La scrittura elegante e le splendide immagini dell'Atlante dei luoghi letterari, edito da Rizzoli, ci guidano in un viaggio attraverso quattromila anni di narrativa - dall'Epopea di Gilgamesh a Due anni, otto mesi e ventiquattro notti di Salman Rushdie - alla scoperta dei mondi immaginari più amati della letteratura.
Laura Miller ha interpellato scrittori, critici e accademici di fama
mondiale, che ci accompagnano nell’esplorazione di quasi cento mondi
fantastici, in un’antologia che per la prima volta affianca i classici
alla letteratura popolare e alla narrativa contemporanea. Una folgorante
rassegna – raccontata e illustrata – delle terre inventate e delle
ambientazioni immaginate da autori di tutti i tempi, dai miti fondatori
– tutte le più grandi saghe e leggende antiche – fino ai fantasy e ai
romanzi distopici del XX secolo. Ogni opera è presentata con cura,
illustrata con immagini artistiche e rappresentata dalla copertina
dell’edizione più significativa. Non manca l’omaggio a grandi autori
italiani creatori di terre leggendarie come Ludovico Ariosto, Italo
Calvino, Dante Alighieri.
Ostad Elahi (1895-1974), nato in una regione remota dell'Iran occidentale, è stato un mistico, filosofo, grande giurista e musicista, che ha dedicato la vita alla ricerca della Verità. Erede del pensiero spirituale del padre, cresce in un ambiente impregnato di spiritualità, e proprio sotto la guida paterna si immerge giovanissimo in una vita di meditazione e di ascetismo, lontano dalle preoccupazioni materiali, frequentando solo la sua famiglia e una cerchia ristretta di dervisci. Ma a 25 anni Ostad Elahi decide di allontanarsi dalla pratica del misticismo classico - e teorico - perché sente la necessità di confrontare i suoi principi etici con la realtà della vita quotidiana, e di applicare al vivere sociale le nozioni di Verità, di Bene e di Giustizia che lo guidano. Diventa magistrato e per oltre 30 anni ricerca l'equilibrio tra i diritti dell'individuo e quelli della collettività. Le sue "Parole di Verità", qui raccolte alternano riflessioni spirituali, pensieri e massime su argomenti che spaziano dalla metafisica al Divino, dalla dualità materiale e spirituale dell'uomo alle relazioni con gli altri, dal controllo di sé alla lotta contro il Male. La padronanza delle proprie pulsioni atttraverso la conoscenza di sé, secondo Elahi, è la via unica verso la Verità. Prefazione di Liliana Cavani.
Il volume ha l'ambizione di andare oltre la restituzione del corredo iconografico indicato - o almeno approvato - dall'autrice in vita, implementato e arricchito di una didascalizzazione che oltre le specifiche archeologiche renda ragione dell'ispirazione e dei ragionamenti della scrittrice a partire dai documenti e dalle testimonianze dell'antichità ma anche in colloquio con i contemporanei, prima fra tutte la traduttrice e amica Lidia Storoni Mazzolani, attraverso nuove riflessioni sul loro epistolario. Una sezione dell'opera sarà dedicata inoltre all'"invenzione di una vita", alla "passione" italiana della Yourcenar rivelata dai suoi numerosi viaggi e dalle affinità elettive con alcuni amici italiani ed evocata da una documentazione talora inedita (oggetti personali, fotografie, lettere ecc.) mentre saranno approfondite anche la genesi letteraria e la fortuna editoriale del romanzo fino alle più recenti trasposizioni teatrali. Arricchito da contributi scritti ad hoc dai più autorevoli membri della Sociéte Internationale d'Études Yourcenariennes.