio che parla e lasciarlo entrare nella vita è una tappa fondamentale del cammino di fede...
Sta serpeggiando, almeno nel nostro mondo detto occidentale, ma con una dinamica di crescita non indifferente, un senso di smarrimento. Talvolta si ha l’impressione che non si sappia più cosa farne della vita, che ci è stata data, e contro cui ci si permette di protestare, perché sembra che col pacco non ci siano state date le “Istruzioni per l’uso”.
Ancora una volta Stella Morra tira fuori non un “Bugiardino”, ma la Parola della Verità, la Parola di Dio e rileggendola con calma apre un orizzonte di vita che non è una facile speranza illusoria, ma un’ancora per la vita.
Nella cornucopia di passi biblici che ci presentano il vero cammino dell’uomo verso la vita o dentro la vita, l’autrice ha scelto una serie di figure vivaci, sprizzanti di una fede non rassegnata, non passiva, al contrario colme di una fede che inventa, si lancia, incontra, contesta e abbraccia.
Una fede che fa vivere, che mette in piedi l’uomo e lo pone di fronte al suo Creatore, ma anche una fede tale che consente all’uomo di porsi con tutta la sua dignità di fronte al suo simile lasciandolo essere “altro”, ma con pari dignità.
Dalla Introduzione di fratel Cesare Falletti o.cist.
Il Vangelo di Giovanni, presentato in questo volume, contiene in sé la verità, la luce, l’amore e la vita, che sono le definizioni che l’evangelista dà di Dio. Se in noi entrano la luce, la verità e la vita e generano l’amore, effettivamente noi realizziamo il progetto di Dio di diventare suoi figli.
Il Figlio di Dio è uno che ama, sulla lunghezza d’onda del Padre (Abbà): nel Vangelo di Giovanni la parola «Padre» ricorre centotrentasei volte! E Gesù viene per rivelarci questa straordinaria notizia.
Francesco Peyron è Missionario della Consolata ed anima, insieme ad altri Padri, il centro di spiritualità missionaria alla Certosa di Pesio, in provincia di Cuneo. Ogni anno vi si tiene, oltre ad altre numerose iniziative, una scuola di preghiera per giovani le cui catechesi vengono poi raccolte in un volume.
I testi della Scrittura meditati in questo libro presentano dei veri conflitti, delle vite avventurose, rischiose, in contesti difficili, in cui «vita» e «morte» non sono semplici parole, ma carne e sangue, luce, sempre così breve, e oscurità che non cessa mai di perdere terreno. Gli elementi che sgorgano dalla Lectio divina costituiscono l’indicazione di un cammino di salvezza. Caino e Abele, Gesù e Pilato, la Donna e il Dragone perdono la loro distanza: ci riconosciamo in loro e ci rivelano la nostra avventurosa identità, per impedirci di fuggirla e per coinvolgerci in essa con «il volto indurito», come è detto di Gesù che parte verso Gerusalemme.
Stella Morra ha 47 anni, è laureata in Sociologia presso l’Università di Torino e ha conseguito la Licenza in Teologia fondamentale presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Da alcuni anni è assistente presso la stessa università, collabora a varie riviste di teologia e di pastorale e ha curato numerose traduzioni di mistici.
Ha scritto Come? Un itinerario sul domandare a Dio (Editrice Esperienze, 1999), La storia di Tobia. Nascere vecchi e morire bambini (AVE, 2000), Maria icona del credente (Editrice Esperienze, 2001).