Eléonore Delacourt ha venticinque anni e ama la lentezza. Invece di correre, passeggia. Invece di agire d'impulso, riflette. Invece di dichiarare il suo amore al professore di Filosofia alla Sorbonne, sogna. E non salirebbe mai e poi mai su un aereo, in nessuna circostanza. Timida e inguaribilmente romantica, Nelly adora i vecchi libri, crede nei presagi, piccoli messaggeri del destino, diffida degli uomini troppo belli e non è certo coraggiosa come l'adorata nonna bretone con cui è cresciuta, che le ha lasciato in eredità l'oggetto a lei più caro: un anello di granati con dentro una scritta in latino, "Amor vincit omnia". Sicuramente, Nelly non è il tipo di persona che di punto in bianco ritira tutti i propri risparmi, compra una costosissima borsa rossa e in una fredda mattina di gennaio lascia Parigi in fretta e furia per saltare su un treno. Un treno diretto a Venezia. Ma a volte nella vita le cose, semplicemente, accadono. Cose come una brutta tosse e una delusione d'amore ancora più brutta. Cose come una frase enigmatica trovata dentro un vecchio libro della nonna, con accanto una certa citazione in latino...
"La presente edizione dell'intera opera poetica di Mallarmé, corredata di traduzione e commento, si propone di contribuire a far partecipe il maggior numero di lettori italiani della difficile e schiva bellezza di questa poesia. Il commento utilizza gli apporti più rilevanti della critica mallarmeana, sulla base di una lettura personale (che consiste, necessariamente, d'innumerevoli riletture) costantemente tesa nello sforzo di raggiungere, di auscultare il poeta, e lui solo. La traduzione, condotta sull'edizione de "La Plèiade", è nata dalla mia personale esigenza di comprendere Mallarmé attraverso un'attenzione e una tensione di lettura superiori al normale, quali, cioè, una traduzione di poesia le richiede. Il criterio fondamentale cui mi sono attenuta è stato quello d'una fedeltà globale al poeta, che dedicandosi scrupolosamente alla traduzione dell'opera sua, andasse assorbendone di pari passo i modi espressivi, il gusto, i vizi e le manie, cercando di ottenere effetti simili con mezzi simili; che fosse, in sostanza, una sorta di imitazione di Mallarmé." (Luciana Frezza)
"Quelle gioie da amanti che provammo insieme mi sono state tanto dolci che non possono nè dispiacermi nè sfuggirmi dalla memoria. Dovunque mi volga sono sempre presenti ai miei occhi e mi accendono di desideri. Anche quando dormo la loro suggestione mi tormenta. Perfino durante i solenni riti, quando più pura deve essere la preghiera, le immagini impudiche di quelle voluttà inchiodano tanto nel profondo l'infelicissimo mio animo che mi sento disposta più a quei turpi godimenti che alla preghiera. E cosi, mentre dovrei gemere per quel che ho commesso, piuttosto sospiro per quel che ho perduto. E non quel solo che facevamo allora, ma anche i luoghi e i momenti in cui godemmo, e tu stesso, mi siete a tal punto dentro l'animo che agisco come se fossi con te in quel tempo, e nemmeno quando dormo riesco ad avere pace da queste immagini. Talvolta anche i miei movimenti tradiscono i pensieri dell'animo e la parola mi prorompe incontrollata. Oh me infelice! come potrei ben ripetere il lamento dell'anima dolente: 'Infelice me! chi mi libererà da questo corpo di morte?'. Almeno potessi aggiungere sinceramente le parole che seguono: 'La grazia di Dio per Gesù Cristo nostro Signore'. A te, o carissimo, questa grazia porse aiuto quando con una sola piaga ti liberò dai desideri del corpo, e così insieme anche da molti peccati dell'anima. Proprio per questo, invece di esserti nemico come può sembrare, Dio ti ha favorito, a guisa di un premuroso medico che non risparmia la sofferenza pur di conseguire la salute."
La tenerissima storia dell'improbabile amicizia tra un grande e possente orso e un'impertinente topina pittrice. Due personaggi bizzarri e dolcissimi, le situazioni comiche, il generale sovvertimento delle regole e la forza di un sentimento che sconfigge ogni pregiudizio... Età di lettura: da 7 anni.
"La mia sorellina minore Verdun è nata che già urlava ne "La fata carabina", mio nipote È Un Angelo è nato orfano ne "La prosivendola", mio figlio Signor Malaussène è nato da due madri nel romanzo che porta il suo nome e mia nipote Maracuja è nata da due padri ne "La passione secondo Thérèse". E ora li ritroviamo adulti in un mondo che più esplosivo non si può, dove si mitraglia a tutto andare, dove qualcuno rapisce l'uomo d'affari Georges Lapietà, dove Polizia e Giustizia procedono mano nella mano senza perdere un'occasione per farsi lo sgambetto, dove la Regina Zabo, editrice accorta, regna sul suo gregge di scrittori fissati con la verità vera proprio quando tutti mentono a tutti. Tutti tranne me, ovviamente. Io, tanto per cambiare, mi becco le solite mazzate" (Benjamin Malaussène).
In un unico cofanetto, tutti i libri dedicati da Daniel Pennac al più famoso "capro espiatorio" per professione della storia della letteratura: Benjamin Malaussène. Scoprite la sua pazza famiglia senza mamme e babbi, con fratellini geniali, sorelle sensitive, una zia maschio protettrice di vecchietti, ladri e travestiti brasiliani, una zia femmina supersexy, una misteriosa guardia notturna serba e un cane epilettico...
"Cercasi traduttore per un romanzo della Mesmenia. Molto buona retribuzione". Un annuncio di lavoro improbabile, un piccolo stato ancora più remoto del Bhutan o del Belize, alcuni rudimenti di mesmeno, molta faccia tosta... et voilà: Thomas Lagrange, ex cameriere di McDonald's, ha davanti a sé una luminosa carriera. Ventisettenne parigino, Thomas non ha certo un curriculum strepitoso, ma l'inserzione sul giornale sembra fatta apposta per lui. Nessuno conosce la Mesmenia, il paese più desolato del mondo, un punto nero incuneato tra Russia ed Estonia. Nessuno tranne lui, che ha studiato mesmeno all'università perché si era perdutamente innamorato dell'insegnante Malislovna. È vero che non pratica la lingua da anni, ma poco importa: Thomas ottiene il lavoro e si cimenta con il testo. Ben presto, però, si accorge di non saper tradurre alcuni passaggi, così, quando incappa in una parola che non conosce, decide di interpretarla a modo suo. In fondo, il bello della letteratura non è proprio che si svela a ognuno in modo diverso? E poi di certo, prima della pubblicazione, la traduzione verrà sottoposta a un'attenta revisione. Ma, un paio di mesi dopo, Thomas scopre che il libro è stato messo in commercio nella sua traduzione integrale e che lui viene citato addirittura come autore. Intanto la Mesmenia balza agli onori della cronaca: di colpo, tutti vogliono notizie e l'unico testo disponibile è quello di Thomas. Quando diventa un bestseller, le cose si complicano ancora di più. Malislovna riemerge dal passato, attratta dal successo di Thomas. E perché la mafia baltica non lo lascia in pace?
La scoperta di avere una grave malattia del sangue sconvolge la vita di Mathias Malzieu. Un anno intero in bilico fra la vita e la morte è raccontato in un intenso diario in cui l'autore segue le tappe di questa esperienza, che lo porta a subire un trapianto. Con la stessa leggerezza e ironia di Jack e Tom Cloudman, gli eroi dei suoi romanzi precedenti, l'autore narra in prima persona le cure mediche ricevute, le degenze negli ospedali, gli incontri di grande impatto emotivo in quei luoghi freddi e asettici, ma soprattutto mette a nudo i sentimenti provati, dal dolore fisico alla rabbiosa gioia di vivere, dall'amore per i cari e per l'adorabile Rosy al piacere di assaporare le piccole cose quotidiane: il sole, il vento, una Coca-Cola ghiacciata, la visione di un film, il gusto di un bacio. Il desiderio di creare, di fare musica, di promuovere la sua pellicola "Jack e la meccanica del cuore", che uscirà a ridosso della diagnosi, terranno accesa la straordinaria vitalità di questo eterno bambino, che non rinuncia alle sue galoppate in skateboard né ai suoi sogni. Stoico e coraggioso come un cavaliere Jedi, affronterà questa battaglia, rinascendo per una seconda volta, grazie al sangue di un cordone ombelicale.
"Ho fatto del mio meglio per scrivere una biografia definitiva," afferma Painter, "il racconto completo, fedele e circostanziato della vita di Proust, senza inventare il minimo dettaglio; anche quando ho descritto le condizioni atmosferiche di una particolare giornata o l'espressione di un viso in questo o quel momento, l'ho fatto in base a testimonianze attendibili." Painter ci restituisce così la realtà nel suo divenire stesso, nei suoi mille frammenti che vanno poi a ricomporsi nelle dimensioni temporali della "Recherche".
"Avremo sempre Parigi," dice Humphrey Bogart a Ingrid Bergman in Casablanca. È il fascino della capitale francese, con il suo eterno romanticismo. Ma essere all'altezza del mito non è facile. È ciò che imparano, loro malgrado, Guillaume - guida turistica professionista e aspirante scrittore - e gli altri impiegati dell'agenzia di viaggi i love paris, sull'orlo del fallimento. Il motivo? La sindrome di Parigi, una sorta di depressione che colpisce i turisti stranieri quando si accorgono che la città che avevano tanto idealizzato non corrisponde alle loro aspettative. Parigi può essere un posto che fa paura e a volte i parigini sono davvero scostanti, nessuno lo sa meglio di Guillaume, che nella Ville Lumière ha visto i propri sogni spegnersi uno dopo l'altro. A salvarlo, solo un gruppo ristretto di amici, tra cui la ribelle ed eccentrica Edie. Quando la ragazza annuncia di volersi trasferire a New York, a Guillaume crolla il mondo addosso. Edie decide di tentare un'estrema mossa per salvare i love paris prima della partenza: convincere una celebre blogger giapponese che Parigi ha davvero un cuore magico e pulsante, mettendo in scena per lei una vera e propria Vie en rose. E per romanzare la realtà, quale complice migliore di Guillaume? Mentre l'impavido manipolo di amici trasforma la città in un teatro a cielo aperto, Guillaume scoprirà che, così come un vecchio amico può ancora sorprenderci, anche Parigi ha sempre qualche asso nella manica.
Parigi è sempre una buona idea, si sa. Innamorati o no, vale sempre la pena di fare una passeggiata per le vie della Ville Lumière. Lì, in rue du Dragon, ci si può imbattere in un piccolo negozio con una vecchia insegna di legno, un campanello d'argento démodé sulla porta e, dentro, mensole straripanti di carta da lettere e cartoline illustrate: la papeterie di Rosalie Laurent. Talentuosa illustratrice, Rosalie è famosa per i biglietti d'auguri personalizzati che realizza a mano. Ed è un'accanita sostenitrice dei rituali: il café crème la mattina, una fetta di torte au citron nelle giornate storte, un buon bicchiere di vino rosso dopo la chiusura della papeterie. I rituali aiutano a fare ordine nel caos della vita, ed è per questo che ogni anno, per il suo compleanno, Rosalie fa sempre la stessa cosa: sale i 704 gradini della Tour Eiffel fino al secondo piano e lancia in aria un biglietto su cui ha scritto un desiderio. Ma finora nessuno è mai stato esaudito. Tutto cambia il giorno in cui un anziano signore entra nella papeterie. Si tratta del famoso scrittore per bambini Max Marchais, che le chiede di illustrare il suo nuovo libro. Rosalie accetta e ben presto i due diventano amici, La tigre azzurra ottiene premi e riconoscimenti e si aggiudica il posto d'onore in vetrina. Quando, poco tempo dopo, un affascinante professore americano, attratto dal libro, entra in negozio, Rosalie pensa che il destino stia per farle un altro regalo. Ma prima ancora che si possa innamorare, ha un'amara sorpresa.
La forza d'impatto di una bomba. La stessa sensazione sospesa di uno spostamento d'aria. Di qualcosa di potente. Fin dalle pagine dell'inizio, quando due giovani amanti, ubriachi di mezcal in uno sperduto villaggio sul mare, sono sorpresi dallo tsunami. Mentre il Giappone è scosso dal maremoto, intorno al mondo la vita scorre, la vita continua, le persone si amano, si lasciano, si fraintendono, cercano, trovano o non trovano, tengono insieme alla bell'e meglio i pezzi delle loro fragili vite. E sono quattordici storie, in quattordici punti del mondo, perfette come certi romanzi o certe serie inglesi o americane. Il giorno del terremoto in Giappone, ai quattro angoli del pianeta, da Mosca a Dubai, dalla Florida al Mare del Nord, dalla Tanzania alla Slovenia, l'autore coglie segmenti di vite lontano da casa: persone perlopiù in vacanza, safari, crociera, ma anche persone lontane da casa perché costrette a lavorare in un paese più florido del proprio, persone che si sono messe in viaggio per raggiungere qualcosa o qualcuno - un fratello, una rivincita, un colpo di fortuna, una città che amarono da ragazzi. Persone che mentre la terra si sconquassa in Giappone sperimentano, in una specie di geologia interiore, uno sconquasso nelle proprie esistenze, come se gli spostamenti delle placche terrestri fossero una mostruosa proiezione nell'infinitamente grande di ciò che accade, infinitamente piccolo ma ugualmente devastante, negli animi e nelle vite degli uomini.