Il Concilio Vaticano II doveva annunciare un'età dell'oro nella Chiesa Cattolica, ma il caos e la discordia hanno scosso i pulpiti e svuotato i banchi delle chiese. "Vaticano II. Che cosa è andato storto?" è uno dei testi fondamentali del dibattito (sociologico, filosofico e teologico) che si è svolto negli Stati Uniti sulla crisi post-conciliare. Esso registra il declino della Chiesa dopo il concilio a causa della disobbedienza dei fedeli e soprattutto dei teologi, manifestatasi in modo emblematico nel rifiuto dell'Humanae vitae di Paolo VI (1968): un'opposizione che va molto al di là delle questioni di morale sessuale e si pone come contestazione globale dell'autorità del magistero di sempre della Chiesa Cattolica. Prefazione Stefano Fontana.
In poche parole:Il dibattito storiografico sull’ermeneutica e la ricezione del Concilio Vaticano II, per capire l’avvenimento più importante della storia del cattolicesimo contemporaneo
Il Concilio Vaticano II resta l’avvenimento più importante della storia del cattolicesimo contemporaneo e la sua celebrazione ha dato luogo ad una bibliografia che non appare esagerato definire alluvionale. Questo libro tratta la storiografia sul Vaticano II analizzando l’articolazione e la complessità delle visioni in campo, spesso in conflitto fra loro, e offre un contributo che si colloca nel dibattito sempre in corso sulla sua ermeneutica (soprattutto riguardo alla continuità o alla discontinuità rispetto alla tradizione). Studiare la storia del Vaticano II e comprenderne le dinamiche non è una disputa fra specialisti perché non significa guardare al passato ma al futuro di tutta la Chiesa: per questo occorre continuare a conoscerne la storia, non soltanto quella generale ma quella dei suoi documenti, comprendere il significato che essi ebbero nel dibattito conciliare e saper cogliere l’importanza delle interpretazioni che il Concilio ha dato luogo nel dibattito teologico e storiografico.
Nell'attuale confusione che regna circa l'interpretazione del termine "laicato cattolico", questa pubblicazione spazza il campo da ogni dubbio rifacendosi direttamente ai documenti conciliari in materia: il laicato cattolico deve essere inteso unicamente quale espressione che si identifica in un comportamento reso "al servizio della Chiesa" e sostenuto "nell'ambito e nel rispetto della Gerarchia ecclesiale". Per realizzare al meglio questo intendimento, l'autore, da semplice fedele osservante, ha scandagliato momenti e aspetti della liturgia cattolica, traendone debite riflessioni e fornendo utili proposte, di facile e pratica applicazione, al fine di restituire alla liturgia la sacralità che le compete.
La madre di Dio e Madre della Chiesa risplende come la Stella guida del Concilio Vaticano II, della nuova evangelizzazione e inculturazione. Il Concilio Vaticano II è stata la via ispirata da Dio per permettere alla Chiesa di affrontare le nuove sfide della modernità, in un mondo sempre più scientifico e tecnologico ma contrapposto al polo di Dio Creatore e Redentore. Il Concilio ha rappresentato un rinnovamento, non una rivoluzione, in continuità con la sacra Tradizione, come ha ben dimostrato il magistero dei Papi conciliari" attraverso encicliche, esortazioni apostoliche e catechesi. La Vergine Maria insidiata dal drago dell'Apocalisse mentre sta partorendo Gesù è il simbolo della Chiesa cattolica attaccata dal mondo e dai diversi estremismi mentre sta generando il nuovo uomo: solo la fedeltà al Magistero, alla preghiera e al Rosario permetterà la realizzazione di una Chiesa viva e di una nuova evangelizzazione. "
L’inizio tumultuoso e per vari aspetti anomalo del Concilio Ecumenico Vaticano II è sempre stato poco conosciuto e lasciato cadere nell’oblio più completo dalla storiografia dominante sul Concilio, ragion per cui non si può nemmeno dire che sia stato “rimosso”. Questo saggio di Paolo Pasqualucci si propone di ripristinarne la perduta memoria, nella convinzione che la singolare “pastorale” prodottasi alla fine nei documenti di quel Concilio non dogmatico debba imputarsi anche a quell’inizio. L’analisi viene condotta con particolare riguardo al tormentato iter conciliare di uno dei documenti più importanti del Concilio stesso, la costituzione Dei Verbum sulla divina Rivelazione.