Prima metà dell'Ottocento: nello sterminato Impero ottomano, che abbraccia "ventinove popoli, sei religioni, quattro razze, quaranta lingue e quattro climi diversi", la provincia d'Albania è in rivolta. A ottantadue anni il pascià Ali di Tepeleni ha deciso di sfidare il sultano. Vuole ricreare lo stato albanese, come ha fatto il grande Scanderbeg quattrocento anni prima di lui. Ma il suo popolo non sembra disposto a seguirlo... Intanto, nella capitale dell'Impero, la 'nicchia della vergogna' aspetta la testa mozzata di Ali, o quella dei generali che non saranno riusciti a sconfiggerlo. E il suo guardiano, il giovane Abdullah, a volte sogna di finire anche lui nella nicchia, ma è solo un sogno, perché Abdullah è un uomo docile che non si ribella mai, neanche contro se stesso. Ismail Kadaré ripercorre la storia della rivolta di Ali pascià trasformandola in una metafora degli orrori del Novecento: personaggi ed eventi reali s'intrecciano a spaventose fantasie come la "denazionalizzazione", il lento e metodico processo che permette di soffocare l'identità di un popolo, realizzato "in base all'antica dottrina segreta del cra-cra . Pubblicato per la prima volta in Italia, "La nicchia della vergogna" è romanzo visionario e affascinante, tra i più cupi di Kadaré, che tuttavia non rinuncia a gettare una debole luce di speranza nell'"immenso impasto grigio del cielo".
“La Prova”, incredibile romanzo dell’esordiente neozelandese Eleanor Catton, è diventato immediatamente un caso editoriale. Best seller in patria, fin da subito ai primi posti della classifica dei più venduti, sorprende per la delicatezza della prosa e l’intrigo seducente della storia. Il talento indiscutibile della Catton si rivela pagina dopo pagina svelando un senso del ritmo e un uso del linguaggio non comuni. Un romanzo che fa gridare a Joshua Ferris “La Prova è il futuro del romanzo stesso.” “Il teatro”, dice uno dei protagonisti della Catton, “è un concentrato della vita”, ed è un po’ questa l’idea da abbracciare per affrontare la lettura del “La Prova”, romanzo dove i personaggi parlano e agiscono come se fossero sempre sul palcoscenico. Le studentesse della Abbey Grange School vengono improvvisamente sconvolte dallo scoppio di uno scandalo sessuale che investe un professore e una studentessa all’interno della loro scuola. A disturbarle maggiormente però non sarà l’“affaire” clandestino o le paventate ipotesi di stupro, quanto piuttosto il fatto di essere solo marginalmente coinvolte in questo intrigante e delizioso “fuori programma”. La ragazza in questione infatti non si era confidata con nessuna di loro. Al centro della vita scolastica si staglia la figura della professoressa di sassofono, confidente e maestra di cerimonie, quasi una burattinaia che muove i fili delle vite delle sue pupille. A complicare l’intricata vicenda la decisione della vicina scuola di teatro di portare sulla scena lo scandalo. La vita reale e la finzione scenica saranno destinate a incontrarsi, e i confini fra privato e pubblico inizieranno pian piano a dissolversi. “La prova” è un libro audace, sfida il lettore a riflettere sulle complicazioni del desiderio umano. Originale e sconvolgente, è da una parte un tenero ritratto delle sue giovani protagoniste e dall’altro un astuto smascheramento delle dinamiche sentimentali.