È la penna di Emmanuel Falque, professore all'Institut catholiquedi Parigi, che introduce la nuova opera del teologo e catecheta Salvatore Currò. Analizzando il titolo, Falque scrive: «I primi due termini (...) si focalizzano nel terzo. Se i giovani oggi sono perlopiù sulla soglia (prossimità) e la Chiesa è al centro (identità), occorre trovare, o inventare, un ponte che vada da una parte all'altra; le nuove generazioni, infatti, ignorano generalmente il significato culturale della fede della Chiesa, che è riconosciuta solo in quanto portatrice di un contenuto di fede per alcuni. "Comune umanità" non è allora un'espressione vuota. Non allude al riconducimento del divino all'umano o della trascendenza all'immanenza. Al contrario! Non è sufficiente essere uomo per riconoscersi figlio di Dio. Ma, per il fatto che Dio è divenuto uomo (e che dunque l'"Incarnato" dice chi noi siamo come anche chi Lui è), una autentica pastorale potrà e dovrà appoggiarsi innanzitutto sull'essere-in-comune della nostra umanità.» (dalla prefazione di Emmanuel Falque)
È il massaggio che rivoluziona i vecchi schemi, superando razionalmente e scientificamente alcuni concetti fisioterapici trasferiti in mondo inappropriato all'estetica femminile. Frutto di un'esperienza ultraventennale, questa tecnica corporea non disperde inutilmente la propria azione in parti del corpo ove essa non sia richiesta o necessaria. Quindi non soltanto nessun 'terminus' da aprire o liberare ma nemmeno alcuna stimolazione diretta linfonodale o della Cisterna di Pecquet, niente massaggio preliminare del collo né obbligo di trattare il corpo interamente. Il trattamento degli arti inferiori può essere protratto da meno di mezz'ora ad oltre novanta minuti di manualità non ripetute, anche in posizione laterale, con una versione specifica per la donna in gravidanza. Tutti i tratti distintivi della tecnica originale sono qui descritti ed ampiamente motivati da scienza e razionalità, illustrati con immagini e quindici pagine di schemi a colori.