I conflitti nazionali e internazionali ci espongono, impreparati, a un trittico di crisi incombenti: le emergenze sanitarie globali, un cambiamento climatico devastante e la rivoluzione dell'intelligenza artificiale. Gli americani non riescono a mettersi d'accordo tra loro su nessuna questione politica rilevante, i leader statunitensi e cinesi si comportano come se fossero intrappolati in una nuova Guerra fredda e gli eserciti sono tornati a scontrarsi in Europa. Stiamo così sprecando l'opportunità di fronteggiare le sfide a cui presto nessuno potrà più sfuggire. Nei prossimi anni l'umanità dovrà combattere virus più letali e contagiosi del Covid. L'intensificarsi del cambiamento climatico metterà in fuga decine di milioni di rifugiati e ci costringerà a ripensare i nostri stili di vita. La sfida più pericolosa sarà però quella delle nuove tecnologie, che riplasmeranno l'ordine geopolitico destabilizzando la società più velocemente della nostra capacità di reazione. La buona notizia? Alcuni leader politici, decisori aziendali e cittadini lungimiranti stanno unendo le forze per affrontare queste crisi. La domanda è se riusciranno a lavorare abbastanza bene e velocemente per contenerne le ricadute e, soprattutto, se sapremo usare queste crisi per reinventare il nostro cammino verso un mondo migliore. Tracciando paralleli con strategie di ieri e di oggi, dal Piano Marshall al Green New Deal, Bremmer indica un piano d'azione per sopravvivere e prosperare anche nel XXI secolo.
Negli anni Novanta, la Russia era un paese democratico in cui si svolgevano libere elezioni e dove le opinioni politiche potevano essere apertamente espresse. Era però anche un paese teatro di violenti conflitti e di estrema povertà. Sfruttando il malcontento per l'instabilità economica e politica, Vladimir Putin, un ex funzionario del KGB, è riuscito a impossessarsi delle leve dello stato russo. Nel 2008, dopo otto anni da presidente, Putin è tornato a fare il primo ministro: il controllo della polizia segreta, dei media, degli oligarchi, del partito Russia Unita e delle organizzazioni giovanili che lo fiancheggiano, ne fanno l'uomo più potente in Russia dai tempi di Stalin. Lucas descrive come la cerchia di Putin stia assumendo il controllo dell'apparato industriale, taglieggiando le aziende private e riducendo al silenzio chiunque critichi la sua gestione. Più la Russia sembra diventare illiberale, più aumenta la presa sul mercato europeo del gas destabilizzando l'UE, mentre Georgia, Ucraina e altre nazioni vengono intimidite con lo scopo di essere fatte rientrare nella vecchia sfera d'influenza sovietica.