Superando i confini confessionali, il libro vuole seguire l'ispirazione di poeti diversisimi tra loro, e tuttavia accomunati da una tensione metafisica e spirituale irriducibile, anche quando si tratta di preghiere legate a occasioni o a liturgie particolari. Ecco gli inni di Simeone, il nuovo teologo, o quelli di Ilario di Poitiers, la preghiera del mattino di un Anonimo siriaco, le benedizioni della liturgia ebraica per passare all'inevitabile S. Francesco, ai sonetti di Shakespeare, arrivando fino a Verlaine, Kierkegaard, Rilke. Il volume si articola in diverse sezioni che comprendono preghiere di religioni differenti ma sempre all'interno del mondo culturale cristiano.
Il "Padre nostro", breve e perfetta preghiera di segreta profondità, ha avuto una fortuna straordinaria. Grazie alla scoperta dei manoscritti del mar Morto e all'edizione degli "scritti intertestamentari" s'impone una nuova esegesi che Philonenko compie secondo un'ipotesi inedita: le prime tre domande del "Padre nostro" sarebbero la preghiera di Gesù e le successive la preghiera insegnata da Gesù ai discepoli. Il volume presenta la nuova edizione dell'opera, rivista e corretta dall'autore.