Cosa collega gli omicidi di Jorge Eliécer Gaitán, la cui morte ha spezzato in due la storia della Colombia, e quello di John F. Kennedy? In che maniera un crimine accaduto nel 1914, quello del senatore liberale colombiano Rafael Uribe Uribe, può segnare la vita di un uomo nel XXI secolo? Violenza, omicidi illustri, colpevoli trovati troppo in fretta o scomparsi nel nulla, indagini insabbiate, depistaggi, segreti di stato, menzogne attraversano la storia della Colombia, come la nostra, lasciando dietro di sé rovine e reliquie, vittime e sospetti. Sono un'eredità pesantissima per le generazioni future e la base di un fiorire di teorie cospirative più o meno fantasiose. Nel suo romanzo più importante, Juan Gabriel Vásquez affronta questa inestricabile matassa in prima persona diventando il protagonista di una serrata investigazione nelle pieghe di una spirale di cospirazioni.
Per Hemda Horowitz è tempo di bilanci. Cos'è stato tutto? Qual era la cosa giusta da fare? Come sarà il resto della vita? Da un letto di ospedale, circondata dai due figli a cui ha dato un amore diseguale, la donna ripercorre i ricordi della propria esistenza, ma è il rapporto dell'anziana madre con Dina e Avner il vero cuore del romanzo: se con la figlia ha un legame faticoso e conflittuale, per il figlio prova una sorta di adorazione. Avner è un avvocato che combatte per i diritti delle minoranze, un uomo angosciato, frustrato sul lavoro, tormentato dalla propria inettitudine sentimentale. Dina cerca di essere una madre opposta a quella che ha avuto. Sposata con un fotografo schivo e di poche parole, ha messo da parte la carriera per stare accanto alla figlia adolescente Nitzan. Ma quando quest'ultima si allontana, in Dina si spalanca un vuoto che riempie con il desiderio di accogliere un bambino abbandonato, desiderio che incontra la netta contrarietà della famiglia. Zeruya Shalev non ha paura dei grandi temi, la solitudine, l'amore, la paura, la morte, e con "Quel che resta della vita" ha scritto il suo romanzo più maturo, una toccante esplorazione della vecchiaia, dei difficili rapporti tra genitori e figli, tra fratelli, tra partner, e ci lascia un messaggio potente di speranza, sul potere catartico dell'amore e sulla possibilità di lasciarsi dietro i fantasmi del passato e vivere fino in fondo quel che resta della nostra vita.
Un testo pratico, con una parte introduttiva che spiega le proprietà e l'uso dei fiori di Bach, seguita da un'ampia sezione che raccoglie schede dettagliate per ciascun rimedio floreale, ognuna arricchita da una sezione dedicata all'impiego dei fiori di Bach con i bambini. Di particolare interesse e originalità è la sezione legata alla fisiognomica che permette l'individuazione del fiore di Bach più adatto a partire dall'osservazione dei caratteri somatici del soggetto. La struttura del volumetto lo rende adatto anche alla rapida consultazione da parte dei lettori più esperti. A cura della Scuola Italiana di Medicina Olistica.
La neutralità e l'intervento - La guerra - I primi due anni del dopoguerra La crisi dello stato liberale e l'avvento del fascismo. Salutata ogni volta all'apparire dei singoli volumi che la compongono da un caldo e crescente successo di critica e di pubblico, la Storia dell'Italia moderna di Giorgio Candelora ha ormai un incontestato rilievo nella storiografia italiana e non solo italiana del dopoguerra. L'opera di carattere generale, non rigidamente specialistica, ma costantemente a un alto livello scientifico, che ha acquisito in questi anni "una funzione insostituibile, di permanente riferimento per la conoscenza del modo col quale si è venuto formando il nostro paese" (Ernesto Ragionieri). Quella di Candelora - secondo un giudizio che Paolo Spriana formulò nel 1968 e che i fatti hanno confermato - è "un'opera che resterà".
Octave è un pubblicitario e conduce una vita sinistra. È uno di quei morti viventi il cui unico sprazzo di luce deriva dal riflesso della propria carta di credito. È uno di quelli che decide oggi cosa desidereremo domani e che non potremo mai ottenere, che inquina il mondo con spot e bugie, che inventa per noi bisogni inutili. Un giorno viene coinvolto in una campagna più stupida delle altre per lo yogurt di una multinazionale e va in pezzi. Parte per la Florida dove si gira lo spot e, in un crescendo di esaltazione, tra alcol e stupefacenti, diventa sempre più violento, fino all'esplosione finale. Il romanzo di Beigbeder non è né un pamphlet né un apologo, non condanna né attacca, ma ha la forza di raccontare le cose dall'interno, per distruggere il demone obliquo del consumismo con i suoi stessi mezzi: rapidità, crudeltà, leggerezza, glamour, ironia. Il tutto a sole 26.900 lire. "Sono un pubblicitario: ebbene sì, inquino l'universo. Io sono quello che vi vende tutta quella merda. Quello che vi fa sognare cose che non avrete mai. (...) Io vi drogo di novità, e il vantaggio della novità è che non resta mai nuova. C'è sempre una novità più nuova che fa invecchiare la precedente. Farvi sbavare è la mia missione. Nel mio mestiere nessuno desidera la vostra felicità, perché la gente felice non consuma."
Anna ha quindici anni, vive a Milano e vorrebbe fare la giornalista. Nel suo diario ha scritto una frase di un articolo della Politkovskaja pubblicato poco prima che fosse assassinata: "Non sono un vero animale politico. Non ho aderito a nessun partito perché lo considero un errore per un giornalista, almeno in Russia. Quale crimine ho commesso per essere bollata come 'una contro di noi'? Mi sono limitata a riferire i fatti di cui sono stata testimone. Ho scritto e, più raramente, ho parlato". Queste parole sono la sua guida, il suo punto di riferimento, soprattutto quando i suoi compagni la prendono in giro e quando sua madre non le parla perché vorrebbe vederla avvocato. Anna però è testarda, vuole scrivere, informare. Adora il ticchettio della tastiera e sogna luoghi lontani da visitare e piccole e grandi storie da raccontare. Nel suo piccolo, incontra dei dilemmi (pratici e morali) con cui la giornalista russa si è imbattuta su larga scala. Per esempio, dare visibilità a chi ti è amico o a chi se lo merita? Come reagire alle intimidazioni e alle lusinghe del quotidiano? Come raccontare una storia con sentimento mantenendo contemporaneamente la lucidità di giudizio? La determinazione della nostra eroina basterà a farle realizzare il suo sogno? Di certo l'incontro con Manuel, misterioso ragazzo dalla pelle bruna e dagli occhi d'ebano, non le faciliterà la vita, soprattutto nel rapporto con la madre. Ma servirà ad arricchire il suo bagaglio di consapevolezza e di valori.
Sono trascorsi quarant'anni, ma la Luisona è ancora lì, a guardarci benevola e indigeribile dalla bacheca del Bar Sport. Come sono ancora lì, invecchiati di nemmeno un giorno e identici a se stessi, il tennico, appoggiato con un gomito al fondo del bancone, proprio accanto all'uomo con cappello, il professore dal bell'accento partenopeo, il ragioniere innamorato della cassiera prosperosa e il playboy sparaballe, e poi il nonno in giacca e cravatta, con l'occhio fisso sullo schermo del televisore spento, e il bimbo del gelato. Fuori, l'insegna del Bar Sport campeggia intermittente - anch'essa, una sicurezza. Quest'edizione speciale vuole rendere omaggio a un classico del comico che mantiene intatta la sua capacità di parlare di noi, dei nostri vizi, dei nostri tic e delle nostre debolezze, attraverso la lente deformante di Stefano Benni.
Rio de Janeiro, anni quaranta. Nel quartiere di Tijuca, tutti conoscono le stranezze di Eurídice e Guida Gusmão. Bellissima e ribelle, Guida è fuggita di casa per coronare il proprio sogno d'amore con il rampollo di una famiglia che si opponeva al fidanzamento. Mentre Eurídice, figlia modello rimasta a consolare i genitori, è una moglie devota e attenta, salvo poi, di tanto in tanto, lanciarsi in qualche bizzarro progetto per passare il tempo. Ma che sperimenti fantasiose ricette a base di curcuma e latte di cocco, avvolgendo la cucina in una nuvola seducente di aromi che mai si erano sentiti in una casa rispettabile, o trasformi il salotto in un atelier di sartoria all'ultima moda, ogni sua iniziativa è destinata al fallimento. La società carioca non è ancora pronta per dare spazio alle donne intraprendenti e nessun uomo è interessato ad avere una moglie che pensa, meglio accontentarsi di una vita tranquilla e senza scossoni. E Antenor, il marito di Eurídice, non è da meno. Finché, un giorno, Guida si presenta alla porta della sorella. Infelice e sventurata, è disposta a tutto per sopravvivere. Con o senza un marito al proprio fianco. Sullo sfondo di una città che brulica di passione e di vita, si dipana il rocambolesco percorso di emancipazione delle due sorelle e il loro tentativo di scendere a patti con il ruolo imposto dalla società dell'epoca. Perché ogni grande rivoluzione comincia tra le mura domestiche.
L'immaginazione e la memoria storica di Pino Cacucci sono affollate di ribelli. Non sono necessariamente eroi a tutto tondo. Non hanno necessariamente il rigore ideologico di una dottrina o il vigore di una fede politica. Non sono necessariamente entrati nella fama che si trasforma in leggenda. Hanno però una caratteristica comune: incarnano in un gesto o in una vita intera l'insofferenza profonda per il conformismo e l'ingiustizia. Quelli di Pino Cacucci sono ribelli contro la loro stessa volontà e corrono incontro al destino con innamorata leggerezza. In questo libro si racconta di Horst Fantazzini, rapinatore gentiluomo, protagonista di tentate evasioni disastrose. Si racconta della bellissima e sfrontata Edera De Giovanni, che sfida il gerarca fascista, finisce in carcere, ne esce, prende contatti con i dirigenti della lotta di liberazione, viene catturata, torturata e fucilata a Bologna. Si racconta di Antonieta Rivas Mercado, pioniera appassionata di cultura nel Messico degli anni venti, travagliata da amori infelici e suicida a Parigi. Si racconta di Clément Duval, teorico della rivolta e dell'esproprio, condannato ai lavori forzati alle Isole della Salute, che provò a fuggire via mare almeno una ventina di volte. Di Sylvia Ageloff, strumento ignaro nelle mani di Ramón Mercader per entrare nell'entourage di Trockij e assassinarlo. E del bandito Sante Pollastro, cantato anche da De Gregori.
Carla Pampaloni Scotti ha cinquant'anni, una netta somiglianza con Ave Ninchi, è professoressa di Chimica alla Statale di Milano, è sposata con un fisico geniale, ha un figlio quindicenne purissimo nerd. La sua collega e amica della vita è Paola Ottolina: bassa, grassa, occhialuta, irrimediabilmente brutta e sola, con le sue fattezze da can-bulldog. O almeno così sostiene il vecchio Alfredo Pampaloni, padre di Carla, ex industriale. Un ottuagenario che guida la sua Jaguar come Manuel Fangio, che prepara i Martini migliori del mondo, che indossa sempre giacca blu, pantaloni bianchi e mocassini senza calze, come un playboy anni sessanta. Agosto 2012: Alfredo Pampaloni convoca tutti a Solària. Nella futuribile villa di famiglia arriva Carla con suo figlio e l'Ottolina, e da Londra arriva Edo, con i suoi gemelli biondi e una moglie maleducata. E allora subito: il vecchio Pampaloni porta i figli da un notaio per cedere loro la casa di Solària e quella di Milano; Edo chiede conto dei milioni di euro da ereditare che sembrano svaniti; la villa e i suoi occupanti sono vittime di aggressioni incomprensibili, un'accetta conficcata nella centralina elettrica, scritte ingiuriose sui muri, palle di fuoco che scendono dal crinale. Ed è da qui che parte un intrigo che mescola il misterioso passato del capofamiglia con un presente minaccioso, affrontato con l'aiuto del vice ispettore Erica Daldosso, rughe e capelli d'argento. Il passato si sgroviglia. Ed è quasi tutto da ridere.
Sull'alimentazione si dice tutto e il contrario di tutto: chi propone diete iperproteiche, chi un consumo esclusivo di cereali e verdure, chi sostiene che una dieta ricca di grassi farà miracoli. Poi, c'è chi è per il bio e i cibi naturali, e chi invece propina prodotti dietetici, brandizzati e molto chimici, come elisir di lunga vita. Ma dove sta la verità? A partire dalle considerazioni derivate dai suoi studi, Kris Verburgh entra nei meandri del funzionamento della biochimica del nostro organismo e, con l'approccio dello scienziato, svela le molte "false verità" della presunta sana alimentazione e propone uno schema nutrizionale nuovo e rivoluzionario, la clessidra alimentare, che permette di individuare a colpo d'occhio quali sono gli alimenti sani e quali quelli da evitare o da assumere con moderazione. Siete anche voi disorientati dalle tesi contraddittorie dei vari dietologi e nutrizionisti? Volete conoscere la reale influenza dei cibi sulla salute del vostro corpo, sul suo metabolismo, e sul dimagrimento che ne deriva? Basato sugli studi scientifici più recenti e autorevoli, "La clessidra alimentare" spiega come sia possibile, attraverso il cibo, rallentare l'invecchiamento, prevenire le malattie, in particolare quelle correlate all'età, e dimagrire facilmente.
L'azione prende avvio all'alba: Lisistrata convoca le ateniesi, ma anche spartane, corinzie e beote, per comunicare il suo piano di portata panellenica, quello di non concedersi più ai mariti fino alla cessazione delle ostilità che durano ormai da troppo tempo. Le donne piangono e tremano al pensiero, ma infine giurano di astenersi dal sesso con i mariti. Nel frattempo le più anziane hanno preso l'Acropoli e si sono rinchiuse dentro. Qui, dopo un primo tentativo fallimentare di reduci e veterani ateniesi di riprendere il cuore della vita politica, arriva un Probulo, rappresentante del potere oligarchico, circondato da scherani, che ingaggia un corpo a corpo prima simbolico e poi fisico con Lisistrata stessa e le sue compagne che lo vedrà miseramente soccombere. Ma l'astinenza fa breccia negli uomini. C'è un patto fra tutte le donne greche sul fatto di mettere fine alla guerra e di chiamare da Sparta e da Atene i massimi ambasciatori con pieni poteri. Una volta convenuti ad Atene, questi ascolteranno le parole della protagonista, che rivendicherà il primato della saggezza femminile su quella maschile nel condurre le cose del mondo, ricorderà l'antica amicizia antipersiana fra ateniesi e spartani e farà scoppiare la pace che coinciderà con la riconciliazione tra uomini e donne in una grande festa finale.