Ottobre e suo padre vivono nella foresta, e gli alberi, le rocce, lo stagno e le stelle sono i loro migliori amici. Sono selvaggi e sono contenti così. Un pomeriggio d'inizio autunno, la ragazza salva un piccolo barbagianni e inizia a prendersene cura. Le sembra di aver raggiunto il culmine della felicità quando improvvisamente, proprio il giorno in cui compie undici anni, tutto cambia. Suo padre cade da un albero e rimane sospeso tra la vita e la morte. E la donna che si definisce sua madre la porta via con sé, lontano dalla foresta, nel grigio della città... Un libro di narrativa illustrato per ragazzi e ragazze dagli 11 anni, un romanzo ricco di suggestioni poetiche sulla forza e la bellezza della natura selvaggia, e sullo struggente desiderio di spiegare le ali per seguire i propri sogni. Un racconto appassionante e ricco di avventura, perfetto per lettori che vogliano immergersi in una storia dal sapore classico e insieme moderno. Età di lettura: da 11 anni.
Sarà divertente per i lettori restare tutto l’anno in compagnia di Gianni Rodari: le filastrocche di questo libro toccano infatti molti aspetti della vita quotidiana e ci colpiscono per attualità e freschezza. Il libro è un invito continuo a entrare nel gioco delle rime e nel gioco della vita, osservando il mondo circostante e prendendo posizione per renderlo migliore, grazie alla forza dell’amicizia e della solidarietà.
Abbandonata in fasce su una montagna dal padre, il re Jaso, che desiderava un figlio maschio, la piccola Atalanta viene allevata da un'orsa sotto lo sguardo vigile di Diana, la dea della caccia; divenuta una giovane donna forte e coraggiosa, parte alla scoperta del mondo e compie imprese straordinarie. Il suo coraggio, la sua forza d'animo, la sua integrità fanno sfigurare eroi come Teseo e Giasone, dei quali si conquista il rispetto e l'amicizia. Per la prima volta Gianni Rodari affronta il meraviglioso mondo della mitologia greca e racconta, con la sua consueta maestria, la storia di un personaggio femminile capace di lasciare il segno anche nell'immaginario dei lettori di oggi. Età di lettura: da 8 anni.
Esiste chissà dove e chissà quando il paese dei bugiardi, dove il pane è inchiostro, dove il verde è rosso, dove i cani miagolano e i gatti abbaiano. Figuriamoci cosa succede quando in un paese simile arriva Gelsomino, abituato a dire pane al pane e vino al vino…
Gelsomino è dotato di una voce sonora e potentissima che produce disastri ogni qualvolta apre bocca. Un giorno capita in uno strano paese, dove il sovrano Giacomone obbliga i suoi sudditi a chiamarlo “sua maestà” e a dire le bugie. Chi commette il reato di dire la verità viene punito con la prigione o rinchiuso in manicomio.
Gelsomino non riesce ad accettare una simile realtà, per cui si pone come primo obiettivo quello di far comprendere agli abitanti di quel paese il valore della sincerità. Passa poi all’azione scardinando il sistema su cui si regge il dispotico ex pirata: utilizzando la sua voce potentissima, riesce a produrre una tale onda d’urto da far crollare addirittura il manicomio rimettendo in libertà le persone oneste che vi erano rinchiuse. Infine distrugge anche il palazzo reale mettendo in fuga il dispotico e prepotente re Giacomone. Finalmente la verità ha nuovamente diritto di cittadinanza in quel paese.
Pubblicato per la prima volta nel 1959, Gelsomino riesce ad essere ancora sorprendentemente attuale.
Diego ritiene di essere stato ingiustamente sgridato dalla mamma e si sfoga tirando un sasso nel prato davanti a casa sua. Il sasso colpisce un gatto in testa e il gatto muore. Questo atto di crudeltà involontaria getta il bambino in grande apprensione. Ma il peggio deve ancora venire. Il giorno dopo egli scoprirà che la padrona del gatto morto è la sua più cara compagna di classe. Come fare a dirglielo? Diego si dibatte tra mille esitazioni, cercando una scappatoia al problema, ma peggiorando sempre di più la sua situazione. Fino al momento in cui non sarà più possibile tacere la verità. E sarà necessario riconoscere, come recita un proverbio cinese, che "se potessi prendere a calci il responsabile di tutti i tuoi guai, non potresti sederti per un mese...". Età di lettura: da 7 anni.
«... Dunque, quando lo mamma nacque, il nonno andò in paese e tornò con un paio di orecchini d'oro per la nonna e una pianta di ciliegio», racconta il protagonista della storia. «Il nonno voleva chiamarlo Felicità come la mamma, ma la nonna gli fece notare che era un nome poco adatto a un ciliegio, allora lo chiamò Felice». Un nonno speciale, un ciliegio per amico; una storia che vi farà ridere e piangere e che non dimenticherete. Età di lettura: da 8 anni.
Quante volte avete controllato se c'era un mostro sotto il letto prima di andare a dormire? Se la risposta è "una o due volte", siete dei leoni. Se la risposta è "cento o duecento volte"... Niente paura, siete in buona compagnia. Perché in questo libro ci sono draghi che scoppiano in lacrime appena fa buio, frilli che hanno il terrore degli altri frilli, troll che tremano alla vista di una ranocchia. La prossima volta che guardate sotto il letto, fate attenzione: i mostri si potrebbero spaventare. Età di lettura: da 6 anni.
Non è facile, diventare amici. È importante, ma non è facile. Perché si è diversi, si fanno e si pensano cose diverse, si viene da mondi diversi. Bisogna ascoltarsi, imparare a rispettarsi. E poi piano piano, senza fretta, con pazienza, succede. Allora tutto cambia, e senza un amico, quell'amico, ci si sente smarriti. E con un amico, quell'amico, si ha la sensazione di poter fare qualunque cosa. Che si tratti di brigantesse e di bambini rapiti, di re e di eroi, di ragazzini e di cani immaginari, l'amicizia può spuntare dappertutto, e in qualunque modo. Età di lettura: da 7 anni.
Non si può parlare di una valle senza parlare dell'acqua che l'ha formata, e che è vita per quello che vive: erbe, piante, animali, persone. Per secoli e millenni le cose sono andate cosi. Ma gli uomini sono stravaganti, a volte crudeli. Può accadere che alcuni pensino di frenare, persino fermare il sacro viaggio dell'acqua. Allora cominciano i guai. Allora si fermano le pale dei mulini, in attesa che qualcosa permetta loro di riprendere a girare, secondo giustizia. Età di lettura: da 8 anni.
Belle da raccontare: perché? Innanzitutto, perché scritte, fatte per la voce e per l'ascolto della voce, con parole che suonano e giocano, alcune che imitano persino i rumori, con battute sonore e divertenti come quelle del teatro, con nomi che sono piccole maschere. Belle da raccontare, poi, perché abbastanza corte da non stancare, ma abbastanza lunghe da contenere una storia, certi personaggi rotondi, delle immagini godibili e degli avvenimenti emozionanti. Belle da raccontare, infine, perché contengono tutte, come un segreto molto facile da scoprire, la figura della libertà. Età di lettura: da 6 anni.
Ti piacerebbe fare un viaggio di qualche settimana? Ti piacerebbe visitare in un colpo solo Marocco, Messico, Guatemala e Polinesia? Bene, Fabrizio ci riesce: il papà giornalista se lo porta dietro in un lungo viaggio e lui vede e sperimenta cose strane e straordinarie. Però non tiene tutto per sé: ogni volta che può spedisce e-mail ai suoi amici Sara e Giulio, da città sempre più lontane, e intreccia con loro una fitta e scintillante corrispondenza digitale... Età di lettura: da 9 anni.
Che cosa hanno in comune una lavagna, una padella, un gelato, un paio di scarpe e una zuppa di cavoli? Niente, anzi, meno di niente. Eppure... Eppure una lavagna, una padella, un gelato, un paio di scarpe, una zuppa di cavoli sono tutte cose che nascondono una storia. E ogni cosa nasconde una storia: piccola o grande, bella o brutta, triste o divertente. E, come tutte le storie, vale la pena di ascoltarla. Età di lettura: da 5 anni.