Lo spazio fisico del deserto è di estrema importanza nella teologia biblica. Esso rappresenta il luogo della solitudine, dell'essenzialità, dell'intimità, della purificazione. Il presente numero della rivista offre interessanti studi sull'argomento, che spaziano dal significato del deserto nell'Antico Vicino Oriente alla sua esperienza fondante per l'antico Israele, fino alla sua considerazione da parte del Battista, di Gesù e di Paolo. La sezione degli "Studi biblici" contiene preziosi contributi circa le origini "teologiche" dell'uomo, il Vangelo di Matteo e un approfondimento che inizia da questo numero sui vangeli apocrifi, mentre continua la rubrica sul Gesù storico. La sezione "Bibbia e cultura" si arricchisce iniziando a trattare la relazione tra Bibbia e musica.
Tradotta in 2400 lingue, la Bibbia continua a essere fonte di ispirazione alla pittura, alla scultura, alla letteratura, alla musica e al cinema e nonostante gli accaniti divieti e opposizioni che ha incontrato lungo i secoli arriva ai nostri tempi ancora con 50 milioni di copie vendute nell'ultimo anno. È lecita, nonché doverosa, la domanda sulla formazione della Bibbia. Perché proprio quegli scritti costituiscono la Bibbia? Come si è formato il "canone biblico", l'elenco dei libri presenti nella Bibbia? Perché altri libri sono considerati "apocrifi" e con quali criteri i libri "canonici" sono stati accolti? Sono le domande-provocazioni a cui tenta di rispondere il dossier della rivista. Completano il numero le consuete rubriche e lo "speciale" esclusivo sugli "scavi di Sabastiya e la tomba del Battista".
Dalla guerra santa all'uccisione violenta del nemico, fino alla lapidazione rituale e a varie forme di sentenza capitale. È l'oscillazione presente nel testo biblico, in particolare veterotestamentario, in cui JHWH appare come un Dio violento che istiga alla violenza. Questo numero della rivista affronta con coraggio tale spinosa questione, senza farne una trattazione morale, ma attraverso l'indagine storica del fenomeno che trova risonanza anche nel mondo islamico. Il numero è arricchito con approfondimenti artistici e culturali di eventi che hanno dato spazio a suggestioni e riflessioni, mentre continua la presentazione della ricerca sul Gesù storico e le sue risonanze archeologiche.
Il ruolo della donna nel cristianesimo primitivo è stato offuscato lungo i secoli dal maschilismo imperante all'interno della Chiesa. Se consideriamo il ruolo della donna nella Sacra Scrittura, osserviamo che la riduzione del ruolo femminile non ha origini bibliche, ma è frutto di derive sociolo-giche posteriori. Basta pensare a figure femminili dell'Antico Testamento di estremo rilievo come Sarah, Deborah e Miriam. Per giungere ai Vangeli, notiamo ad esempio come Gesù da una donna (sua madre) accolse l'invito a inaugurare i tempi messianici a Cana; come si intrattenne con una donna samaritana al pozzo di Giacobbe; e come alle donne affidò il cuore dell'annuncio della risurrezione. Il dossier di questo numero della rivista offre un contributo per la riscoperta del ruolo femminile nella difusione del Vangelo nel cristianesimo primitivo. Il numero offre, inoltre, la presentazione del Vangelo di Matteo, in vista del nuovo anno liturgico che lo avrà come Vangelo delle domeniche.
Questo numero della rivista offre un'interessante panoramica sul contributo della cultura persiana alla formazione umanistica di Israele, fino all'adozione della stessa lingua aramaica. La conoscenza delle religioni dell'impero persiano ci aiuta a comprendere il quadro in cui trovò realizzazione la restaurazione religiosa di Israele, sotto la guida delle due figure preminenti che dominarono l'immediato post-esilio e segnarono gli inizi della ripresa di Israele: il sacerdote Esdra e il governatore Neemia. Una seconda parte della rivista è dedicata ai profeti di Israele, in particolare al loro ruolo di annunciatori del passaggio di Dio nella storia e del primato assoluto della sua Parola.
Questo primo fascicolo del 2010 presenta cinque canti adatti per il tempo di Quaresima tratti dal nuovo Repertorio nazionale di canti per la liturgia, ed elaborati a due o più voci. Al fascicolo con le parti musicali è allegato un CD dove un ottetto vocale esegue tutti i canti.
Numero speciale della rivista, per festeggiarne il ventennale di vita e il centesimo fascicolo. Lungi dal voler criticare la pittura biblica, gli interventi affrontano il delicato rapporto fra il mondo della Scrittura e quello delle immagini passando in rassegna una lunga storia di fedeltà e di tradimenti.
Il dossier è diviso in due parti. I Vangeli: Il vero e il falso (I Vangeli dicono il vero? La fonte Q, un documento recuperato. Perché tanti Vangeli? Tre celebri manoscritti. I Vangeli si fondano su una realtà concreta. Il miracolo non è miracoloso. Quando vi si mescola l'archeologia. Vangelo e ricerca storica). La verità su Pilato (Fortuna e caduta di un prefetto di Giudea. Un romano di fronte all'enigma ebraico. Un processo romano in terra di Giudea. E Pilato diventa un eroe. Ponzio Pilato al cinema. Pilato strumento della provvidenza divina).
Il dossier è diviso in due parti. "Chi ha inventato il diavolo?": in alcuni densi articoli si ripercorre la genesi dei nomi del Maligno a partire dall'antico Oriente per giungere fino alla teologia Medievale. "L'Apocalisse": gli autori di queste pagine offrono chiavi di lettura che nello stesso tempo mettono in guardia contro le estrapolazioni deliranti che spesso sono state operate sul testo.
È il quinto e ultimo numero del 2008 della rivista. Salomone è un paradosso. È uno dei personaggi più conosciuti della Bibbia: "giudizio di Salomone" è sinonimo di decisione giusta; la sua storia d'amore con la regina di Saba è uno dei racconti biblici più famosi e sfruttati anche cinematograficamente. Però Salomone non esiste che nella Bibbia. Nessuna traccia del suo regno è mai stata scoperta a tutt'oggi. Da qui la conclusione che alcuni non hanno esitato a trarre: Salomone non è mai esistito. Non sarebbe che un mito, un modello di monarchia ideale vagheggiato dagli Ebrei. A partire da questa premessa, si dipana il ricco dossier della rivista, a firma di numerosi studiosi.
L'Egitto dalla nascita del cristianesimo alla diffusione del monachesimo: il dossier de Il Mondo della Bibbia è incentrato sul periodo che copre i primi otto secoli della nostra era. È un viaggio che parte dai primi passi del cristianesimo nella terra del Nilo, che fu poi, in periodo copto, terra di grandi monasteri di cui viene studiata l'evoluzione e l'organizzazione.
Le tre grandi capitali del cristianesimo sono legate da un filo ininterrotto di tradizioni. Tre città unite da un destino comune, l'aspirazione a diventare il principale centro politico e religioso, passandosi il testimone attraverso i secoli. Il cristianesimo è nato a Gerusalemme, ma si è espanso in tutto l'impero attraverso il centro propulsore delle sue capitali, prima Roma e poi Costantinopoli. Il dossier ripercorre le storie "incrociate" di queste grandi città, attraverso articoli e ricostruzioni attendibili di studiosi ed esperti.